Dopo un primo tempo di stenti, Milano piazza il break decisivo nel terzo quarto, schiantando una stranita Montegranaro, colpita dal cambio d’intensità degli avversari. Tutto si riassume nel 29-8 di parziale che chiude il match e riporta Milano alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive.
I primi sei attacchi di Milano sono stati i seguenti: palla persa, tiro sul filo dei 24”, tripla di Gentile, palla persa, Lawal a due metri dal ferro e lo stesso Lawal che fa fallo in attacco.
Dall’altra parte Collins e Skeen sembrano la reincarnazione di Tim Duncan e Lebron James, con il centro a produrre 15 punti di assoluta libertà, mentre l’ex Knicks ne mette 10 con il percorso netto al tiro. Tutto questo non nell’intera partita, bensì nei soli primi 10’ di gioco.
Per fortuna di Milano c’è Melli che con la sua intensità e tre triple, mantiene Milano in scia.
Gli ospiti vanno al primo riposo con trenta punti segnati, 10-11 da 2 e 3-5 da tre.
Collins continua a crivellare la retina con altre due bombe per il +6, ma dopo ben 14 minuti, arriva la prima azione difensiva di Milano che recupera con Melli un pallone in post basso.
Due punti di Cerella in contropiede costringono Recalcati al timeout, prima che venga affibbiato a Collins un tecnico inventato per una semplice espressione di disappunto.
Haynes completa un gioco da tre punti per il primo vantaggio milanese dal lontano 3-2 e, da quel momento, l’attacco di Milano comincia a carburare chiudendo in vantaggio di tre lunghezze il tempo.
Come volevasi dimostrare, dopo un primo tempo chiuso in vantaggio senza difendere, Milano scava il solco nel terzo periodo come contro Reggio Emilia. Il parziale è quantomai impietoso sul 29-8 con Montegranaro che mette insieme la miseria di 4 punti in otto minuti, permettendo a Milano di macinare punti sia con un attacco più fluido che ha in Gentile l’uomo assists, che con i recuperi difensivi che lanciano il campo aperto.
Moss e Lawal sono i maggiori fruitori degli assists del capitano, fatturando rispettivamente sette e otto punti.
L’emblema di questo parziale è l’ultima azione offensiva milanese con tre secondi sul cronometro. Dalla rimessa sul lato, Jerrells riceve completamente indisturbato nell’angolo per segnare a fil di sirena. Il 78-54 espone il pubblico del PalaDesio a dieci minuti di garbage time.
C’è ancora tempo per qualche accenno di rimonta ospite, una delle quali fa infuriare Banchi a tal punto, da far volare la lavagnetta in mezzo al campo. Sebbene la rimonta fosse ben lontana dalla credibilità, visto il -19, la pecca mentale della squadra non è affatto piaciuta al coach.
Nel finale c’è spazio anche per il canestro di Tourè che fa superare a Milano la quota 100.
EA7 Emporio Armani Milano – Sutor Montegranaro 101-85 (26-30, 23-16, 29-8, 23-31)
Quotes
MVP: Niccolò Melli. le sue tre triple del primo quarto, assieme ad una lodevole intensità, tengono attaccata Milano alla partita. Il suo esempio, trascina la squadra nel secondo tempo.
WVP: Daniele Cinciarini. Non è la sua serata dal punto di vista balistico. Non ne azzecca una.
Simone Mazzola