Iniziata anche la stagione televisiva del basket sugli schermi italiani. In attesa martedì notte della Opening night della NBA, abbiamo già potuto assaggiare un po’ di nuove/vecchie produzioni marchiate RAI e Sky Sport.
La tv di Murdoch torna infatti a trasmettere l’Eurolega. La massima competizione continentale, che vede solo due formazioni italiane ai nastri di partenza (Siena e Milano), gode finalmente della tecnologia HD. Lode comunque – detto e ridetto in tempi non sospetti – a Sportitalia, che nelle ultime stagioni ha coperto la manifestazione in maniera egregia. Vero davano anche più partite, vero tutti potevano gustarsi in chiaro lo spettacolo del basket al massimo livello europeo. Vero anche che la qualità delle immagini lasciava spesso a desiderare, a meno di guardare le gare su un 10 “!
Lo staff meritava di certo, da Nicolò Triggari fino a Coach Peterson. Un piacere, oggi, ritrovare un telecronista come Geri De Rosa, pacato e mai sopra le righe e capace di lasciare spazio alla “spalla” di turno, che sia Andrea Meneghin o Hugo Sconocchini, entrambi a mio avviso ottimi “commentatori tecnici” delle prime due giornate.
I risultati sul campo, invece, sono al momento altalenanti. Milano perde al debutto e poi vince la seconda in casa, in un importantissimo scontro con un avversario diretto per la qualificazione alla seconda fase come lo Zalgiris Kaunas. Meno bene Siena che al momento compila un record di 0 vittorie e 2 sconfitte. Ovviamente non è il palcoscenico europeo quello sul quale la Montepaschi punta a brillare in questa stagione, visto il drastico ridimensionamento economico che fa rima con roster non all’altezza degli ultimi anni, e nemmeno di quello della passata stagione, finita comunque con l’ennesimo scudetto. La Mens Sana non è mai riuscita a portare a casa la coppa negli anni d’oro di Pianigiani, Stonerook e compagnia, impensabile possa riuscirci nell’edizione 2013-2014. Milano al contrario ha ambizioni di vertice europeo, la squadra si è ulteriormente rinnovata pur confermando cardini importanti come Langford e gli italiani Gentile e Melli. Ospiterà la Final Four 2014 e questo è senza dubbio un ulteriore stimolo per riuscire ad esserci.
Se Atene piange… Il campionato italiano è relegato ad una sola partita la domenica sera. L’orario è sempre proibitivo, visto che si poteva iniziare un po’ dopo, intorno alle 21:00. La paura di concomitanze calcistiche relega già il resto della giornata al “classico” orario delle 18:15. Non si uscirà mai da quest’ombra che aleggia su tutti gli sport in italia che non siano appunto la Serie A di calcio, e continuo a ritenere questo un errore madornale da parte dei nostri vertici, federali e di Lega.
Il posticipo serale, dicevo, è affidato a Rai Sport, che copre bene l’evento, pochi picchi in su o in giù, e va bene così. Questo meritiamo evidentemente, e al di là delle considerazioni di facciata, questo continuiamo a volere.
In classico stile Sky è stato annunciato solo pochi giorni fa il rinnovo del contratto con la NBA che garantirà circa 140 gare all’anno per le prossime tre stagioni sugli schermi degli abbonati. Quattro le partite di regular season a settimana, con diretta notturna e replica il pomeriggio successivo con il commento della consolidata squadra formata da Flavio Tranquillo, Federico Buffa, Alessandro Mamoli e Davide Pessina. Con una partita in più a settimana è stato riesumato anche Francesco Bonfardeci che non condurrà solo gli studi pre-gara o darà voce agli highlights per Sky Sport 24, ma appunto tornerà dietro al microfono anche per le telecronache. Contenti loro… A proposito del canale di news sportive, mi auguro che capiscano come sia un danno per l’emittente stessa il fatto di continuare a pubblicare nella “pancia” i risultati della notte quando ancora deve essere trasmessa la replica in italiano.
Sembra ufficiale, ma io continuo a diffidare finchè non vedrò, una partita a settimana su Italia 2, il canale Mediaset in digitale. Per non saper né leggere né scrivere io mi son fatto l’NBA League Pass! Ebbene sì, dopo estenuanti trattative con me stesso e confronti con amici e colleghi di All-Around, in primis Simone Mazzola, ho deciso per il grande passo, e posso già sentirmi di consigliarlo a tutti gli appassionati.
Qualcuno potrebbe digerire poco le telecronache in inglese. Io che arrivo a capire in tutta sincerità l’80% di quel che dicono – e per il resto mi fido dell’intuito, alla fine si parla sempre di terminologia tecnica facilmente memorizzabile – non mi lamento più di tanto, anzi! La pre-season è stata l’occasione per testare un servizio davvero fantastico, nonchè un nuovo sistema per prendere sonno facilmente grazie ad arene semi-deserte e ai sempre soavi suoni del pallone che rimbalza sul parquet e dello scivolare delle suole.
@A_P_Official