Verona, 7 dicembre 2013 – Prosegue la corsa della Tezenis Verona, che centra la terza vittoria consecutiva travolgendo la Lighthouse Trapani 90-68. Successo più significativo dei due precedenti, giunto contro un buon avversario e che resta in partita per più di tre quarti contro una Tezenis in serata sì.Verona però trova un buon contributo da tutti, con i protagonisti inaspettati Gandini e Reati sugli scudi, e dilaga nel finale stritolando difensivamente una Trapani ormai con il fiato corto. Divario conclusivo comunque troppo ampio e che non rende il giusto merito agli ospiti.
2152 al PalaOlimpia con una buona rappresentanza ospite nonostante la distanza. Ramagli conferma Boscagin e Gandini in quintetto, ospiti con Parker, Lowery, Ferrero, Baldassarre e l’ex Renzi.
Si parte con tanta corsa e buoni ritmi, cercati come previsto da Trapani. Il primo vantaggio ospite è firmato proprio dall’ex Renzi sul 6-8, sarà uno dei pochi squilli di una partita con più ombre che luci. Le accelerazioni di Lowery fanno male alla difesa scaligera, gli ospiti provano un primo allungo sul 13-19 ma non c’è nessuno dietro lui e Parker. Subito la reazione scaligera con il solito Callahan molto presente nel bene e nel male, al primo riposo è 20-19.

Una fase del match da www.scaligerabasket.it
Gioca con altra incisività la Tezenis al rientro in campo, sotto canestro Trapani concede troppo sia a rimbalzo che difensivamente. Arriva così il 28-21 con le triple di Reati e Carraretto, poi sale in cattedra Da Ros e sono cinque suoi punti di fila a dare il massimo vantaggio a 38-27. Trapani continua ad ammaccare i ferri da fuori ma lima qualche punto, anche perché sbaglia qualche libero di troppo la Tezenis fino all’intervallo lungo sul 44-35.
Scende in campo più attiva Trapani dopo l’intervallo, mentre sono troppe le forzature di Verona che permettono agli ospiti di tornare fino a 49-44 con Parker che dà il cambio al compagno. Trapani trova anche qualche rimbalzo d’attacco in più, Lowery si sblocca da fuori e fa 55-51 e poi 58-55 in contropiede dopo l’ennesima tripla realizzata da Callahan. Trapani potrebbe anche riavvicinarsi di più ma Renzi litiga con il canestro, sulla sirena Carraretto fa 60-57 dando un po’ di respiro.
Apre il quarto periodo pareggiando Ferrero, sembra l’inizio della fine invece arriva una grande reazione da parte scaligera. Due penetrazioni di Smith scavano un primo parziale, poi è decisivo Gandini che domina a rimbalzo su entrambi i lati del campo, provoca il tecnico di Ianes e infine schiaccia il 73-60 in contropiede. Trapani ci prova ma più che altro sono le forzature di Taylor e Da Ros a dare loro speranza, prende il controllo Smith che chiude con il 78-64 a due minuti dalla fine. Entra anche Salafia e fa canestro per il 90-68 conclusivo.
TEZENIS VERONA – LIGHTHOUSE TRAPANI 90-68 (20-19;24-16;16-22;30-11)
Sala Stampa
Ramagli
La valutazione totale sulla gara è sicuramente molto positiva. Abbiamo fatto tante buone cose, avuto tanti momenti di qualità ed intensità, ma non è stata certo la partita che uno potrebbe pensare dal punteggio finale. Novanta punti non te li regalano di certo, ma abbiamo avuto momenti in cui non abbiamo avuto la necessaria durezza fisica e mentale per ucciderla in anticipo.
Non è facile giocare 40 minuti a questo ritmo, come il quarto periodo degli avversari dimostra, ma il nostro terzo quarto è stato insufficiente, nel quale abbiamo permesso a Trapani di rimanere attaccata. Ci sono i margini per essere più continui e solidi su un certo livello per quaranta minuti. Partita da archiviare con grande soddisfazione, ma all’interno della quale possiamo trovare elementi di miglioramento.
Se vogliamo rientrare nella zona playoff dobbiamo ricominciare a vincere con chi ci precede in classifica, a differenza di quanto fatto fino adesso. Questa è stata la prima occasione, ora arriva un’altra ancora più difficile rispetto a quella di stasera.
Il nuovo quintetto dà un migliore impatto dal punto di vista di energia, che i due elementi inseriti hanno nel DNA. Inoltre dalla panchina si alzano elementi con grande conoscenza del gioco, che possono dare i break giusti alla partita. Alla fine chi giocava assieme prima lo fa anche adesso, è semplicemente una questione di impatto.
Lardo
Per giocare contro queste squadre servono 40 minuti al massimo, non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto una prima parte di campionato molto buona, ora ci sta un momento di calo di intensità. I primi tre quarti comunque non sono certo da buttare via, certo le percentuali da tre ci hanno ammazzato.
Tornare a Verona per me è una cosa particolare, ci sono stati anche gli anni da giocatore con grandissimi successi ma l’anno da allenatore lo ricordo con grande orgoglio. Sicuramente è stato emozionante, magari qualche faccia un po’ diversa dopo dieci anni, ringrazio la società che mi ha anche omaggiato con una bella targa.
MVP: una vera vittoria di squadra per la Tezenis con tutti i giocatori a turno a prendersi la scena, il più costante è Luca Gandini che stravince il duello a rimbalzo con la frontline avversaria e trova anche qualche insolita giocata offensiva. Nell’allungo decisivo è grande protagonista tra recuperi E schiacciate, alla fine per lui 13 punti e 12 rimbalzi.
WVP: non è al meglio della condizione e non riesce a fare nulla per nasconderlo Patrick Baldassarre, evanescente per tutti i 29 minuti che trascorre in campo. Un breve sprazzo nel terzo periodo poi tanta fatica contro i lunghi scaligeri, a cui non riesce a rendere la pariglia avendo le polveri bagnate al tiro come dimostra il 2/8 finale dal campo. Il quinto fallo lo costringe ad abbandonare il campo ad un minuto dalla fine, con partita già compromessa.
Lorenzo Peretti