Caserta, 9 novembre 2013 – Una sfida intensa, capace di raccogliere attenzione mediatica tra due compagini che fanno della programmazione e delle scommesse il loro pane quotidiano. Roster competitivi che hanno mezzi atletici e di talento notevoli per poter dare fastidio a chiunque. Due allenatori esperti in panchina come Molin e Dalmonte che tendono a dare prima un’impronta al collettivo, a creare quel giusto spirito di sacrificio che deve abbracciare tutti e 12 i ragazzi sul parquet, poi a pensare a questo o quel tatticismo in grado di far fare il salto di qualità.
Caserta e Roma nelle prime due giornate avevano ottenuto altrettante vittorie, ma subito dopo hanno invertito la rotta, ed entrambe sono reduci da 2 KO. Di sicuro la Pasta Reggia ha dovuto fronteggiare prima la corazzata Milano (ed in quella gara anche la terna arbitrale), e poi è incappata nella “querelle Hannah” sospeso dalla società per mancanze a livello comportamentale prima della gara contro Reggio Emilia. Lunedì però il play ha presentato pubblicamente le sue scuse e sembra essere tornato con un nuovo spirito nei ranghi. Si è visto palese che senza il piccolo inventore di gioco funambolico questa squadra ha qualcosa in meno, e la batosta in terra emiliana ne è stata la prova.
Roma invece, dal canto suo, è incappata in due sconfitte sempre sul filo di lana, più netta quella ad Avellino, mentre quella in casa di settimana scorsa contro Cantù ha lasciato non poco amaro in bocca: che gli impegni di Eurocup possano o meno influenzare la squadra capitolina, per Dalmonte ogni gara è sempre una nuova storia, e la sconfitta di Saragozza in settimana potrebbe essere un punto di ripartenza importante. Anche perchè in casa giallorossa si aggiunge alla rotazione Bobby Jones che con la sua energia e la sua sregolatezza sul campo, nel bene e nel male, può portare quel qualcosa in più che sembra essere mancato all’Acea per ottenere il massimo risultato.
Caserta ha recuperato al 100% Scott, che nelle ultime uscite ha avuto un minutaggio contingentato per problemi fisici, ma gli ultimi rumors vogliono Roberts alle prese con un’infiammazione muscolare che potrebbe condizionarlo nel rendimento, così come avvenuto a Reggio Emilia. Il reintegro di Hannah però e la voglia di riscattare il cappotto subito settimana scorsa sono due frecce nell’arco della squadra di coach Molin che vorrà mettere sul parquet l’intensità fisica e l’esplosività dai suoi per una partita che, presa singolarmente nei suoi uno vs uno, potrebbe riservarsi complicata. Il tecnico ex Cantù e Real Madrid vuole per i suoi una partita fatta di grande dedizione e concentrazione, senza egoismi o troppi giochi di prestigio che possono rivelarsi alla lunga controproducenti. La disamina della gara dell’allenatore veneziano però va ad analizzare gli aspetti tecnici sul legno, ovvero le grandi chances di coach Dalmonte di poter passare con relativa facilità da quintetti molto alti e fatti di gioco spalle a canestro a invece ad altre situazioni in cui l’atletismo di Hosley e del nuovo arrivato Jones, nonchè la mano calda di Ignerski, che potrebbe trovarsi di fronte dei lunghi puri, possono essere quel fattore che scombussola qualsiasi piano. Parole che fanno capire che c’è la volontà di partire dall’atteggiamento giusto in difesa per poi provare a innescarsi in attacco, sperando anche nel solito caldo supporto del pubblico amico.
Più cauto è coach Dalmonte, felice per l’inserimento di un giocatore atipico come Jones, che sottolinea come Caserta sia una squadra da prendere con le pinze, perchè fatta da atleti non inquadrabili in ruoli specifici e contro cui, specie in fase difensiva, si può andare in difficoltà. La chiave per uscire dal Palamaggiò con i due punti, a detta del coach dell’Acea sarà nel cercare di metterla sul piano dell’aggressività, evitando di concedere contropiede e ritmo in attacco alla squadra bianconera, ma anche di avere un buon saldo a rimbalzo, senza concedere seconde e terze opportunità alla squadra di Molin. Altro punto cruciale saranno le palle perse e la capacità, qualora una delle due squadre dovesse avere un vantaggio, di saper evitare il ritorno avversario. Ed è proprio qui che i capitolini potrebbero avere un vantaggio in quanto dalla panchina possono uscire più trattatori di palla di quanti non ce ne siano su quella bianconera.
Sul campo sarà bello vedere il confronto tra Goss e Taylor da una parte che se la vedranno con Roberts e Hannah; di sicuro energia, schiacciate e conclusioni spettacolari non mancheranno. Hosley potrebbe essere il giocatore più enigmatico da decifrare per i casertani, e su di lui potrebbe essere costretto a sacrificarsi Scott, che della capacità di limitare l’avversario e di non concedere “favourite spots” fa la sua caratteristica fondamentale. Una gara contraddistinta dalla volontà di dare quel qualcosa in più dovrà coinvolgere anche Brooks, chiamato più spesso del solito a uscire dall’area pitturata per contestare le triple avversarie, mentre Moore e Mbakwe potranno fronteggiarsi ad armi quasi pari vicino al tabellone. Pochi saranno i minuti italiani sul campo, con Caserta che cercherà di sfruttare le triple di Vitali e l’esperienza di Mordente e Michelori, mentre Roma chiederà qualche minuto di intensità a Moraschini e Righetti. Curioso come Righetti e Mordente siano ex dell’incontro ed entrambi sono stati “capitani” della Juve.
Si gioca al: Palamaggiò di Castel Morrone (CE), domenica 10/11/2013 ore 18,15
Precedenti: 19-23 (14-8 a Caserta)
Arbitri: Mattioli, Taurino, Caiazza
Domenico Landolfo