«Nel secondo tempo c’è stata una grande reazione emotiva, di grinta, di carattere. Dobbiamo però fare un passo in avanti ancora, non metterci nemmeno in quella situazione e lavorare duro per riuscirci».
Queste le prime dichiarazioni di Alessandro De Pol, viceallenatore della Tezenis Verona, ospite stasera di «Lunedì nel Pallone», approfondimento sportivo in onda il lunedì sera su TeleArena, condotto da Gianluca Tavellin, affiancato da Riccardo Verzè, all’indomani del grande successo al PalaOlimpia contro la Sigma Barcellona.

Alessandro De Pol a Tele Arena
«Davanti avevamo un avversario che ha operato ingenti investimenti, una delle grandi candidate al salto di categoria. Bisognava essere duri e determinati fin dal primo secondo di partita, invece non lo siamo stati. Nel terzo e quarto periodo si è vista la Tezenis vera, una squadra che ha saputo reagire alle difficoltà. Non sempre però ti va bene come è successo a noi stavolta, per questo dovremo essere quelli del secondo tempo per tutta la durata della gara. L’apporto degli americani? Loro sono un valore aggiunto, ma l’ossatura è italiana. Il nostro è un lavoro d’insieme. Gli americani hanno maggiori responsabilità sotto il profilo realizzativo ma anche il compito di coinvolgere tutti gli altri, così come capita anche a loro per gli aspetti difensivi. Pressione? Ho avuto la fortuna di essere a Verona anche negli anni passati e la pressione non è diversa dal passato. La pressione vera è un’altra cosa, ma partite come quella con Barcellona servirà ai ragazzi come apprendistato. Il pubblico? Tante volte si dice che la gente è il sesto uomo di una squadra, ma è la pura verità. Con Barcellona abbiamo cavalcato le ali dell’entusiasmo che i tifosi ci hanno trasmesso. Noi magari abbiamo dato il là a tutto questo, ma la gente ci ha accompagnato azione dopo azione».
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