Pesaro – Dura un quarto il sogno della Victoria Libertas di rendere quanto meno la vita difficile ad una Montepaschi che sulla carta appariva alla vigilia fuori portata per gli uomini di Dell’Agnello.
In effetti così è stato perché, con l’eccezione per l’appunto del primo quarto, il responso del campo è stato impietoso proprio dinanzi alle telecamere della tivù di Stato: troppa differenza di qualità e troppa differenza di forze da mettere in campo, visto che la Vuelle si presentava a questa partita con l’assenza di un Hamilton rilasciato per inadeguatezza alla massima serie e non ancora rimpiazzato, ma anche con un Pecile con un palese problema di condizione atletica.
Dopo un avvio balbettante soprattutto al tiro la Montepaschi rompe la partita in due nel secondo quarto con un parziale devastante che recita 30-7; decisive, dopo un primo quarto da 0/5 dalla linea da tre punti, una sequenza da paura di triple (6/10 nei secondi dieci minuti) con Hackett e Cournooh sugli scudi nonché una facilità disarmante nel trovare punti in contropiede con lo stesso Hackett e con English, conseguenza di un attacco della Vuelle che improvvisamente non trovava più soluzioni semplici.
Come si diceva la Victoria Libertas parte con il piglio giusto. Vista la penuria di lunghi, Amici è nello starting five al posto di Trasolini e porta subito due punti attaccando dal palleggio Ress; il piano partita è proprio quello di provare a non fare ragionare i biancoverdi con continue penetrazioni ed in effetti ogni elemento chiamato in causa dal coach porta il suo mattoncino, come dimostrano i sei giocatori già a segno dopo il primo quarto.
La Vuelle ci prova quindi tenendo alto il ritmo mentre Siena cerca di imporre la sua maggiore stazza sotto i tabelloni: in ogni caso se la squadra di Crespi è ancora a contatto dopo i primi dieci minuti, gran parte del merito va ai dieci punti di un Hackett la cui consueta grinta finirà con lo stizzire addirittura quello stesso pubblico, come di consueto, all’inizio l’aveva accolto caldamente.
Siena si sveglia quando in apertura di secondo quarto i padroni di casa toccano il massimo vantaggio (23-18) con un canestro più fallo di Anosike; la risposta immediata è però ancora di Hackett, con cinque punti in fila cui segue anche una tripla di un Cournooh che sarà la vera sorpresa della serata.
La differenza in campo è talmente evidente che basta un refolo da parte senese per mandare all’aria i piani dei volenterosi ragazzi di Dell’Agnello; questi prova in ogni modo a restare a galla chiamando in causa anche Terenzi e Bartolucci, oggettivamente inadeguati a questo livello, e ricorrendo a più riprese alla zona, ma con risultati evidentemente modesti se è vero che gli avversari se ne vanno via in un battibaleno grazie ad un Hackett che a fine primo tempo marca 18 punti con 7/9 al tiro e 25 punti di valutazione.
In ogni caso si va al riposo sul massimo vantaggio ospite (27-48) e con l’impressione che la Montepaschi potrebbe anche spingersi più in là nei secondi venti minuti.
In effetti così è perché, sospinta dalle triple del sorprendente Cournooh e con i bei canestri di English, la Mens Sana tocca anche il +35, in un parziale in parziale da 28-20 che la dice lunga ormai sul reale agonismo della partita.
L statistica impietosa dei due quarti di mezzo dice che Siena ha tirato rispettivamente con il 75% ed il 73% dal campo e così diventa inevitabile che gli ospiti raggiungano addirittura il +35 (37-72) quando si è poco oltre la metà della frazione; Hackett ha ormai lasciato il proscenio dopo aver deciso la partita e così tocca a English ed al redivivo Green tenere alto il vessillo della Montepaschi.
All’ultimo intervallo si è sul 47-79, ma poi negli ultimi dieci minuti i ragazzi di dell’Agnello hanno il merito di non mollare e di riuscire a contenere il disavanzo in termini accettabili grazie al cuore di elementi come Musso ed Amici, da cui si potrà ripartire per l’immediato futuro.
In effetti non tutto è stato per i ragazzi di casa è stato così plumbeo come il risultato finale potrebbe far sembrare. Elementi come Musso, Turner, Anosike e Trasolini hanno dimostrato di avere quanto meno il carattere per potere puntare su di loro nell’infinita volata salvezza che attenderà la Vuelle da qui alla fine della stagione (a partire dall’importantissimo derby contro Montegranaro di domenica prossima); certo è che, al di là della necessità di reperire urgentemente un americano che sostituisca Hamilton (Bobby Jones?), si rende indispensabile il recupero di giocatori importanti come Pecile e Young, oggi autori di una prestazione nettamente negativo e che lascia qualche dubbio sulla loro reale competitività atletica per il futuro.
In casa Montepaschi difficile dire se la bella prestazione di questa sera “fu vera gloria”, viste le condizioni in cui versavano i pesaresi; di certo, a parte la prestazione del “solito” Hackett, si sono visti consistenti passi in avanti di un English finalmente integrato ed una fluidità offensiva che fino ad oggi aveva latitato.
Victoria Libertas Pesaro – Montepaschi Siena 69-94
Parziali (20-18; 7-30; 20-28; 22-18)
Progressione 20-18; 27-48; 47-76
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/65/65819.html
Mvp: la palma del migliore in campo non può non andare al solito Hackett, la cui consueta grinta (oltre ad una prestazione da all-around su entrambi i lati del campo), ma una menzione speciale va al giovane del vivaio Cournooh che, dopo tanto girovagare in prestito per l’Italia, ha dimostrato forse di poter finalmente far parte del roster dei campioni in carica
Wvp: in una rincorsa alla salvezza c’è bisogno di tutti è quindi è assolutamente necessario che Pecile ritrovi alla svelta una minimo di condizione, perché oggi il simpatico play triestino è sembrato avere veramente una marcia o due in meno rispetto agli avversari
Spogliatoi
Dell’Agnello: per come siamo messi in questo momento, noi e Siena adesso non siamo neanche lontani parenti come squadre. Avendo a disposizione una coperta corta, abbiamo provato a metterli in difficoltà con la difesa a zona dopo la loro brutta prestazione al tiro da fuori messa in mostra nella trasferta di Eurolega in Polonia. Tuttavia da un punto di vista tecnico c’è stato poco da dire: noi al momento diamo in 7 e pure male assortiti, ovviamente non per colpa dei giocatori, e così non c’è stata assolutamente partita, vista la differenza di esperienza e di fisicità che si è vista in campo. Da un punto di vista caratteriale ed emotivo mi sento però di fare un ringraziamento ad un pubblico che ci ha sempre sostenuto ed ai ragazzi che comunque in campo hanno sempre dato tutto; questo sarò lo spirito che dovremo avere e dovremo sentire attorno a noi per poter riuscire a raggiungere il nostro obiettivo
Crespi: siamo venuti a Pesaro dopo una brutta gara di Eurolega e quindi è sembrato tutto molto facile ma secondo me abbiamo disputato un match serio e di grande concretezza: è stata la risposta che io chiedevo ai miei giocatori dopo la brutta sconfitta in Polonia. Dopo il primo quarto abbiamo cominciato a tirare bene, attaccando bene anche la zona e rimanendo costanti come intensità difensiva. Sono molto contento della prestazione di Cournooh: avevo già visto che stava lavorando bene in allenamento e oggi finalmente sono riuscito a dargli il giusto spazio.
Giulio Pasolini