Roma, 17 novembre 2013 – Se ci avessero detto al 28°, sul punteggio di 66-51 per la Virtus di casa, che la Virtus in trasferta, al secolo la Granarolo Bologna avesse ribaltato il punteggio sino a chiudere addirittura in vantaggio e comodamente di 8 punti la gara chiudendola poi sull’81-89, avremmo sicuramente dato del matto scatenato a chiunque ci avesse preconizzato quanto accaduto.
Eppure è successo. Clamoroso, incredibile ma è successo. La Virtus Bologna agguanta e porta a casa una gara nella quale, sin dal primo possesso, è sempre stata sotto e non solo nel punteggio ma nella globalità della vita stessa del match e nella sua inerzia mandando così un segnale fortissimo a questo campionato: chiunque vorrà mettersi sul petto lo scudetto sulle maglie per l’anno venturo o voglia pensare di portare a casa la Coppa Italia, dovrà fare i conti con questo diamante grezzo che forse non ha ancora mostrato tutte le sue molteplici facce e che già stupisce per come riesca ad emergere da situazioni sempre più complicate.

Goss attacca Jordan
Si pensi, ad esempio, al capolavoro di Cremona di questa Granarolo alla seconda giornata con un primo quarto molto simile a quello di stasera nel posticipo serale al Pala Tiziano (la Vanoli che, per la cronaca, questa sera ha dato la paga a Cantù rifilandogli 98 punti), dove raggiunta la parità al 40° ha poi vinto con largo merito al supplementare. Questa sera invece è riuscita ad andare oltre. Dominata in lungo e largo dalla migliore ACEA Virtus Roma vista al momento in campionato per almeno 30 minuti di gioco, con un Trevor Mbakwe da tripla doppia con 23 punti, 11 rimbalzi, 10 falli subiti e 37 finale di valutazione che ha letteralmente annichilito la coppia di lunghi forse più cool del Torneo, King e Jordan, è riuscita a rientrare in gara sfruttando la completa distonia mentale degli avversari i quali si sono letteralmente incartati su se stessi sull’1-3-1 di Bechi e dopo la tripla del solito Walsh, che regalava di nuovo il vantaggio ai Felsinei e dopo un’altra tripla di un buon Goss nel complesso (finalmente dopo alcune prove opache), autore del controsorpasso da parte di Roma subito da Jordan pochi istanti prima. Un segnale forte, di carattere e di presenza pazzesca, del resto Bologna era reduce da un incredibile 0-15 in 5 minuti dal 30° al 35° che avrebbe stordito chiunque, specie questa ACEA.
Restando sulla gara della Granarolo made in Bechi, onore va dato al coach toscano il quale, invece di gioire da par suo per aver

L’MVP Trevor Mbakwe
portato sotto le due torri una vittoria incredibile ed insperata, da persona seria e rigorosa quale è si esprimeva nel dopo gara con toni molto pacati, quasi senza alcun tono di vittoria bensì preoccupato d’aver assistito ad una gara dei suoi ragazzi troppo discontinua e bruttina, senza mezzi termini, augurandosi da domani di mettersi al lavoro onde evitare questi salassi mentali a se stesso e soprattutto ai tifosi delle V Nere. Una prova di buon livello in attacco da parte di una squadra che vede a referto tutti quelli scesi in campo, per non parlare della tripla del giovane Fontecchio, 18 anni e 13 minuti in campo e questo tiro che agganciava Roma sul -4 o della stessa tripla di Capitan Imbrò che dava a Bologna il +7 a 3′ minuti dalla fine.
E’ facile adesso celebrare i Ware e gli Hardy, incontenibile il primo nel primo tempo nelle sue percussioni e di raccordo ma letale il secondo quando è contato metter dentro punti pesanti, 21 punti per l’ex di Pistoia e migliore dei suoi al tiro oppure esaltare Matt Walsh per i suoi 19 punti, o per aver avuto la freddezza e la bravura di coinvolgere Gaddefors in possessi importanti o di mettere infine Jordan nelle migliori condizioni possibili per poter metter dentro quei canestri decisivi nell’ultimo periodo per sorpassare e superare Roma.

Jordan vs Ware
Resta comunque un quadro di una squadra che cerca sempre di tirarsi fuori dagli impacci con una grinta ed una cattiveria che l’anno scorso invece aveva l’ACEA e quì veniamo alle dolenti note di casa Virtus sponda del Tevere.
Questa sera la Virtus Roma, perdendo la gara contro Bologna e perdendola in questo modo, ha certificato un malessere evidente che non può più essere nascosto. Cosa stia accadendo a questi ragazzi lo sa solo Dalmonte ma fatto sta che perdere contro Bonn come si è perso martedì sera in Eurocup, per poi dominare per 30 minuti la squadra del campionato più in forma del momento eppoi smarrirsi in questo modo ha dell’incredibile, ai limiti dell’inspiegabile.
Sino al +15 del terzo periodo Roma aveva anche subito un tentativo di rientro da parte della Granarolo ma lo aveva rispedito al mittente con una bella difesa e con attacchi anche poco prolifici (strano ma vero), rispetto alla mole di lavoro prodotto in attacco dove Taylor con i suoi assist (8 a fine gara, come Goss), e Mbakwe con la sua presenza avevano massacrato gli avversari proprio sul terreno dove si credeva Roma potesse soffrire, cioè in area e sui due lati del campo. Una presenza imperiosa quella del rookie da St. Paul, quasi da annichilire a momenti anche il ricordo di Gani Lawal per come dominava in lungo ed i largo i suoi avversari di ruolo e chiunque gli si capitasse a tiro. Goss quasi chirurgico nelle scelte, Baron pulito e presente ed un Hosley, entrato come sesto uomo questa sera, vivace anche in difesa mentre Jones, reduce dai 18 punti di media tra Caserta e Telekom Bonn, si dedicava anima e core ad una difesa strepitosa a tratti da post basso a pivot puro. Ma improvvisamente, quasi senza nemmeno accorgersene, la Granarolo infilava un canestro lì, un canestro là mandando in tilt un attacco romano in crisi sulla 1-3-1 di Bechi e rientrava in gara grazie alla citata tripla di Imbrò dopo un bel rimbalzo di Walsh in attacco susseguente ad un libero sbagliato di Jordan: azione da 4 punti e gara riaperta.

Taylor al tiro
E neanche questo schiaffo scuoteva la Virtus Roma che restava quasi inebetita, inerme, con un Eziukwu purtroppo non assolutamente al livello del compagno di ruolo Mbakwe (chiuderà con -2 di valutazione), ad iniziare questa passività perniciosa, figlia anche di un Hosley letteralmente evaporato nel finale (e non è la prima volta che capita, vero Quintin?). Nemmeno la buona sorte dava una mano a questa stordita Virtus quando Taylor, sul 75-81, rubando tempo e sfera ad Imbrò, s’involava solo a canestro sbagliando (l’ennesimo), appoggio a canestro e Jones, per ben due volte, non riusciva a ribadire la sfera nel cotone perdendo di fatto due punti d’oro nel cercare di mettere di nuovo pressione alla Granarolo.
Dicevo del suicidio perfetto, a fine match Dalmonte parlerà di sua responsabilità nel mettere la faccia in questa situazione che predispone Roma ad una stagione piena di dubbi e punti interrogativi, perdere una gara in questo modo significa non solo dissipare fiducia ed aumentare ansie e paure ma anche mandare al campionato un segnale ben opposto a quello che invece Bologna ha portato forte con sé: anche se Roma va sopra di 20 punti basta attaccarla che si può provare a vincerla comunque. E non parliamo del fatto che la strada per la Coppa Italia si complica maledettamente dovendo domenica prossima provare ad espugnare il catino ribollente del Pala Radi di Cremona (chiedere appunto a Bechi cosa ne pensa a riguardo), ed incrociare la corazzata Milano tra due settimane nel posticipo serale del lunedì sera, una sconfitta che manda all’aria tante buone idee e tanti buoni propositi su questa squadra.

Goss attacca la difesa bolognese
Cosa accadrà adesso? Dalmonte invocherà nella sala stampa maggiore senso di responsabilità dei suoi ragazzi, evaporato come neve al sole di fronte sotto i colpi della Granarolo, nei momenti topici del match ma a mio avviso c’è qualcos’altro che a questo punto andrebbe rivisto come, tanto per non far nomi, un Hosley bellissimo all’inizio e che però poi si spegne progressivamente sino ad uscire dal campo; c’è da rivedere alcune scelte sugli ultimi tiri: anche questa sera Roma non è riuscita a metter dentro un canestro che uno sugli ultimi possessi a fine periodo, più che una casualità a questo punto c’è da chiedersi del perchè anche statistico di queste imbarazzanti ricorrenze. Infine, nonostante la maiuscola prova di Mbakwe, Roma perde ancora il confronto a rimbalzo in modo netto, questa volta per 29-37 ed anche con qualche evidente cenno di positività sino alla metà del terzo periodo, dopo è calato il buio anche in questo fondamentale.
Ora per Roma non c’è più tanto tempo per pensare a questa pesante sconfitta che, ripeto, ne tarpa le ali almeno nel breve periodo in ottica Coppa Italia, si vola in Francia per provare a riaprire il discorso Eurocup in Normandia, nella tana del BMC Gravelines Dunkerque ma ci vorrà da questa sera più cuore, più dedizione, più voglia di darci che mai e per 40 minuti tondi tondi, altrimenti questa stagione rischia di divenire un calvario, chi deve intervenire lo faccia perchè il tempo, si sa, da galantuomo alla fine da sempre ragione a chi si adopera ma non perdona chi continua a sbagliare, anche se in buona, buonissima fede….

Taylor in azione
La cronaca
Primo periodo, Bechi parte come al solito con Ware, Mutom, King, Hardy e Gaddefors e Dalmonte risponde con Baron, Mbakwe, Goss, Jones e Taylor. Sorpresa Baron che sostituisce Hosley, Dalmonte parte quindi con un quintetto basso per “stoppare” le due frecce nere bolognesi. Ed è proprio Jimmy che parte con il botto, 2/2 dalla lunga mentre Bologna risponde con Gaddefors e Hardy, sempre attaccando il ferro. Roma sembra avere quell’energia che non ha avuto contro Bonn, le V Nere invece attaccano con una discreta frenesia, è Mbakwe l’esempio di questo momento di Roma, ¾ ai liberi perchè attacca sempre King e Motum che lo soffrono, 9-4 al 4°. L’ACEA è però decisa e precisa, corre e difende molto bene, Ware soffre la chiusura nel pitturato, Motum raccoglie dalla spazzatura un bel pallone ma è sempre Roma a dominare, prima Taylor e dopo Jones, 13-6 al 5° e Bechi chiama tempo: i suoi soffrono la fisicità e l’energia di Roma, entra quindi Walsh, l’MVP del torneo delle V Nere ad oggi. Però Walsh si addormenta su di un passaggio di Ware in punta, Taylor corre e lo stesso Walsh fa fallo, Taylor ma solo uno su due, +8 Roma. Hardy la mette da tre dopo un bel passarsi la sfera della Granarolo e subito dopo è zona per loro, Jones spara a salve ma Mbakwe è presentissimom fallo su di lui, liberi ed è 2/2, 16-9 al 6°. Goss morde letteralmente le caviglie a Ware che sta soffrendo, passi di Walsh e Roma attacca benissimo, Mbakwe schiaccia su assist di Goss, +9 per l’ACEA ma viene sanzionato Goss di tecnico per palla allontanata….Visto da pochi. Walsh fa uno su due, Goss sbaglia per Mbakwe e poi Hardy corre a canestro , 18-12. Ma Goss attacca bene sempre la zona 2-1-2 di Bologna, 20-12. C’è Jordan che lotta adesso contro Mbakwe, e c’è adesso Hosley che ruba palla proprio a Jordan, con D’Ercole e poi segna da tre, 23-12 all’8°. Walsh replica da par suo, 23-15 però adesso anche Goss s’è acceso, 25-15. La zona della Granarolo crea qualche problemino ma al momento l’ACEA sembra a suo agio. Entrano poi Moraschini ed Eziukwu, Imbrò per le V Nere. Jordan sta facendo danni più della grandine, passi e subito dopo zone press di Bologna che l’ACEA soffre, persa. Poi Hosley ruba e schiaccia, 27-15 ma Walsh si beve Moraschini in post basso, buono e fallo. Hosley è indemoniato, poi anche Moraschini ruba la palla a Motum e serve Taylor per due comodi punti, 31-18…Che ACEA! Si chiude con Motum che sbaglia da tre e con Taylor che lo imita anche lui allo scadere, come sempre purtroppo accade in questi ultimi tempi. Ottimo primo tempo dell’ACEA che sta schiacciando Bologna, annichilita in quasi tutto, solo Walsh e Hardy tengono in piedi la baracca al momento ma le V Nere sono famose per i loro recuperi.

Tifosi bolognesi in festa
Secondo periodo, Bechi riparte con Walsh in quintetto al posto di Gaddefors, Roma ancora con il quintetto con il quale aveva chiuso il periodo. Ware attacca Taylor e va, Taylor attacca Ware e prende due liberi, 33-20 e non cambia lo scarto. L’agente speciale D’Ercole si piazza su Hardy, la guardia della Granarolo deve scaricare per King ma Eziukwu lo stoppa commettendo però fallo. Morde ancora Roma in difesa, Hardy la mette da tre dopo aver fischiato i tre secondi di King. D’Ercole cerca allora di entrare in partita da tre, non va ma Hosley schiaccia ad una mano, 35-23 poi King. Eziukwu sbaglia un gancio mentre Ware si procura due liberi sempre sul centro romano, 35-27 al 13°. L’Urbe ha abbassato un po’ il volume difensivo e le V Nere ne approfittano come era logico. Mbakwe continua a farsi sentire, rimbalzo in attacco e due liberi, uno su due ed è 36-27. Rientrano Goss e Jones, c’è anche Landi e si piazza su di lui Moraschini. Mentre Ware martella. C’è anche Fontecchio in campo quando Dalmonte chiama tempo dopo una persa di Moraschini. L’ACEA sembra aver smarrito l’intensità difensiva e sta ora cercando canestri un po’ più complessi, la Granarolo ovviamente ne approfitta. Bechi ha ora un quintettone ma Roma riprende il filo, Moraschini assist per Mbakwe, 38-29. King non sta facendo bene, rientra Jordan per lui. Poi Taylor alza per Mbakwe, +11 Roma ma c’è sempre Ware a martellare la difesa romana e Bechi si rimette a zona, Goss “crossa” da tre e rientra Baron per Moraschini, buona la sua prova. Jordan si procura due liberi, molto contestati e ne fa solo uno, 40-32 al 17°. Baron sbaglia un tiro aperto ma Mbakwe è dappertutto, palla ancora per Roma è Jimmy non perdona una seconda volta, 43-32 e Bechi devi chiamare tempo. La Granarolo ha perso di nuovo il bandolo della matassa, il solo Ware tiene viva la fiammella del gioco, gli altri appaiono confusi e poco convinti ma va anche dato merito all’ottima difesa romana. C’è di nuovo Gaddefors che però commette passi, beh, come non iniziare un dopo timeout, poi quando anche Taylor la mette dentro da tre e dopo anche Goss in contropiede…+16 l’ACEA, 48-32 al 18°. Sempre Ware, bravissimo, due liberi per lui, 2/2. Roma in controllo adesso ma Jones però prima sbaglia un tiro facile, poi non aiuta su Walsh, fallo più canestro, 48-37 e sono anche due falli per Mbakwe. Goss sbaglia un entrata comoda sotto i tentacoli di Jordan, dall’altro lato Hardy va a segno. Taylor perde palla, Roma si sta smarrendo, 0-7 di parziale per le V Nere, 48-39. Mancano 33”, Dalmonte con il possesso chiama timeout, il gioco parte bene e la tripla di Baron però non va e c’è anche il terzo fallo di Hosley, Imbrò va in lunetta ad 8”, 48-41 poi Taylor scivola sul possesso, per fortuna di Roma Imbrò spara a salve dalla lunga, si chiude con Bologna in parziale da 2-9. Che dire? Un’ottima Virtus Roma per 18°, poi il sonno che consente al momento alle V Nere di restare aggrappata al match che la vedeva sotto di 16, una gara ancora lunga, come era prevedibile ma al momento la miglior ACEA vista in campionato, Bologna che avrebbe potuto soffrire lontano dall’Unipol Arena lo si poteva sospettare viste le due trasferte di Cremona e Siena ma che soffrisse così la buonissima difesa di Roma pochi se l’aspettavano. Da segnalare i 6 assist di Phil Goss ed i soli 8 falli di Bologna che in difesa ha pur messo le mani addosso agli avversari.

Hosley, bene all’inizio, male nel finale
Terzo periodo, stessi quintetti d’inzio gara per i due coaches e si comincia con Bologna che spreca il primo attacco, Baron no, ad una mano, 50-41. Risponde Motum da post basso contro Jones poi King che non riesce proprio a contenere Mbakwe, ancora lunetta per lui ma è 0/2….E Ware buca la difesa di Roma in penetrazione, 50-45. Persa per l’ACEA, sembra smarrita adesso, Hardy recupera e la mette dentro, 50-47. Sempre Mbakwe, fallo su di lui sull’assist di Taylor, sempre lui dalla lunetta, adesso è uno su due, 51-47 al 23°. Ware cerca la tripla, no, poi sempre Taylor che serve sempre Mbakwe, 53-47, una bellissima palla. Gaddefors da post basso contro Baron, due liberi ed è 53-49. Roma ha sprecato ed è sempre, sempre Taylor per Mbakwe, King proprio non lo digerisce, due liberi ed è 2/2 stavolta, 55-49, che gara per lui. Poi inventa Goss, attacca Gaddefors e va al ferro, 57-49 e Bechi, decisamente contrariato, deve chiamare timeout. La Granarolo soffre, a dir poco, ogni attacco nel cuore dell’area, sia da terra che dall’aria, deve trovare degli aggiustamenti altrimenti la gara è andata. Al rientro sempre Mbakwe, stavolta in difesa stoppa Hardy e dopo Goss sempre al ferro, 59-49 al 25°. Terzo fallo fischiato per Baron, Dalmonte lo tiene ancora in campo, Jordan intanto per un King impalpabile. C’è anche Walsh ma la difesa di Roma è una furia, limite dei 24” sforato con rotazioni al limite della perfezione contro l’attacco bolognese. Goss da fuori, Walsh risponde, 61-51 al 26°. Da tre a vuoto sia Taylor che Motum, adesso si rallenta ma Mbakwe non si ferma più, nemmeno dalla media, 63-51 e con palla a Roma dopo i passi di Jordan, Bechi deve richiamare tempo. Appena l’ACEA difende come deve per le V Nere è notte fonda. Zona è la ricetta di Bechi per provarci ma Hosley, rientrato da poco la mette da tre, 66-51 al 28°. Imbrà prova a metterla dalla lunga pure lui, Mbalwe che sta facendo pentole e coperchi perde la forchetta ed il rimbalzo in difesa. Bologna ci capisce poco poco, Hardy sfonda su Jones e lancia la palla sullo scarico dal lato debole, Roma è di nuovo in controllo adesso, 29°. Bechi mette su allora una 1-3-1- di petersoniana memoria, sarà la svolta del match….Moraschini non la mette da tre per poco, segna invece Gaddefors da dentro l’area, 66-53. Jones si procura due liberi da Imbrò, uno su due ed è 67-53. Al momento c’è Gaddefors che tiene a galla Bologna, raccoglie dalla spazzatura e termina sul 67-55 con Moraschini che, per non farsi sentir da meno di Taylor, “buca” anche lui l’ultimo tiro del periodo.

Taylor tenta un acrobazia impossibile…
Ultimo periodo, Roma appare in controllo nonostante abbia sbagliato gli ultimi due tiri da fuori con Moraschini ed Hosley ma la Granarolo sembra essersi afflosciata, poca energia e poca convinzione nonostante Bechi le stia provando tutte. Jordan si procura due liberi, solo uno con Walsh che raccoglie il rimbalzo eppoi Imbrò la mette da tre, 67-59 al 31°. Dormita dell’ACEA punita dagli avversari, sempre 1-3-1, poi Moraschini va a cercarsi guai, trovandoli, nel cuore della difesa nera, Gaddefors vola in contropiede ed ora è Dalmonte che deve chiamare tempo sul 67-61 al 32°. Parziale di 0-6 dei bolognesi che appaiono rinfrancati. C’è ora Eziukwu in campo per Roma con D’Ercole e Baron sugli angoli. Fontecchio non perdona dalla lunga, Bologna è pienamente rientrata, dopo il dominio adesso l’Urbe rischia di perderla…Jordan schiaccia a due mani, Roma non segna più, 67-66 e la 1-3-1 ha dato dividendi. Jordan ancora da sotto, e Bologna è sopra, incredibile, 67-68 al 34°. Adesso è battaglia vera, Goss la mette da fuori a modo suo da tre, 70-68. Risponde Walsh da tre, 70-71 e dopo Eziukwu sbaglia da sotto. Rientra Jones mentre Jordan passa alla gloria dopo tanto penare, 70-73 al 35°. Hosley sbaglia a campo aperto, per fortuna di Roma Gaddefors spara un cross e Dalmonte chiama tempo, deve adesso lui riordinare le idee abbastanza annebbiate dei suoi. Rientra Mbakwe, Bechi cavalca ancora Fontecchio. Ed il suo rientro causa due falli in un amen di Jordan, Poi Goss sbaglia, anche Mbakwe dopo un errore, Hardy no da tre ed è 70-76 al 37°. Mbakwe la rimette dentro solo lui adesso, 72-76 ma ci pensa Imbrò, da casa sua, 72-79 al 37° sempre. Sempre Trevor Mbakwe si procura due liberi, guarda un po’, 2/2 ed è 74-79. Roma è un po’ molle e Walsh ne approfitta, 74-81 nel cuore della difesa dei padroni di casa. Taylor si procura anche lui un fallo, solo uno su due, 75-81. Poi, sempre Taylor, fa un piccolo miracolo: ruba palla ad Imbrò ma sbaglia da sotto, Jones a rimorchio sbaglia due volte il tiro e Goss, per evitare il contropiede bolognese, commette antisportivo….Partita capovolta come un calzino, due liberi di Gaddefors ed è 75-83 e Hardy mette i titoli di coda sulla gara. Incredibile, una gara dominata per 30 minuti termina con un trionfo delle V Nere che ci han creduto sino in fondo ma quanto è merito di questa Roma indecifrabile? Si chiude 81-89 per Bologna.

Imbrò, Capitano di grande spessore oggi
Sala Stampa
Bechi_Roma-Bologna17Nov2013[1]
Dalmonte_Roma-Bologna17Nov2013[2]
ACEA Virtus Roma – Granarolo Bologna 81-89
Parziali: 31-18; 17-23; 19-14; 14-34
Progressione: 31-18; 48-41; 67-55; 81-89
MVP: un Mbakwe da NBA, annichilisce i lunghi avversari ridimensionandoli pure in modo brutale, specialmente King che lo soffre tutto il match. Per Bologna un applauso a tutta la squadra, crederci sempre è merce rara e che non compra al mercato, bene Hardy e Walsh senza dimenticare la tripla di Fontecchio e quelle di Imbrò.
WVP: considerando che non è bello infierire su chi è sconfitto, perchè è palese che tutta Roma sia da cassare in toto, segnalo la prova deludente di Shawn King, mi sarei francamente atteso molto di più da lui.
Fabrizio Noto/FRED

Matt Walsh, ottima prova la sua ma non fa più notizia
8 Comments
Davide
Dispiace essere stato profetico, ma a roma quest anno mancano semplicemente le palle. Bologna ricorda proprio la roma dell’anno scorso, gioca sempre per vincere, anche sotto di 15. Come facevano noi qualche mese fa.Hosley e’ da taglio insieme a Eziukwu, non tanto per quello che (non) produce, ma per l’insistita indolenza (passaggi dietro la schiena, schiacciata su tap-in) e cosi via. Ce la battiamo con cremona, pistoia e pesaro, con questa testa il nostro livello e’ quello.
FRED
Hai ragione Davide, a livello di testa siamo lì ma continuo a pensare che il potenziale di questa squadra sia buono, non ottimo ma buono. Purtroppo, con gare come queste, si perdono anche quelle poche certezze che si hanno e la testa va in tilt. Ed Hosley ne è l’esempio, ieri entrato in campo ha fatto sfracelli, poi si è spento come un cerino…..Io ci credo ancora anche se la strada è in salita…
Davide
Nel profondo, sono fiducioso anche io, e dico di piu, per me la squadra e’ ottima, non solo buona. Pero purtroppo credo che se non si manda via il coach non se ne esce. Non credo che abbia chissa quali responsabilita ma per come si sono messe le cose pare l’unica soluzione. Fara il parafulmine. Poi chi puo venire non so, servirebbe un sergente di ferro, ma insomma…La stagione si puo riprendere, in fondo stiamo 4 punti dalla vetta in campionato ed in coppa si puo ancora fare. Ma se non si aggiusta la testa ne vedremo di partire come quella di ieri.
Antonio
Se ho capito bene, purtroppo (o per fortuna) mi sono perso l’ultimo quarto, è stata la 1-3-1 di Bologna a metterci in crisi. Non sarà che la squadra non si allena abbastanza contro le difese a zona? Ma le provano le difese a zona in allenamento anche per usarle?
E riguardo al coach, qualcuno mi può spiegare perchè Calvani è stato lasciato andare?
La dichiarazione di Dalmonte denuncia un brutto clima all’interno della squadra: spero di sbagliarmi ma confermo l’impressione che non ci sia sintonia tra coach e giocatori.
FRED
Antonio, l’allenatore non credo sia proprio il problema di Roma. Calvani è andato via perchè in rotta di collisione con il GM, chi ammira Calvani dice “peste&corna” di Alberani, viceversa il contrario.
A noi, credo, interessi la Virtus.
Dalmonte non è un fenomeno? Ma non è nemmeno l’ultimo arrivato. Io invece penso che si siano gestiti male alcuni giocatori, quindi punto l’indice su chi sino ad oggi non li ha….”scossi” un pò? Bene ma dalle mie fonti so per certo che questo avverrà, puoi starne certo. Le somme si tirano a fine dicembre, se sarai fuori da Eurocup e Campionato qualcuno partirà, sicuro ma sino a quel momento fare il toto-allenatore è sbagliato, a mio modesto avviso.
Davide
Fred, sai per caso se i ragazzi vivono insieme nello stesso residence come l’anno scorso? Puo essere un dettaglio, ma la stagione passata e’ stata vincente perche c;era un alchimi di gruppo fuori dal campo.
FRED
Che io sappia non saprei cosa risponderti perchè non lo so, non dimentichiamoci che l’anno scorso è stato anno molto particolare, certo, se rivedo la squadra dell’anno scorso non posso essere sereno..Vediamo Ragazzi, vediamo..
Antonio
Non era mia intenzione fare il toto-allenatori(tra l’altro non so nemmeno se ne esiste uno all’altezza del compito disponibile), ne scherarmi tra Calvani o Alberani (anche se penso che il successo del’anno scorso non era possibile in assenza dell’uno o dell’altro)
Però, in un team, chi deve gestire e scuotere al meglio i giocatori?
Spero che finisca presto l’impegno di Eurolega, almeno non si disperdono energie.