Roma, 12 novembre 2013 – Nella ghiacciaia semi deserta del Palatiziano (1709 il dato degli spettatori presenti), Roma viene spazzata via dall’ uragano Telekom Bonn. Sconcertante ed inattesa, soprattutto dopo la vittoria di Caserta, la prova offerta questa sera dagli uomini di Dalmonte. Per la prima volta nella stagione, la Virtus non solo ha perso in maniera più netta di quanto abbia detto alla fine il punteggio di 75-85, ma ha anche, ed è questo il dato più preoccupante, dato dimostrazione di impotenza davanti ad un avversario che senza strafare, ha portato a casa due punti pesantissimi in ottica qualificazione.
Roma è durata i primi dieci minuti di partita, poi si è liquefatta incredibilmente senza riuscire ad abbozzare la minima reazione, una volta raggiunta e superata nel punteggio. E’ mancato tutto quello che si dovrebbe vedere in una squadra di pallacanestro. In attacco ci si è troppo spesso affidati ad iniziative personali, in una serata dove il tiro da 3, panacea di molti mali quest’anno, non ha funzionato (8-24) e dove è mancato, ancora una volta il gioco sui lunghi, con Mbakwe ed Eziugwu a produrre il nulla più totale. La difesa invece si commenta da sola, guardando il punteggio e soprattutto i 35 punti concessi nel secondo quarto.
Difficile salvare qualcuno. I numeri di Hosley e Baron sono prodotto del garbage time, con l’ex Lokomotiv Kuban anestetizzato per quasi tutta la partita dalla marcatura stretta dell’ ottimo McCray. Disastrosa la partita di Taylor, al di là dello 0/6 dal campo mentre Goss come al solito ci ha messo la garra ma le gambe lo hanno supportato poco. Facendo uno sforzo cito Bobby Jones, che al di là dei punti (19) è stato forse l’unico a non voler mollare, pur confusionario come spesso gli accade.
Cronaca:
Roma parte con Taylor, Goss, Jones, Hosley ed Mbakwe.
Bonn risponde con lo stesso quintetto vincente di sabato a Francoforte, ossia Jordan, Veikalas, Mangold, Gaffney e McLean.
L’ inizio è promettente, con la Virtus che rapidamente vola 11-0 con i canestri di Goss, Hosley e la tripla di Jones.
Bonn sigla i primi due punti con Jared Jordan dopo 3’20 ed a metà tempo la Virtus conduce 14-5 ma Bobby Jones deve abbandonare il parquet con due falli. Bonn ottiene i punti del rilancio dalla panchina, Roma segna negli ultimi 5 minuti solo quattro punti con Taylor dalla lunetta e si va al primo riposo sul 18-11. Il disastro si materializza nel 2/4. Inizia il grande sonno della difesa romana e dal 32-32 i tedeschi piazzano un parziale di 16-1 che chiude di fatto la gara. Bonn mette a segno 6 triple su 6 tentativi, con il lituano Veikalas che imperversa (4 su 4 per lui dall’arco nel frangente). Roma segna un solo punto con Jones dalla lunetta e si va al riposo sul 33-48 con ben 35, leggasi trentacinque punti messi a segno dai tedeschi in dieci minuti.
Ad inizio 3/4 l’unico tentativo di reazione della Virtus, che dal 35-53 piazza un parziale di 9-0 e si riporta a -9 sul 44-53.
E’ tuttavia un fuoco di paglia, perchè subito dopo i lunghi di Bonn riprendono a banchettare nell’area romana indisturbati e dal perimetro si rincomincia a non difendere. Morale della favola si va all’ultimo riposo sul -18 (50-68).
Gli ultimi dieci minuti sono becero garbage time. Qualcuno riesce anche ad aggiustare (si fa per dire), le allarmanti cifre ma la sostanza non cambia.
Finisce malissimo per Roma, con il manipolo rumoroso di tifosi tedeschi a festeggiare giustamente e lo sconcerto più totale e la rabbia dei tifosi virtussini, che pochi mesi fa gioivano per una finale scudetto.
Mala tempora currunt?
Speriamo presto.
Virtus Roma- Telekom Basket Bonn 75-85
Parziali: 18-13; 15-35; 17-20; 25-17
Mvp: Veikalas. Un killer dalla lunga, con beneplacito e complimenti della difesa di Roma.
Wvp: tutta la Virtus.
Virtus: Goss 10, Jones 19, D’Ercole 2, Taylor 4, Eziukwu 1, Hosley 18, Baron 14, Mbakwe 7.
Telekom Bonn: McCray 8, Looby 2, Veikalas 23, Brooks 9, Mangold 3, Jordan 5, Wolf 2, Gaffney 13, Wachalski 6, McLean 14.
Sala Stampa:
Fischer:
“Sapevamo che sarebbe stato difficile vincere qui, ma ci siamo riusciti e sono molto soddisfatto. Il nostro obiettivo era di muovere tanto la palla per costruire tiri da fuori dei nostri esterni. Dopo il brutto inizio di partita, la chiave è stata il cambio di difesa sul pick and roll e soprattutto l’aver messo qualche tripla che ci ha sbloccati”.
Goss:
“Non abbiamo giocato di squadra e non abbiamo giocato con il cuore. La colpa è tutta nostra e non dell’ allenatore. Non abbiamo mai perso così, in casa oltretutto. Mi scuso con i nostri tifosi e domenica vedrete un’ altra squadra”.
Dalmonte:
“Il mio ruolo mi impone di metterci la faccia e di prendermi le responsabilità di questa sconfitta. Non abbiamo avuto la forza di reagire alla prima difficoltà. E’ un peccato, c’erano i presupposti per avere un altro tipo di partita e non pensavo questa sera potesse accadere ciò che è accaduto. La cosa più pesante è che una volta raggiunti, è finita la partita. Da quel momento non c’è stata una nostra reazione e credo che di fondo non abbiamo recuperato a livello mentale da domenica”.
Alessio Teresi
3 Comments
Davide
Al contrario di quello che ha detto Goss, che e’ poi il capitano, la squadra sta palesemente giocando contro l’allenatore. Non e’ possibile altrimenti pensare che improvvisamente si sia dimenticato cosa sia il basket. Taylor e’ indolente, pare faccia un favore a entrare in campo, goss non c’e’ di testa, BJ e’ quello che e’, d’ercole e’ ridiventato il classico italiano da panca per fare numero. I nuovi o sono spaesati, come i lunghi, o si chiedono che cavolo ci facciano in questa squadra (baron) o pensano gia al prossimo contratto (Hosley). La stagione e’ finita gia ieri secondo me, non vedo come si possa migliorare. Purtroppo c’e’ gente che pensa che l’obbiettivo rispetto alla passata stagione e’ quello di migliorarsi.
Antonio
Non mi sento di essere così negativo come Davide anche se ne condivido le preoccupazioni. Non credo che la squadra “giochi contro”. Penso piuttosto che Dalmonte si stia intestardendo a proporre un tipo di pallacanestro non “sentita” dalla squadra e non “adatta” alle caratteristiche dei giocatori. E’ possibile che ci siano problemi di condizione e di amalgama di squadra ma non si può considerare come problema principale. Probabilmente è anche una squadra non in grado di reggere su due fronti. Confido che ci sia una profonda riflessione sul percorso fatto e su quello da compiere. La capacità della conduzione tecnica si vede anche da questo. In bocca al lupo e forza Virtus. confido che Goss abbia detto al verità sulla prossima partita: battere Bologna sarebbe una bella cosa.
FRED
Non ero presente “dal vivo” al pala tiziano e non ho potuto nemmeno vedere il match ma questa sfida persa, in malo modo, deve far riflettere. Avete ragione entrambi, qualcosa scricchiola e va messo riparo a quanto visto ed a quanto riportato dal Ns. Diamantidis in modo fedele, asciutto e concreto. Purtroppo i prossimi impegni non facilitano sulla carta il compito dei ragazzi ma, proprio perchè davanti a buone squadre, avremo subito una controprova già da domenica contro forse la squadra più in fiducia del campionato oltre a Brindisi