Roma, 11 novembre 2013 – Dopo le due sconfitte di fila, in campionato contro Cantù ed a Saragozza in Eurocup, la Virtus Roma riceve la Telekom Bonn nell’ultima partita del girone d’andata del girone D dopo aver portato a casa, come al solito con estrema fatica, una sudata vittoria in quel di Caserta. Ma, a costo di sembrarvi peggio di Monsieur Lapalisse, meglio vincere che perdere in questa fase del campionato nel momento in cui all’interno del team romano si devono ridisegnare equilibri e meccanismi avendo rinunciato a Michal Ignerski e riabbracciando a piene mani quello strano personaggio, cestisticamente parlando, che risponde al nome di Bobby Jones.
Virtus Roma
Dicevo di Bobby Jones. Incredibile questo ragazzo silenzioso, taciturno verbalmente parlando ma sempre pronto a lamentarsi su Twitter su quello che non gli va a genio, ad esempio, dei ristoranti a Roma salvo poi sfoderare una prova a Caserta da 20 punti e da 20 di valutazione. Ma questa Virtus, luci ed ombre, deve crescere nel rendimento in area sui due lati del campo. In difesa anche a Caserta ha perso la lotta ai rimbalzi, contro una Pasta Reggia non dotata dei chili e dei centimetri potenzialmente in possesso per metterla in difficoltà. Questo potrebbe essere il tallone d’Achille di questo roster, dove ancora sia Mbakwe che Eziukwu non dominano come dovrebbero lo spazio circostante e gli avversari, specie quelli più agguerriti e determinati, se Roma ha portato a casa la vittoria lo deve in larga parte ai tanti errori al tiro dei campani che han chiuso la gara con un mortificante 12,5% dalla lunga ed anche al clamoroso tecnico con espulsione sanzionato a Mordente, 4 liberi alla Virtus più possesso convertito con Mbakwe.
Tanti tiri concessi agli avversari grazie ad extra-possessi che non avrebbero dovuto esserci. Ma nella vittoria, tonificante e necessaria per non perdere contatto con i piani alti della classifica, anche diverse amnesie offensive. Prendiamo ad esempio il secondo periodo del match contro Caserta: 3 punti nei primi 7 minuti del periodo e dopo ben 13 nei restanti 3 minuti del quarto. Una Virtus quindi che procede a sprazzi e che ha perso molti possessi, ben 23 contro le sole 9 recuperate, tanto ancora da registrare con un Goss ed un Taylor apparsi un pò in difficoltà specie quando Molin ha ordinato la zone-press per cercare di recuperare, riuscendoci ben 12 punti dei 14 che la Virtus aveva guadagnato tra terzo e quarto periodo.
Una Virtus impacciata che ha avuto molto non solo dall’ottimo Jones ma anche da Carabina Baron, han messo loro le cose a posto in una serata in cui Hosley ha caratterizzato la sua serata con 9 rimbalzi e 4 assist però a fronte dei soli 2 punti realizzati. Un andamento però che trovare una linea di continuità, contro Bonn sarà indispensabile stare molto attenti a rimbalzo, offrire seconde o terze opportunità in attacco frustra parecchio chi sta in difesa ed ovviamente carica chi li cattura.
Ci sono anche però risvolti buoni in questa vittoria che anticipa il match di domani di Eurocup, la coesione e l’unità d’intenti che è parsa cresciuta e per certi versi migliorata ad esempio. Il carattere e la grinta alberga in questa squadra e lo spirito di lottare, di darsi da fare insieme sembra comunque vivo e presente, un buon viatico per battere Bonn e proseguire domenica nel posticipo domenicale contro Bologna. Inoltre Dalmonte decodifica meglio, dopo un bel pò di tempo assieme con il gruppo, come gestire le rotazioni lasciando, ad esempio, in campo Goss in campo per molto tempo nel periodo finale ottenendo dal capitano una risposta non eccellente in riferimento alle potenzialità della combo-guard di Washington ma in linea complessiva dopo qualche sbandamento.
Ovviamente non sarà facile, specie se si pensa ancora alla splendida esibizione contro i connazionali dell’Alba di due settimane fa ma questa Virtus può farcela se tramuta in cattiveria e determinazione la grinta esibita a sprazzi, occorre maggiore costanza di rendimento, in fin dei conti è facile no?
Ecco infine le dichiarazioni di Luca Dalmonte:
«Bonn ha vinto l’ultima partita contro Mons, è una squadra di livello come testimoniato anche dal suo percorso in campionato. E’ composta da un gruppo ben definito, di cui il playmaker Jared Jordan è il leader assoluto. Ha due esterni aggressivi e dinamici come Veikalas e Brooks, il primo tiratore specialista da tre punti e il secondo molto importante nel gioco uno contro uno. Inoltre può contare su un giocatore nuovo come Gaffney, quattro molto verticale, e su un cinque dinamico come McLean. Offensivamente Bonn è una squadra importante, che ha fatto risultato anche contro Saragozza e che è ancora incorsa per la qualificazione. Ha dimostrato di valere il livello del nostro girone, senza dimenticare che nel campionato tedesco lotta per le zone alte con Alba Berlino e Bayern Monaco in virtù del 7-1 realizzato finora».

La squadra della Telekom dal sito Eurocup.it
Telekom Baskets Bonn
E’ uno dei più gloriosi club nella storia del basket tedesco. Alla sua seconda apparizione in Eurocup, l’intenzione è questa volta di non fermarsi dalla prima partecipazione nel 2005, una crescita che desidera avere tutto il basket tedesco. La scorsa stagione Bonn ha raggiunto i playoff della Lega tedesca per la seconda stagione consecutiva e, cosa che ancora brucia, ha dovuto arrendersi ai quarti di finale nella EuroChallenge FIBA contri i futuri campione del Krasnye Krylia Samara.
Avendo come sponsor il colosso delle telecomunicazioni tedesche, detiene un record di 15 partecipazioni in 17 edizioni dei playoff della BBL, cinque finali disputate ma nessun titolo vinto. Con un Arena, la Telekom Dome, che riesce ad accogliere anche quasi 20.000 spettatori, ha un pubblico molto appassionato e competente.
Dopo due sconfitte consecutive nelle prime giornate del girone, subite in casa nel “derby” contro l’Alba (batosta da 21 punti), e poi contro il BMC, si è rifatta contro il Belfius e, soprattutto, contro il Saragozza in un match pirotecnico terminato 108-104. E’ quindi una squadra in fiducia, con molto del suo gioco poggiato sul gioco interno, un pò meno del tiro da tre come visto ad esempio da parte del Brose Bamberg contro Milano in Euroleague. I punti forti della squadra sono infatti Jared Jordan, play-guardia americana che al momento però non sta dando molto dalla lunga come i suoi numeri in passato direbbero: al momento da 3 viaggia con il 33% e segna 9,8 punti/gara ma è quello che tiene il boccino del gioco. Poi i due centri americani: Jamel McLean, ex Tulsa ed Ostende, 16 punti/gara e 5,8 rimbalzi che fa coppia con Tony Gaffney che vanta al momento un incredibile 100% al tiro da due e che ne mette 13 a gara con anche 5 rimbalzi.
In tema di realizzazione perimetrale però c’è l’ala lituana Benas Veikalas, semi sconosciuto alle grandi platee, che viaggia a 15,3 punti/gara e proveniente dal campionato ceco; la guardia ex-Temple Ryan Brooks, con 10 punti/gara ed infine e l’altro lituano del team, il centro Donatas Zavackas il quale, oltre a mettere dentro una media di 10 punti/gara, raccoglie anche 6 rimbalzi a partita.
Guidata da coach Mathias Fischer, che ha nel proprio palmares la vittoria della Coppa d’Austria nel 2012 alla guida del Swans Gmunden, la Telekom Bonn ha anche altre frecce in faretra come Kurt Looby, centro americano che però al momento appare più un ricambio che una certezza e ci sono i giocatori tedeschi che a volte riescono ad accendersi molto bene come il giovane Enosch Wolf nel match dell’anno contro Saragozza e Steve Walchaski ma, aldilà anche di questi buoni prospetti, il resto è sì di un livello buono ma non sufficiente a garantire il salto di qualità per una competizione come quella Europea.
E’ chiaro però che se Roma dovesse concedergli tanto spazio a rimbalzo saranno dolori, il Telekom Bonn non deve avere fiducia nel pitturato dove conta molto del suo gioco e perciò evitargli i rifornimenti o sporcare le linee di passaggio vicino al ferro sarà indispensabile per la Virtus.
Si gioca: Pala Tiziano in Roma, martedì 12 novembre ore 20:45. Diretta su Eurosport 2.
Arbitri: Jakub Zamojski (Polonia), Tomislav Vovk (Croazia), Semen Ovinov (Portogallo).
Fabrizio Noto/FRED
3 Comments
Davide
Caro Fred, dal tuo articolo traspare un certo ottimismo, soprattutto riguardo alla coesione della squadra e alla grinta. Permettimi di essere in disaccordo. Per me a questa squadra manca proprio la grinta e l’essere squadra. Se fai prendere 20 rimbalzi offensivi agli avversari, vuol dire che come squadra non stai in campo e non ti aiuti. Lo stesso farsi recuperare 12 punti su una zone-press non mi lascia tranquillo, proprio perche non c’e unita di intenti. Ho l’impressione che ci siano storie tese fra il coach e Jordan, e lo stesso Hosley mi pare un po fuori di testa. Se pensiamo che uno come BJ e’ preso a modello e’ tutto dire. Infine, lunghi scarsi e ancora fuori dai giochi a parte, non mi piace il poco utilizzo di Lollo e di Moraschini, con un goss molto indietro rispetto al suo potenziale. Insomma, se non fosse per il Barone, sarebbe gia crisi. Ho fiducia ma comincio a preoccuparmi perche non vedo una crescita.
FRED
Allora, con ordine.
Se questa squadra subisce 20 rimbalzi offensivi significa che c’è anche un sistema che non funziona ma non dimenticare che prendere/andare a rimbalzo è un’attitudine, lo puoi ordinare-comandare-volere ma non risolve del tutto il problema.
Hosley ha atteggiamenti che, concordo, non sono da leader, lo abbiamo visto contro Cantù ma il suo lo fa, 9 rimbalzi presi non è poco anche se a fronte di soli 2 messi a segno a Caserta.
Taylor, ancora non sta al meglio e deve anche capire come dare meglio palla dentro perchè Eziukwu e Mbakwe non sono Lawal.
Jones non è un modello ma è uno che quando decide di giocare fa vedere cose egregie, vedrai che sarà di traino anche per gli altri, il personaggio poi è quello che è ma sono fiducioso su di lui. Utilizzo con il contagocce di Lollo e Moraschini, vero, devono avere più spazio ma, ricorda, che se questa squadra non avesse grinta avremmo perso molte delle gare vinte.
Davide
Apprezzo la disamina. Sui rimbalzi: a me pare che non si faccia il tagliafuori, a cominciare agli esterni. E’ vero, e questione di attitudine ma generale, non solo del singolo. Se ci fai caso guardano tuti il pallone in aria invece di prendere posizione.
Su taylor, non so, vero e’ che forse sta pagando la mancata preparazione pero e’ la sua “capoccia” che non mi piace, vedo troppa arroganza e supponenza. Su Jones d’accordo, serve tantissimo alla chimica di squadra. Per finire sulla grinta: io dico che se l’ avessimo avuta avremmo vinto ad avellino, contro cantu e anche a saragozza. Invece con MTG gli abbiamo concesso l’ultimo tiro (pulito), con caserta abbiamo visto tutti quello che e’ successo. Forse solo con brindisi la vittoria e’ stata chiara, come anche in eurocup (gravelines a parte). Questione di come vedere il bicchiere. Io sono un po sfiduciato perche per me questa squadra ha un potenziale cla-mo-ro-so, che ha fatto solo parzialmente intravedere. Grazie della tua risposta.