Roma, 26 dicembre 2013 – Non sarà bella a vedersi questa Roma anzi, appare decisamente “brutta, sporca e cattiva” per usare le frasi testualmente affermate nel post-partita da parte del suo coach, Luca Dalmonte ma vince e, cosa ancora più importante, gli avversari stan rendendosi conto che batterla sta cominciando a divenire una cosuccia mica da ridere.
Chiedere ad esempio alla Dinamo Sassari di Meo Sacchetti. Partita a razzo da perfetta macchina da guerra, concepita questa estate per reggere e bene su più fronti dal suo Presidente Stefano Sardara con un potenziale offensivo mirabile, la squadra sarda si è letteralmente spenta periodo dopo periodo contro la barriera romana segnando rispettivamente 23 punti nel primo periodo, 20 nel secondo, 17 nel terzo ed infine solo 8 nell’ultimo e decisivo quarto finendo perciò il match con 68 punti all’attivo quando viaggia di solito con 84,4 punti, primo attacco della Lega.
Ha prevalso quindi la miglior difesa sul miglior attacco e di questo va dato il merito a Dalmonte ma soprattutto ad i suoi ragazzi che stanno seguendolo in questa muta di pelle. Questa ACEA non incanta per come gestisce il pallone, eppure ha nel proprio roster dei giocatori a vocazione marcatamente offensiva, per questo stupisce questo cambio di atteggiamento che non può dare lustro al proprio ego ma che alla fine fa vincere le partite. La prova di questa mutazione mentale la si ha avuta questa sera nel terzo periodo ma soprattutto nel quarto periodo. Nel terzo quarto infatti, dopo un primo tempo in cui le due squadre se le erano date di santa ragione a chi segnava di più ed a ritmi quasi forsennati, l’Urbe non è mai riuscita a far fruttare appieno il buon lavoro in difesa che gli consentiva ben 4 possessi per allungare dal +6 sprecando a dismisura ed a volte gratuitamente. La Dinamo ne approfittava per riprendere il controllo delle operazioni ma nel periodo finale doveva arrendersi, asfissiata quasi dal cappio che Roma le stringeva al collo e se non fosse stato per un buon Marques Green, di gran lunga il migliore dei suoi, il match si sarebbe chiuso qualche azione prima del dovuto.
A questo punto, considerando quel che si vede in campo, questa Virtus non dovrà più eleggere a proprio riferimento solo Phil Goss, altra prova super questa sera al tiro con 19 punti ma disastrosa in fase di possesso dal terzo periodo in poi, ben 8 le palle perse per lui, bensì cominciare ad arroccarsi intorno al proprio centro Trevor Mbakwe che rastrella stasera un’altra doppia doppia con 10 punti all’attivo e ben 13 rimbalzi (e 100% al tiro dal campo), chiudendo con un buonissimo 26 di valutazione, ed a erigerlo quasi a mò di totem per come questo ragazzo carica i suoi, anche nei momenti più complessi. Certo, poi ci sono sempre i Jimmy Baron che ne mette 13 con 3/4 dalla lunga, il ritorno di un Jordan Taylor che nei momenti caldi questa sera non si è smarrito dopo un avvio incerto e che mette dentro un canestro nel finale preziosissimo per la vittoria, raccogliendo un altro tiro sbagliato da tre di un Quinton Hosley da 38% dal campo e regalando alla Virtus due possessi di vantaggio a 40″ dalla fine. E c’è anche un Lollo D’Ercole che piazza una tripla importante con un Callisto Eziukwu che si sbatte come mai visto sino ad oggi, come Ricky Moraschini in versione essenziale, 2 soli minuti in campo per lui.
E c’è poi forse il più brutto e cattivo di tutti, quel Bobby Jones che non potrà mai far innamorare di sè i più esteti del basket per le scelte a volte che compie in attacco a dir poco scriteriate ma che quando c’è da difendere non è secondo a nessuno: questa sera l’ala di Compton ha fatto un clinic per come si difende. Ha iniziato prima su Caleb Green annientandolo sia da fuori che da sotto, allorquando l’ala di Sacchetti questa sera, 2 soli punti in 25 minuti e -3 di valutazione, ha cercato gloria in diverse zone del campo. Poi ha proseguito con Drake Diener per passare su Oscar Thomas, Linton Johnson e, ciliegina sulla torta, nei possessi finali, ha anche accettato un cambio di marcatura sulla Mosca Atomica, al secolo Marques Green che, attaccato da lui, ha forse pestato la linea laterale nel tentativo di scrollarselo di dosso!! Nel contempo, 11 punti a referto con un pessimo 0/5 da tre ma ben 9 rimbalzi difensivi con infine 14 di valutazione, fate voi….
Ecco, questa è la Virtus Roma di oggi che ci mette dentro l’anima e forse anche qualcosa di più, che prende piano piano le misure e costringe il miglior attacco del campionato a giocare come vuole lei. Se riuscisse poi a fare canestro nei momenti di rottura prolungata avversaria sarebbe quasi da perfezione assoluta ma al momento è così ed è netta la sensazione che se Dalmonte riuscisse a migliorare proprio questo aspetto, l’ACEA potrebbe diventare un bel rompicapo per tutte le squadre della Lega. A sottolineare infine la superiorità nel complesso dell’Urbe sulla Dinamo, il calcolo globale della valutazione che dice 81 per Roma e solo 67 per gli ospiti e con solo 4 punti di distacco nel computo finale del punteggio.
Sassari esce ridimensionata da questa gara. Inutile girarci attorno, un Meo Sacchetti deciso nel pre-partita a portarsi nell’Isola lo scalpo di Roma per l’ennesima volta, ha dovuto ammainare bandiera vedendo i suoi ragazzi spegnersi progressivamente come una candela al vento. Detto del grande Marques Green, un ottimo Linton Johnson da 17 punti totali e ben 8 rimbalzi ha risposto presente, anche con una tripla ma il contorno ha decisamente steccato. Male come detto prima Caleb Green, poco meglio Oscar Thomas, apparso un pò l’ombra del bel giocatore ammirato in queste giornate ma decisamente male la panchina sarda, una volta vera e propria ancora di salvezza della squadra se non addirittura risorsa primaria nel corso del match. I Dioscuri Jack Devecchi e Manuel Vanuzzo han fatto virgola come pure Brian Sacchetti, a discolpa comunque dell’ala originaria di Dolo un gran lavoro su Baron che di fatto, nel secondo tempo, ha limitato la guardia tiratrice dell’ACEA ma stupiscono i loro errori con spazio da tre, la specialità della casa insomma. La Diener Connection così così: Travis ha cominciato alla grande per poi non mettere quasi più becco nel match mentre Drake è parso aver subito la brutta prova di domenica scorsa contro Siena, 12 punti per lui ma anche errori non da lui al tiro nel momento in cui la sua classe avrebbe dato la svolta del match. Una squadra non in crisi ma forse con qualche bullone da oliare meglio nel proprio meccanismo, apparso questa sera farraginoso dopo il brillante avvio e considerando che tra poco ricomincia anche l’Eurocup, occorre maggiore energia.
La cronaca
Primo periodo, Dalmonte parte con Goss, Jones, Mbakwe, Hosley e Taylor mentre Sacchetti mette i due Diener, Caleb Green, Johnson e Thomas. Inizio scoppiettante, Sassari mitraglia da 3 subito con Goss che replica per Roma ma al 2° si è già 3-7 per gli ospiti. Roma sembra subire l’aggressività sarda che corre moltto e tira, normale per loro ma si scuote Hosley che attacca Johnson, non realizza il tiro libero aggiuntivo dopo il fallo ma realizza il tiro successivo, 7-9 al 4° dopo un errore di Caleb Green. Si corre, si corre si corre, sembra una staffetta 4×100, sbaglia Jones? Realizza Thomas in transizione, poi Goss con spazio da tre…Ritmo elevatissimo, 10-13 al 6° Tirpla di Travis, 10-16, Roma non sta difendendo sul perimetro come dovrebbe, Travis ancora dalla lunga a modo suo, muovendosi in aria dopo il tiro, 10-19 e dopo una palla semipersa da Roma, Dalmonte chiama tempo, bisogna rivedere i piani di difesa che al momento stanno facendo acqua da tutte le parti perchè Sassari tira da tre a proprio piacimento. Goss in penetrazione, 12-19 ed 8 punti per Phil ed 8 per Travis. Entra Baron per Jones, Thomas avrà un vantaggio di centimetri. Drake segna con un po’ di fortuna, la palla danza tre volte sul ferro prima d’entrare. Hosley va da tre ma senza successo, c’è ora Vanuzzo per Johnson e c’è anche D’Ercole per Taylor, evanescente ancora. Baron si perde Travis, Sassari sopra ancora di 9, 14-23 al 9° quando entrano Marques e Devecchi. Quest’ultimo s’incolla a Baron ma fa fallo su di lui al tiro, 2/2, 16-23 ed è per lui 25/25 ai liberi al momento in campionato, ottimo Jimmy! Ancora Baron ma stavolta da tre, 19-23 con Roma che incalza Sassari adesso. Dalmonte concede fiato per Mbakwe e c’è di nuovo Jones in campo per l’ultimo minuto ed ancora Baron a modo suo, da tre, 22-23, chi di tre ferisce…Termina così il primo periodo con le squadre che sprecano gli ultimi possessi. Dopo una avvio monstre della Dinamo, Roma ha tenuto botta nonostante abbia sprecato troppo in attacco.
Secondo periodo, stessi quintetti finali del primo periodo con Sacchetti per Vanuzzo e Goss sigla il primo sorpasso per Roma da tre, 25-23 ma Marques lo imita, 25-26. Jones finalmente la mette da sotto con Devecchi che subito dopo perde possesso. Riecco Taylor per Goss mentre Marques fa 2/2 da tre, 27-29 per poi buttare palla nell’azione successiva nel tentativo di lanciare Devecchi e dopo una forzatura di Baron. Mbakwe con un rimbalzo in attacco fa due punti, 29-29 per poi difendere bene sia su Travis prima e Johnson dopo. Sassari sta rallentando adesso con Marques che sta provocando danni come Taylor sul fronte romano, forza troppo il minuscolo play sassarese mentre il suo collega romano sembra non trovarsi affatto a proprio agio quando dovrebbe innescare i compagni. Tempo per Meo, la frenata dei suoi con conseguenti errori lo preoccupa e siamo 14°. D’Ercole s’iscrive alla fiera del tiro da tre ma Marques, attaccando il ferro, si procura un buono più tiro, parità sul 32-32. Taylor prende un bel rimbalzo d’attacco ma poi sbaglia la conclusione, non Johnson che la mette da fuori, 32-34. Poi Taylor illumina (finalmente), servendo un cioccalatino per Mbakwe ma si “perde” Johnson in contropiede e deve spendere fallo su di lui, 34-35, solo uno su due. Marques quando tira stasera è letale, 34-37 mentre Jones almeno attacca il ferro, 36-37 al 17°. Tripla di Baron, 39-37 ma Thomas lo punisce attaccandolo, 39-39. Il ritmo è risalito e Taylor fa un altro pezzo di bravura mettendosi in proprio, è tornato Jordan? Pit stop per Roma, di nuovo in campo Goss con Moraschini ed Hosley. Johnson da spettacolo da fuori e da dentro, 41-43 mentre Goss perde due possessi di fila. Per fortuna di Roma Thomas lo imita alla perfezione. Non sbaglia Mbakwe, 43-43 e siamo all’ultimo possesso per Roma a 16” dal termine con Dalmonte che chiama tempo, vediamo come la giocherà l’ACEA, non proprio mortifera in queste situazioni durante la stagione…E finalmente, un canestro allo scadere con tripla da Proxima Centauri di Goss, si chiude sul 46-43.
Primo tempo dalla velocità belluina, difese forse troppo distratte o poco avvedute, fatto sta che la Virtus ha avuto il merito di non soccombere di fronte alla solita macchina da gioco e da tiro che è Sassari e nonostante i 9 punti di massimo scarto accusati nel primo periodo, ha avuto la forza di non mollare ed addirittura di rifarsi sotto per poi chiudere in avanti. Stupiscono i pochi minuti dati a Drake da parte di Sacchetti, c’è forse qualche problema fisico. Nel braccio di ferro dalla lunga, al momento “vince” la Virtus per 50% vs il 48%, livelli di eccellenza comunque elevati, niente da dire con Goss che ha 4/4!!!
Terzo periodo, stessi quintetti del primo periodo per entrambe le squadre. Caleb non prende nemmeno il ferro da tre, grande escluso nel tabellino dei marcatori. Inizio dalle mani fredde, ci pensa Johnson ma Taylor si rivede bene, attaccando Caleb in ritardo. Sassari compie diversi errori ma Roma non è da meno, l’inizio di questo periodo è bruttino, poi mette tutti d’accordo Jones che attacca il ferro in transizione e si prende il fallo da parte di Drake, 51-45 al 23° e massimo vantaggio Roma sul +6. Grandissima difesa di Jones che costringe Thomas ad una persa e Meo Sacchetti, sentendo odore di bruciato, deve chiamare tempo. La Dinamo sembra distratta, sfilacciata ma guai a darla per morta, anche perchè Roma non è mai stata brutale in questa stagione. Goss perde possesso, è partito male in questo periodo, Il numero dei falli è bassissimo da ambo le parti, le difese sono lente anche se l’intensità romana appare superiore, come un tamburo che batte salendo di colpi. Però spreca in attacco adesso che Sassari sbaglia tanto, troppo. Esce Goss, entra Baron per lui mentre Hosley sbaglia attaccando il ferro da post basso. Thomas si guadagna due liberi al 25° ed è 51-47 ma Roma ha sprecato e continua a farlo, Jones si fa precedere da Thomas, Marques va a canestro, 51-49 e, come volevasi dimostrare, Marques va da tre. Hosley fa un numero in schiacciata reverse bellissimo ma Roma si distrae, abbagliata dal numero dell’ex di turno, Drake se ne va in contropiede, 53-54 per poi vedere un’altra persa di Hosley. Dalmonte chiama tempo adesso, siamo al 27° ma come al solito questa ACEA spreca quando avrebbe potuto imporre il proprio ritmo ed il proprio gioco. Entra Eziukwu per Mbakwe che deve riposare. Johnson meno marziano del solito, sbaglia dalla lunga ma l’ACEA continua a sciupare, Sassari stenta pure anche lei. Jones commette la solita ingenuità, fallo al tiro da tre su Caleb, 53-56 con l’ala sarda che fa 2/3. Cerca di rifarsi Jones, attacca Caleb e si procura due liberi, 2/2 ed è 55-56 al 28°. Sacchetti mette Devecchi e Vanuzzo per Thomas e Goss spreca al ferro un bell’assist di Eziukwu che si sta muovendo bene, anche prima in attacco quando ha intimorito al tiro Caleb. In lunetta Marques, 55-58 su di un fallo dubbio e con Roma in bonus. L’ACEA continua ad attaccare male, confusione ma Eziukwu va a segno, 57-58, finisce con una lacrima di Drake, 57-60. Come spesso capita, la Virtus non ha capitalizzato il passaggio a vuoto della Dinamo restando per parecchio tempo sopra solo di 6 punti e quindi facilitando il recupero dei sardi. Ma la difesa sta cominciando a funzionare, si vede che la Dinamo perde limpidezza nella scelta dei tiri.
Quarto periodo, Marques come Devecchi ma anche Jones, errori due volte su due possessi…Vanuzzo sbaglia un rigore ma poi Jones la mette dentro, 59-60 al 32°. La Dinamo adesso va decisamente piano perchè Roma sta aumentando il livello d’intensità in difesa e perde lucidità, Sacchetti perde la palla ma dopo l’errore di D’Ercole al tiro, Johnson la mette dentro in transizione, anche se si vedono diversi orrori. Jones fa compiere a Marques il terzo fallo e la notizia è che Sassari è a due falli di squadra al 34°. Mbakwe fa una bellezza adesso, 61-62 e, subito dopo, difende benissimo su Johnson. Taylor in campo ed ecco la tripla di Goss, sorpasso Roma, 64-62. Siamo al 35°. I colpi adesso sono forti, Drake forse fa passi ma non vengono rilevati. La lotta è intensa, Goss, Johnson, Mbakwe e Thomas si tuffano nel pitturato sardo, possesso per Roma per l’alternanza dello stesso. Taylor rischia di perdere palla, lo fa Goss in partenza…Roma in difesa sta facendo molto bene, Drake sbaglia su pressione quasi corale di tutti e poco dopo Goss viene beffato dal ferro. La Dinamo sembra in affanno, boccheggia, i ritmi forsennati dell’inizio lo sta pagando adesso e con tutti gli interessi. Tempo per Dalmonte quando Jones, da tre, non becca nemmeno il ferro e siamo al 37°. Sassari riparte, Hosley in panca per Jones che sta però facendo un match mostruoso dietro: non perde mai l’uomo, chiunque gli capiti a tiro!! Baron ringhia su Drake ma compie fallo compiendo a sua volta il proprio terzo fallo e spedendolo in lunetta perchè al trio. Drake conferma il suo momento nero e fa solo uno su due, 64-63. Si segna pochissimo ma non Baron, +3 con un due punti bellissimi. Jimmy commette il suo quarto fallo sempre su Drake ma la bella difesa paga, passi sempre di Drake che sembra effettivamente in confusione. E viene fischiato anche il quinto fallo per Baron, incredibile, fallo in attacco e la cosa strana è che ora Roma è in bonus….Va da due Travis, Taylor si scuote e lo imita, 68-65 al 39°. Johnson esce zoppicando con Caleb che si mette da cinque. Sassari attacca male però e all’ultimo minuto con Roma avanti di 3 e succede l’incredibile: da una tripla con spazio di Hosley che non va, Taylor prende un pallone dalla spazzatura compiendo un balzo assurdo e la mette dentro, 70-65. Meo deve chiedere tempo, bisogna organizzare un tiro rapido da tre quando mancano 40” alla fine. All’uscita dal timeout, Marques la mette da casa da tre, 70-68 dopo nemmeno due secondi…Unica distrazione della difesa virtussina in questo periodo….Bravissimo però Marques, favoloso!! Solo +2 adesso per la Virtus, 70-68 quando mancano 32” ma Seghetti, sempre lui, sanziona Goss in attacco. Ora Sassari ha 22” e palla in mano ma va a vuoto Thomas che tira sempre con una gran pressione addosso, fallo di Johnson su Mbakwe e liberi, vince Roma 72-68, grande risultato per la Virtus che abbatte il tabù Sassari e che da stasera può mandare un segnale forte al campionato: con questa difesa Roma mette paura a chiunque.
Sala Stampa
Sacchetti_Roma-Sassari_72-68_26Dic2013[1]

Dalmonte nel post partita
Dalmonte_Roma-Sassari_72-68_26Dic2013[1]
Taylor_Roma-Sassari_72-68_26Dic2013[1]

Taylor a colloquio con la stampa
ACEA Virtus Roma – Banco di Sardegna Sassari 72-68
Parziali: 22-23; 24-20; 11-17; 12-8
Progressione: 22-23; 46-43; 57-60; 72-68
MVP: Marques Green è da applausi ma la prova più importante la portano a casa Mbakwe e Jones.
WVP: Caleb Green male, molto male.
Fabrizio Noto/FRED
Foto by Antonio Alfieri www.fotoinazione.it
4 Comments
Antonio
Forza Virtus! Grazie ragazzi e Buon 2014 a tutti
davide
qui si continua a vincere, sara colpa di dalmonte? vabbe dai, finalmente abbiamo trovato lo sguardo di tigree e siamo brutti e cattivi come dice il coach…ricetta ottimale per fare bene in un campionato di livello infimo. Hai visto mai che milano…saluti e auguri
FRED
Questa Virtus è come una donna che la scopri bella quando, conoscendola all’inizio, non ti sembra tale.
Davide
Auguri e te Fred, a chi scrive su questo sito e alla nostra Virtus, che ci dia tante soddisfazioni!