In vista della gara di giovedì 26/12 con Pistoia (ore 18.15 palas di Porto San Giorgio), coach Carlo Recalcati ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa.
“I giocatori non hanno manifestato problemi fisici dopo Brindisi” ha esordito l’allenatore, “Mazzola ieri (22/12) ha avuto una leggera distorsione ma è già passato. La vittoria di Brindisi è stata una grande soddisfazione sia per i due punti fondamentali per la classifica, sia perché quando fai prestazioni di questo tipo, con grande partecipazione e disponibilità, si va oltre il risultato del campo. Abbiamo dimostrato prontezza a soffrire e lottare, oltre che grande attaccamento. Spero che i tifosi, che stanno dimostrando di avere a cuore le sorti della squadra, vengano il 26 a sostenerci con grande partecipazione come hanno sempre fatto finora, se come noi vogliono portare questa nave in porto”.
“Giovedì affrontiamo Pistoia” ha continuato Recalcati, passando all’analisi del prossimo impegno, “una squadra coi nostri stessi obiettivi, che sta facendo molto bene, e nell’ultima partita ha vinto con Venezia. È una squadra che fa le cose migliori quando riesce ad avere atletismo. Per noi sarà un grosso impegno, abbiamo armi diverse, e quindi dovremo esaltare le nostre caratteristiche cercando di limitare le loro. L’obiettivo è sempre cercare di avere equilibrio per difendere il più possibile con la difesa schierata, prestando particolare attenzione al lavoro a rimbalzo”.
Sollecitato dalle domande dei giornalisti, il coach risponde sulla difesa a zona.
“La zona non è la nostra opzione primaria, ma un’alternativa importante” ha commentato il coach. “Il suo utilizzo viene valutato a partita in corso, se pensiamo possa essere più utile di un altro tipo di difesa. A Brindisi ad esempio ci abbiamo insistito oltre quanto pensassimo ad inizio gara, perché l’Enel aveva mostrato di soffrirla. Resta inteso”, conclude Recalcati, “che la zona funziona se non permetti agli avversari di giocare in campo aperto, altrimenti non esiste difesa. Con Pistoia dovremo fare proprio questo: vietare il contropiede, schierarci e difendere cinque contro cinque”.
Ufficio Stampa Sutor Montegranaro