Roma, 21 dicembre 2013 – Da maggio dello scorso anno Roma contro Reggio Emilia non è più una normale sfida di campionato, è qualcosa di sportivamente “di più”. Nessun componente delle due tifoserie infatti può dimenticare l’altalena incessante d’emozioni che accompagnò le duellanti dal 9 al 21 di maggio dei primi Playoffs della storia al meglio delle 7 gare e che vide alla fine prevalere forse la squadra che mise più cattiveria agonistica e grinta, oltre ad una leggero ma evidente superiorità nel tasso tecnico. Un sogno interrotto per l’allora Trenkwalder, un qualcosa da coltivare nel profondo del proprio cuore per Roma che sfiorò poi l’impresa in Finale contro Siena, ma se si ripensa a quella sfida molte le emozioni a ricordarla: il doppio infortunio di Taylor e Lawal in Gara 1 con sconfitta a domicilio pesante per Roma; l’incredibile riscossa dell’Urbe in Gara 2 senza l’asse play-pivot; il +20 reggiano di Gara 3 e l’incredibile contro-vittoria capitolina in Gara 4 al Pala Bigi e la vittoria che sembrava determinante, sempre dell’ACEA al Pala Tiziano in Gara 5; la doccia gelata, artica quasi del perdere a Reggio il match-ball in trasferta per Roma dal +19 per una Gara 7 infine, sempre in viale Tiziano, dove Datome & Co. ebbero finalmente la meglio su di una Trenkwalder stremata dalla fatica però che seppe conquistarsi applausi a scena aperta per dedizione e spirito di sacrificio.
Oggi è una sfida con un sapore ben diverso ma come dimenticare quelle emozioni, quella gioia assieme al malessere forte mischiati in un mix dal sapore difficile da decifrare e dai sentimenti intensi che si alternavano a seconda che si prendesse un rimbalzo, si difendesse bene o si andasse dalla lunga con una tripla di Gigi Datome o di Donnell Taylor? Il tempo e la vita scorre, domenica sera non ci sono ancora in ballo i Playoffs ma una fetta consistente di Final Eight di Coppa Italia sì. Roma vuole tornarci dopo la bella avventura dell’anno scorso interrotta in semifinale da Varese, Reggio vuole prenderselo un posto con tutte le sue forze, altrimenti come spiegare l’arrivo di Rimantas Kaukenas a dar man forte al roster e l’addio a Coby Karl, notizia proprio di queste ultime ore? Una gara che promette scintille e con diverse incognite.
ACEA Virtus Roma
Conclusa a Bonn mercoledì sera un’Eurocup amara nei contenuti e nelle prestazioni, eccezion fatta per la splendida prova sciorinata in casa contro l’Alba Berlino, apice prestazionale al momento eguagliato in parte contro Cantù e Bologna ma seguite poi da inopinate sconfitte, ci si rituffa a 360° sul territorio nazionale. Adesso il doppio impegno non ci sarà più e ci si potrà concentrare meglio sul campionato con un roster che ha sempre dato la dimostrazione di giocarsela con tutte. Solo contro la Montepaschi, domenica scorsa, ha fatto penare questa Virtus però quasi priva del proprio perno costruttivo, quel Jordan Taylor come non lo si era mai visto giocare in termini assoluti così negativi e che però a Bonn ha risposto con 23 punti all’attivo.
Un segnale confortante ma un segnale che necessita di conferme immediate e contro Reggio Emilia JT dovrà dimostrare di aver intrapreso un percorso di rinascita dopo l’infortunio che l’ha bloccato nelle prime settimane dal suo rientro in Italia. Ma chi conosce bene il ragazzo crede, anzi teme che JT abbia altro nella testa. La splendida stagione da rookie dell’anno scorso gli ha fatto perdere forse il contatto con la realtà dei suoi attuali limiti perchè è lampante che il ragazzo abbia talento ma deve anche comprendere che deve riguadagnare quella stima e quella considerazione in seno a questa nuova squadra, unica ricetta è l’abnegazione e l’applicazione ogni allenamento che ritrovare se stesso e gli altri. Infine, le notizie che danno per certo Hackett a Milano porranno la parola “fine” alla querelle che lo ha visto coinvolto in prima persona per un suo improbabile, quanto fantasioso, passaggio all’Olimpia aiutandolo a dedicarsi con maggiore enfasi alla causa virtussina.
Per il resto, Roma contro Reggio dovrà avere di più dalla panchina. Al momento, analizzando i numeri dopo 10 gare, il Top scorer della squadra a sorpresa è Phil Goss che, nei piani di Dalmonte, avrebbe dovuto inizialmente dedicarsi di più alla squadra ma che poi non si è potuto esimere dal cavare dal cilindro della sua classe i punti a volte indispensabili per portare a casa vittorie pesanti: 14,2 punti a gara è il suo bottino. Seguono poi un “rimontante” Jimmy Baron che, dopo le prime brutte prestazioni, sta decisamente imponendosi all’attenzione dei più con i suoi 11,7 punti a gara e che precede colui che attualmente sta dando meno di quanto si aspettasse, Quinton Hosley. L’ala di New York viaggia infatti a 11,4 punti di media e considerando che avrebbe dovuto sostituire nel tabellino i punti di Datome è solare che al momento sembra il giocatore maggiormente involuto nel sistema di gioco dell’Urbe e dal quale e sul quale si vuole di più, parecchio di più. Ecco infine Trevor Mbakwe con 10,2 punti a gara ma anche lui in crescita come Baron dopo un avvio stentato con Bobby Jones e JT che chiudono le note “positive” rispettivamente con 9,7 e 9,3.
Poi veniamo alla panchina ed e da quì che purtroppo vengono le dolenti note. Eziukwu, Moraschini, D’Ercole e Righetti non riescono in media a toccare quota 10 punti sommando i loro coefficienti di realizzazione, un problema abbastanza serio perchè potrebbe essere a lungo termine un peso abbastanza gravoso per le speranze di ben figurare in quest’annata. Dalmonte lo sa bene, per questo il lavoro sarà anche in questa direzione anche perchè bisogna rendere l’attacco, a volte asfittico in diverse fasi del match ed in crisi non appena i 5 sopra citati vanno in crisi di realizzazione, sempre più fluido per costruire tiri e soluzioni a sempre più alta percentuale.
E contro Reggio Emilia, squadra che ha dimostrato di soffrire il clima da trasferta ma che fondamentalmente non ha cambiato tanto in estate rispetto allo scorso anno, bisognerà comunque riuscire a stare davanti nel punteggio per togliere la convinzione ai ragazzi di Menetti di poter espugnare il Pala Tiziano se non opportunamente messa in soggezione. Grande difesa, specie su gente come White e Bell senza dimenticare un Kaukenas da tenere sempre in considerazione, ecco quindi le consuete dichiarazioni di Dalmonte prima del match di domani:
“La Grissin Bon è una squadra che ha talento offensivo, distribuito su più giocatori. In più due settimane fa si è aggiunto Rimantas Kaukenas, un punto esclamativo ad un organico ben costruito, equilibrato e con un’importante distribuzione dei ruoli. Reggio ha un giocatore leader come Cinciarini, del quale sono cesticamente innamorato, che con Brunner forma la colonna vertebrale della squadra. Ha dei terminali come White, Bell e Kaukenas, ali forti pericolose dal punto di vista del tiro perimetrale. Il backup di Brunner è Cervi, giocatore che sta crescendo e che dalla scorsa stagione ad oggi ha fatto dei miglioramenti importanti, e Filloy come backup di Cinciarini. Per quanto ci riguarda dovremo cercare di contenere tutte le situazioni attraverso le quali possono creare tiri per diversi realizzatori, cioè dovremo avverare i pick’n’roll di Cinciarini e Brunner per non dare possibilità di tiro agli specialisti. Dovremo avere anche la capacità di accettare e prendere come sfida ogni uno contro uno, perché sarà lì la chiave della partita”.
Grissin Bon Reggio Emilia

Andrea Cinciarini in azione contro Roma nella scorsa stagione
Per una Roma che fa male in Europa, ecco una Reggio Emilia che si qualifica al turno successivo di Eurochallenge come prima nel suo raggruppamento. Sicuramente un passo importante per una società in ascesa che punta in alto, come dimostra l’aver riportato in Italia Kaukenas nonostante si senta dire in giro che il campione lituano ex-Siena non sia al 100% della sua normale efficienza fisica. Ma questa squadra ha una sua infrastruttura precisa, Menetti riconfermato a furor di prestazioni ha modificato poco questa estate e di fatto la squadra è quasi identica come logica di costruzione. Una squadra in crescita che sta lentamente carburando come un diesel, esattamente come l’anno scorso ma che ha dei limiti che vedremo dopo.
Intanto la Grissin Bon si gode un Andrea Cinciarini sempre più presente ed autoritario nella gestione del gioco emiliano e che tiene ben salde le redini dell’attacco, innescando spesso le due ottime bocche da fuoco come James “The Flight” White, anch’esso riportato in Italia questa estate e che ha colmato il vuoto lasciato da Donnell Taylor andato a Venezia, ed il navigato ed esperto Troy Bell, nelle ultime gare quasi inarrestabile da tre: saranno loro le principali preoccupazioni della difesa romana. C’è poi il costante apporto di Michele Antonutti dalla lunga ed il gioco sporco e duro di Greg Brunner nella zona calda del gioco vicino a canestro, coadiuvato da un Riccardo Cervi anch’egli sempre più convinto dello spazio che si sta ben ritagliando in campo. Minuti preziosi e fiducia ben ripagata anche per un altro reduce dell’anno scorso, il lettone Osmars Silins, eversore dell’Italia questa estate nel girone eliminatorio dell’Europeo Under 20 portato poi a casa però dai ragazzi di Sacripanti ed in finale proprio contro la Lettonia. Chiude il cerchio Ariel Filloy che sta anche lui dando sempre di più in termini di difesa e punti in attacco, inutile soffermarsi sulla classe e su Rimantas Kaukenas….
Una squadra quindi tetragona, compatta che in casa ha fatto già fuori squadre come Siena e Bologna ma che ad oggi sta dimostrando vistosi limiti fuori dal Pala Bigi: sempre sconfitte in campionato e due sconfitte su tre partite anche in Eurochallenge e non proprio contro avversari….Irresistibili. Cosa manca quindi alla Grissin Bon per avere equilibrio anche e soprattutto nelle prestazioni fuori casa? E’ vero che a Brindisi si è perso di un solo punto ma permangono lacune di concentrazione e di convinzione che il caldissimo e straordinario pubblico di casa riesce invece a trasmettere ai propri ragazzi. Ecco quindi il ricorso ad un Kaukenas, un giocatore che con il suo carisma e con la sua esperienza, oltre che con i suoi punti, può portare molto alla squadra a differenza di un Coby Karl sempre discretamente positivo a vedersi ma scarsamente efficace in sostanza.
Ma questa Reggio Emilia ha anche un altro pregio, e cioè che spesso fa giocare male gli avversari con una difesa sempre attenta e ben disposta al sacrificio reciproco. La speranza in Emilia è che prima o poi si spezzi l’incantesimo del mal di trasferta, ne va anche del fatto di poter disputare la Coppa Italia.
Precedenti: le sette sfide di maggio per il passaggio alle semifinali scudetto (ben 4 in casa della Virtus Roma), hanno intensificato il numero delle sfide tra le due squadre con un globale, netto vantaggio per l’ACEA che dice 17 gare vinte sulle 23 disputate sulle sponde Tevere.
Si gioca: Pala Tiziano, domenica 22 dicembre, ore 18:15.
Arbitri: Lamonica, Biggi e Sahin
Fabrizio Noto/FRED