Consueta conferenza stampa di metà settimana per una Giorgio Tesi Group reduce dal k.o. con Avellino e attesa dalla difficilissima trasferta sul campo della Dinamo Sassari: è Brad Wanamaker a presentarsi ai taccuini dei giornalisti e, come suo costume, il giocatore di Philadelphia non si tira indietro.
“Ha ragione Moretti – esordisce il playmaker biancorosso – quando dice che il principale problema nelle prime due giornate è stato l’essere poco squadra. Dobbiamo giocare da squadra per tutti i quaranta minuti e non solo a sprazzi, in modo da non trovarci a dover rimontare quindici o venti punti ogni volta”.
“Sapevamo che le prime quattro gare erano partite difficili – prosegue Wanamaker – perché di fronte abbiamo avuto e avremo squadre esperte e ricche di talento, tuttavia la nostra mentalità deve essere quella di andare sempre e comunque in campo per provare a vincere o quantomeno a giocarci le nostre carte al meglio, cosa che né a Cantù né contro Avellino siamo stati bravi a fare. Quello che posso dire è che non siamo comunque giocatori egoisti, e che ognuno cerca di dare il massimo possibile per ottenere il successo: dobbiamo trovare però il modo migliore per farlo, e per questo serve lavoro e tempo”.
Qualcuno fa notare che la squadra era stata descritta in fase di allestimento come una formazione molto atletica, aspetto che per il momento può non apparire così evidente. Wanamaker ha le idee molto chiare in proposito: “Tutto parte da una buona difesa – afferma infatti Brad – perché senza quella non c’è modo di giocare in velocità o in contropiede e quindi di sfruttare il nostro atletismo. Questo lo sappiamo, anche perché nello spogliatoio il clima non è pesante: pensiamo solo a guardare avanti e a migliorare”.
Dopo Lakovic, un altro signor playmaker da affrontare per Wanamaker; si tratta di Travis Diener, un avversario che Wanamaker conosce bene: “L’ho visto giocare con la nazionale azzurra – afferma Brad – e sinceramente non posso che dire che sia un ottimo giocatore: da parte mia, come sempre, l’obiettivo sarà quello di dare il massimo. Fisicamente, nonostante qualche acciacco patito la scorsa settimana, mi sento abbastanza bene: di sicuro il mio contributo a Sassari non mancherà. Sia contro Cantù che contro Avellino – conclude Wanamaker – abbiamo avuto momenti buoni, nonostante le sconfitte: personalmente non ho dato quanto avrei voluto in termini di leadership e playmaking, e questo è uno stimolo ulteriore per continuare a lavorare e a migliorare durante la settimana”.
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