Bologna, 8 dicembre 2013 – Grande vittoria della Virtus Bologna che, al primo momento di difficoltà stagionale, risponde con una prestazione di grande forza e solidità. Una vittoria che rinvigorisce ulteriormente la candidatura dei bolognesi per il ruolo di protagonista del torneo e che, non casualmente, arriva con tre ottime prestazioni dei giocatori che maggiormente erano stati messi in dubbio nell’ultimo mese: Brock Motum, Shawn King e Casper Ware. Chi per un motivo, chi per un altro, i tre stranieri di Bechi avevano deluso per più di una partita in fila ma oggi hanno colpito puntualmente ogni volta che la sfida lo ha richiesto. Motum ha ritrovato il tiro da tre punti perso per strada (4/6 da dietro l’arco) e con esso la fiducia nei propri mezzi, che lo ha portato a segnare la tripla spezza gambe nel finale. King, praticamente inutilizzato a Reggio Emilia, ha risposto con una gara statisticamente rara per un centro: 14 punti (6/9 al tiro), 10 rimbalzi, 3 assist e 4 stoppate. Presente in difesa, come solito, ha dato enorme contributo anche in attacco, cosa non sempre usuale per lui. E per finire Ware, il play titolare coi problemi di taglia fisica, che ha fatto una gara di energia, sbattendosi in difesa su Dyson (finito con problemi di falli non a caso) e trovando, lui pure, una canestro pesantissimo nel finale. Alle stoccate decisive, come sempre, ci ha pensato il solito sontuoso Matt Walsh e il quadro è stato completo. Un segnale ottimo per l’ambiente bolognese che, quando avrebbe potuto sciogliersi, ha invece risposto in maniera ruggente. Delusione per Brindisi, invece. E non tanto per la seconda sconfitta stagionale (sempre a Bologna, dopo il match in campo neutro con Roma), quanto per una sfida giocata a strappi, con tanti errori banali e percentuali deficitarie ai liberi (14/23, la maggior parte degli errori nel secondo tempo) che alla fine hanno condannato gli uomini di Bucchi. Peccato, appunto, perchè i tifosi dell’Enel hanno avuto la sensazione di poterla portare a casa la partita, con un minimo di lucidità in più da parte dei propri giocatori. Le prestazioni di Campbell e Todic nei pressi del canestro, che parevano poter lanciare Brindisi verso il settimo sigillo consecutivo, hanno fatto da contraltare a partite assolutamente incolori quando non negative, degli altri stranieri: Aminu e Snaer sono stati fermati dai falli, così come Dyson che, però, qualcosa di buono ha fatto lo stesso. Scentrato al tiro Lewis, solo sufficiente James.
Poco contro una squadra come la Virtus che in casa si esalta ed è riuscita a giocare la partita che ha voluto, alzando i punteggi, nonostante la difesa asfissiante dei pugliesi che, però, ha anche portato i biancoblù a una situazione falli complicata quasi da subito. La Granarolo, così, ha preso in mano la partita dalle prime battute, acquisendo vantaggi (11-4 in avvio con King sugli scudi), rintuzzati colpo su colpo dall’Enel. Lo spartito tattico della partita è stato abbastanza chiaro: Bologna “grande” con i centimetri di King e Jordan, Brindisi “piccola” con Campbell e Todic a far male da fuori. Proprio una tripla di Todic dava il primo vantaggio ospite di apertura di seconda frazione (17-20), ma la risposta Virtus non si faceva attendere, anticipando, tra l’altro, lo svolgimento seguente del match, con Brindisi incapace di mantenere un vantaggio acquisito. La buona vena di Motum e una fiammata di Hardy davano, infatti, 8 punti di vantaggio, portati quasi per intero all’intervallo (39-34), nonostante un numero eccessivo di palle perse (11 al 20°, 18 alla fine). L’ago della bilancia pendente leggermente verso gli uomini di Bechi, comunque, non stava a significare partita segnata. L’Enel, infatti, tornava in campo con il solito atteggiamento aggressivo in difesa, proprio di chi sa bene quali sono i suoi limiti e cerca di andarli a limare lottando su ogni pallone nella propria metà campo. Due triple di Campbell esaltavano i suoi, con Todic, ancora lui, a imitarlo, issando gli ospiti al +3 (42-45). Qua arrivava un’altra ottima risposta della Virtus, che andava a mettere a referto un 10-0 di parziale (anche grazie al tecnico di Dyson, che gli costa la quarta lampadina) quanto mai utile e ispirato da 5 punti della coppia Ware-Motum, prima di gigioneggiare un pò troppo e sprecare buoni palloni che avrebbero allargato ulteriormente la forbice. Manco a dirlo, tocca ai ben noti Todic e Cambpell riavvicinare la capolista a soli tre punti. Il numero 42, però, buca la partita dalla lunetta (2/7, nonostante il quasi 90% in stagione) e così Brindisi non riesce a risalire oltre: 60-57 Bologna dopo tre periodi di gioco. Il peso dei possessi ora, ovviamente, aumenta. La gara si fà più difensiva e, chiaramente, Brindisi ne giova. Mentre Bologna arranca anche per le difficoltà di Imbrò, Bulleri la punisce con due triple per rimettere avanti i suoi (62-65). Dentro allora di nuovo Ware e zona Virtus. Inizia un valzer di sorpassi e controsorpassi, all’interno di una gara sempre piacevole. Brindisi continua a far disastri dai liberi, ora con James e Dyson, e allora la Virtus passa alla cassa a prendersi i due punti: ispirati da un Hardy bravo a smistar palloni (6 assists), Ware, Walsh e Motum, in cronologica sequenza, imbucano le triple che, a poco più di un minuto dalla fine, fissano un +5 a tabellone che sa di titoli di coda. Che partono quando ancora Matt Walsh (26 e 9 rimbalzi) trova il canestro in penetrazione della tranquillità. La sequela di liberi che ne segue vale solo per il foglio statistico.
GRANAROLO BOLOGNA – ENEL BRINDISI 84-79
Parziali: 17-17; 22-17; 21-23; 24-22;
Progressione: 17-17; 39-34; 60-57; 84-79;
MVP: Detto della grande reazione del trio Motum-King-Ware, il premio non può però non andare a Matt Walsh. La sua capacità di segnare sempre nei momenti in cui la partita si decide è impressionante. Sfiora anche la doppia doppia.
WVP: Problemi di falli e solo 6′ di campo per Alade Aminu, decisamente non la prestazione che Brindisi si aspettava.
SALA STAMPA
Bechi: “Innanzi tutto complimenti sinceri a Brindisi che oggi ha dimostrato perché aveva 7 vittorie in 8 partite. Non esce mai dalla partita, ti punisce appena commetti un errore, ha un atteggiamento difensivo fantastico. Oggi noi siamo riusciti ad essere un pò più duri di loro, andando oltre quelli che sono stati i nostri errori. Gli abbiamo rotto il ritmo mischiando le difese e negli ultimi cinque minuti abbiamo segnato passandoci la palla e facendo 20 punti. Abbiamo avuto quattro uomini in doppia cifra, frutto di un grande lavoro di squadra e di questo c’è da esser soddisfatti. Ho provato per 30” King e Jordan assieme perchè stavamo subendo a rimbalzo e volevo provare a pareggiare il divario, ma ho visto che non pagava in difesa. Pretendo molto dai ragazzi e siamo in crescita. Oggi sapevamo che Brindisi ci avrebbe messo in difficoltà togliendo riferimenti, specie in area. E così alla fine abbiamo trovato canestri da fuori che sono nelle corde di tutti quelli che li hanno presi, quei tiri. Sappiamo che per avere successo in questo campionato bisogna avere grande solidità mentale. Noi magari ogni tanto abbiamo un pò troppa foga e questa lucidità nei finali d’azione la perdiamo, ma vedo anche tante cose che vanno bene. Sono ragazzi seri, con voglia di lavorare, che li può portare a sbagliare,ma sempre con il desiderio di imparare. Io guardo al lato positivo, ma non ci dobbiamo accontentare.”
Bucchi: “Abbiamo fatto una partita di strappi. Inizialmente eravamo sotto ritmo, poi abbiamo cominciato a difendere, ma abbiamo pagato alcuni fattori come ad esempio le percentuali ai liberi: Campbell ha fatto 2/7. E’ stata una cosa che ha pesato sulla partita, così come i problemi di falli. Quando nel finale siamo ritornati avanti abbiamo poi subito una tripla che ci ha tagliato le gambe, ma comunque complimenti a Bologna che ha fatto un’ottima partita. E’ stata una gara dura, spigolosa. Noi siamo giovani, abbiamo ancora tanto lavoro da fare. A volte abbiamo preso tiri affrettati, ma mai per eogismo, ma solo con volontà di aiutare la squadra. Sono comunque ottimista perchè vedo tanti aspetti positivi.”
Nicolò Fiumi