Sul CORRIERE DELLA SERA di sabato 19 ottobre 2013, è stata pubblicata una ampia inchiesta intitolata “Basket e volley devono parlare italiano”.
Come spiegato dal quotidiano, l’inchiesta è una analisi di due sport che devono bilanciare la presenza «indigena» nelle squadre.
All’interno dell’articolo relativo al basket, firmato da Flavio Vanetti e intitolato “L’abbuffata di stranieri ferma la crescita dei talenti nostrani”, parlano: il giocatore della Mens Sana Siena, Daniel Hackett; il Presidente della FIP, Gianni Petrucci; il Presidente della GIBA, Alessandro Marzoli.
Di seguito, la parte dell’articolo contenente la dichiarazione di Daniel Hackett.
Più italiani in campo significa anche rispolverare un aspetto che si è perso nell’era della legge Bosman, del mercato aperto e del basket globale. Ce lo ricorda Daniel Hackett, uno dei «numeri uno» indigeni della Serie A: «È diminuita l’identificazione nella propria squadra: capita infatti che alcuni stranieri non riescano a coinvolgere il pubblico perché magari non hanno mai vissuto da noi o perché sanno che ci staranno per poco tempo. Invece è fondamentale il legame con i tifosi. Quindi, largo ai vivai e ai nostri giovani».
Dal sito GIBA.it