Per leggere questa partita basterebbe citare soltanto l’ultimo quarto, che finisce 15-34 a favore della Montepschi, che trascinata da un Daniel Hackett in versione monstre (26 punti con 11/15 dal campo + 8 rimbalzi e 4 assist, di cui ben 16 proprio negli ultimi 10′) ribalta una gara sempre a favore degli irpini, cui non bastano 4 uomini in doppia cifra. A fare la differenza è la forza a rimbalzo di Siena, che domina sotto i tabelloni 42 a 27 (16 Hunter) e la difesa nell’ultimo quarto che concede poco o nulla se non al coraggio di Hayes. La Montepaschi si prende il suo acuto in classifica e resta in scia alla supersorpresa Brindisi. Se questo agonismo sarà confermato in Eurolega l’accesso alle top16 non è più un miraggio. La gara inizia con Avellino subito avanti e in largo scarto, con il gioco dentro e fuori con triple e giochi vicino a canestro che fanno volare gli irpini sul +11. A svegliare gli ospiti ci pensa Viggiano, ma poco dopo il 14-3 è una mazzata pesante che fa capire a Crespi che ci vorrà un’impresa. La partita viene impostata da Siena sul contatto fisico e quando Hunter inizia a salire in cattedra le cose vanno decisamente meglio. I suoi punti, uniti alla presenza di Hackett respingono le offensive campane, che si affidano anche troppo alle conclusioni perimetrali. Siena risale fino al -6, scarto che resta invariato alla prima sirena (25-19) dopo un punto a punto fatto di schiacciate e gioco spettacolare. L’eccellente impatto di Viggiano e la solita leadership di Hackett firmano la parità in avvio di secondo quarto, testimoniando che gli approcci non sono proprio il forte della squadra di Vitucci. A scuotere i suoi è il piccolo grande uomo Cavaliero, che in una serata storta per Lakovic si inventa maestro d’orchestra, al cui fianco però è encomiabile anche capitan Spinelli, che si fa notare nei minuti sul parquet. L’equilibrio regna sovrano, con la Montepaschi che riesce finalmente ad andare in attivo nel punteggio guidata dalle schiacciate di Hunter e dalla regia di Rochestie. Il finale di quarto è appassionante, con Spinelli e Carter che si rispondono e poi un antisportivo a Ress capitalizzato da Hayes e da un Ivanov che con la sua solidità spinge i suoi fino al 46-39. Inizio di terzo periodo dai ritmi bassi, Avellino ne approfitta per non prendere le solite e imbarcate e trova punti da Richardson. Si vive di parziali, Viggiano mette una tripla importante, Ivanov si batte come un gladiatore e propizia un controbreak, prima della sfida tra uomini coraggiosi, Hackett contro Cavaliero, che chiude le ostilità sul 60-51 al 30′. Partita finita? Neanche dirlo. Siena è viva, Ress ispira i suoi da leader vero con la tripla, ma Spinelli con tanto cuore e Hayes riportano il vantaggio in larga banda. Sembra tutta l’inerzia da parte della Sidigas, ma Carter tiene i suoi in vita ancora dalla lunga distanza. Al 35′ il vantaggio è sul +7, dopo l’acuto di Cavaliero, ma qui Hackett si scatena, con 3 triple in sequenza (intervallate da una di Hayes per Avellino) che ribaltano le sorti del match. Carter segna anche lui dalla lunga distanza, l’attacco irpino si imbriglia sotto i tabelloni mentre non succede così con Hunter che insacca. La mazzata finale la mette Ress, sempre dalla lunga distanza, con un +7 che è una sentenza inappellabile. Lakovic segna solo nell’ultimo minuto la sua unica tripla (e canestro) di giornata, ma è troppo tardi. Sarà 75-85, con uno scarto forse ingeneroso per i padroni di casa.
SIDIGAS AVELLINO – MONTEPASCHI SIENA 75-85
Parziali: 25-19; 21-20; 14-12; 15-34
Progressione: 25-19; 46-39; 60-51; 75-85
Tabellini
Mvp: Immenso Hackett, decisivi però anche Ress, Carter e Hunter. Per Avellino salviamo Cavaliero e Spinelli che ci han messo qualcosa in più del cuore
Wvp: Di sicuro Lakovic, stasera disastroso
Domenico Landolfo