Cucciago (CO), 27 ottobre 2013 – Grazie ad una buona prova di solidità difensiva ed un buon pressing sui portatori di palla avversari, Cantù costruisce un buon margine di vantaggio nei primi due quarti della gara. Sul vantaggio accumulato nel primo tempo (52-36), la squadra di casa avvia una tattica di gestione energetica e controllo del match, che solo nel finale porta Pesaro ad un passo dal -5, dopo la bella rincorsa dell’ultimo quarto.
Gli uomini di Sacripanti partono subito bene grazie ad una buona intensità difensiva che le permette di spezzare le trame della VL Pesaro, che prova la carta a sorpresa del recupero pieno di Pecile in cabina di regia. Il recupero del play ospite permette a Turner, Young e Anosike, di trovare spazi nel cuore della difesa canturina. Sacripanti alza la sua linea di pressing sulla propria tre quarti, spezzando l’elasticità delle manovre ospiti. Sono le ripartenze in campo aperto di Aradori e Ragland. Grazie a questo espediente tattico, la squadra di casa costruisce il primo solco di un margine di vantaggio di 7 punti al 6°. L’elegante coach ospite Dell’Agnello, è costretto a correre ai ripari, chiamando time out. Il risultato non cambia e grazie anche agli innesti di Gentile e Uter, dopo una brutta caduta sulla schiena, per fortuna senza conseguenze, di Marco Cusin, Cantù trova il +10 già alla fine del primo periodo (29-19). Una bella tripla in transizione di Aradori, all’inizio del secondo periodo e l’esplosività in penetrazione di Jenkins, allargano il vantaggio in favore dei padroni di casa. I soli Pecile e Turner, non possono evitare ai pesaresi la fuga dei canturini sul 44-29 del 16°. Pesaro appare subito demotivata dal vantaggio degli avversari, denotando una certa fragilità caratteriale sulla quale deve lavorare coach Dell’Agnello, se vuole condurre i suoi ragazzi alla tanto agognata salvezza. Il primo tempo si conclude con un eloquente 52-36 per i bianco blu.
Sono i vari Abass, Rullo e soprattutto Stefano Gentile, a dare la possibilità ai titolari di rifiatare, grazie ad una loro condotta di gara, onorevole ed efficace. E ‘soprattutto l’ex casertano a deliziare la platea della Mapooro Arena, con belle realizzazioni dalla media e dalla lunga distanza. Alla fine del terzo periodo sono i suoi 13 punti del 3 periodo, a contribuire al vantaggio del +19 dello stesso(77-59), in favore di Cantù. Nell’ultimo periodo gli ospiti provano a rientrare con Pecile, Anosike e Turner portando Pesaro sul -13. Musso con quattro punti consecutivi, riporta gli ospiti inaspettatamente in partita sul -8 al 35°. Sono Ragland e Cusin a respingere le velleità ospiti di rimonta.
Pallacanestro Cantu’-VL Pesaro 93-78
Parziali: 29-19; 23-17; 25-23; 16-19
Progressione: 29-19; 52-36; 77-59; 93-78
Sala stampa
Sacripanti
“In presentazione della partita avevo detto che avrei voluto vedere se la squadra, dopo due trasferte e tanti sforzi fatti, avrebbe avuto le energie nervose per affrontare una gara contro una formazione che veniva a Cantù senza timore. Sono stato molto contento perché abbiamo avuto un buon approccio e la giusta mentalità cercando di essere aggressivi in difesa. Abbiamo impostato il match su questo aspetto raddoppiando su tutti i pick and roll e provando ad anticipare sulle prime sponde. Nell’ultimo periodo, la zona-press di Pesaro ci ha dato fastidio. Sono felice dell’intensità mentale e fisica che abbiamo messo in campo. La rotazione di tanti giocatori ci ha portato a tenere sotto controllo la partita. Il dato molto negativo è la distorsione accorsa a Pietro Aradori, che non gli consentirà di essere in campo mercoledì contro Ostende, in una sfida per noi molto cruciale.”
Dell’Agnello
“Cantù si è dimostrata una squadra di un livello troppo alto per noi, che abbiamo una formazione composta quasi integralmente da giocatori alla prima esperienza in questo campionato. Siamo stati surclassati soprattutto nei primi venti minuti della gara, a causa della fisicità e dell’atletismo dei padroni di casa. Abbiamo subito troppo i loro contropiedi. Il problema è che in allenamento, con tanti juniores, non riusciamo a ricreare questa intensità fisica. Essendo una squadra perimetrale, il nostro punto di forza è senza dubbio il tiro da fuori, che questa sera non siamo riusciti a capitalizzare”
Serafino Pascuzzi