Pesaro, 20 ottobre 2013 – Le emozioni sono tutte nella coda nella sfida tra Victoria Libertas e Pasta Reggia di scena all’Adriatic Arena. Dopo avere condotto per tutta la partita, raggiungendo spesso anche la doppia cifra di vantaggio, la Pasta Reggia si vede costretta a ricorrere ai supplementari da un Vuelle mai doma, che tocca la prima parità solo nei secondi finali ed avrebbe addirittura anche il tiro della vittoria; la rimonta dei padroni di casa nei minuti finali è stata ai limiti dell’incredibile ma poi nell’overtime forse i pesaresi hanno pagato lo sforzo fin lì prodotto e, dopo avere anche toccato il primo vantaggio della partita nei secondi iniziali, hanno dovuto cedere con l’onore delle armi ad una Pasta Reggia più profonda e nettamente superiore d un punto di vista fisico.
Una Pasta Reggia che ovviamente non ha rubato nulla e che si conferma una squadra ottimamente assortita e che potrebbe riservare grosse sorprese ai suoi tifosi in questo campionato; le sofferenze finali incontrate contro la squadra di Dell’Agnello non hanno minimamente scalfito la bontà della prestazione dei bianconeri ma ne hanno anzi legittimato ulteriormente i buoni giudizi sull’operato di Molin e dei giocatori.
Caserta sembra al momento molto più squadra degli avversari e forse non è un caso che alla fine dei primi due quarti nove dei suoi giocatori abbiano segnato e nessuno sia ancora in doppia cifra.
La Vuelle paga decisamente un inizio assai teso e completamente opposto opposto all’esordio in quel di Avellino; probabilmente i giocatori di Dell’Agnello non possono neanche contare sul fattore sorpresa della prima giornata di campionato e così i sorprendenti protagonisti della prima di campionato (come Musso, Amici e Trasolini) faticano assai ad ingranare.
Al contrario l’avvio della Pasta Reggia è di quelli che fa capire che la squadra di Molin non vuole assolutamente sottovalutare gli avversari; grande pressione sugli esterni e netto predominio a rimbalzo sono le armi che permettono agli ospiti di prendere subito il largo di mantenere un vantaggio costantemente sulla doppia cifra per tutti i primi venti minuti, laddove Pesaro per lunghi tratti può contare solo sull’energia di un Anosike troppo solo sotto canestro e sui lampi di classe di Turner.
Nel primo quarto Pesaro evidenzia grossi problemi difensivi; 27 punti subiti stanno a dimostrarlo così come il fatto che Caserta riesce già nei primi dieci minuti a mandare a segno sette giocatori.
Dopo il 9-2 esterno dei primi 2 minuti e mezzo, Dell’Agnello chiama un time out che sembra dare i suoi frutti; la Vuelle appoggia prevalentemente il gioco sotto canestro, anche perché il piano partita di Molin è quello di forzare la difesa sugli esterni per mettere in risalto le carenze in regia di Pesaro.
Nei primi minuti si mette quindi in evidenza Anosike e poi una tripla di Turner porta i padroni di casa nuovamente a contatto sul 9-11.
Tuttavia la Juve riprende il largo con un parziale di 16-7 che la porta sul 27-16 del primo riposo, quando la Vuelle annovera solo sei rimbalzi (arpionati tutti da Anosike) e Caserta ha buonissime cose dall’imprendibile Hannah e da Vitali junior
Nel secondo quarto la Vuelle continua a soffrire terribilmente le penetrazioni ed i tagli centrali degli avversari, con cui arrivano la maggior parte dei punti di Caserta; anche a rimbalzo continua il predominio con un Brooks scatenato.
Un paio di fiammate di Pecile e Turner portano lo svantaggio sotto la doppia cifra ma poi, nonostante la difesa di Pesaro riesca ad alzare un po’ l’intensità, la Pasta Reggia trova sempre punti decisivi da tutti i suoi protagonisti; sia arriva così all’intervallo lungo sul 32-42 e la netta sensazione che la Pasta Reggia sia in pieno controllo sul match.
Così sarà ancora per tutto il terzo quarto, nonostante Turner continui a mettere in mostra le sue felpate giocate di classe e si sveglino finalmente anche Young e Trasolini; ogni qualvolta i padroni di casa sembrano poter abbozzare una rimonta sono Roberts ed un inarrestabile Moore a smorzare le velleità degli avversari.
Si arriva così all’ultimo quarto con un vantaggio ancora abbastanza considerevole della Pasta Reggia (53-60) che poi, a metà tempo si trova ancora con un vantaggio in doppia cifra (64-74) grazie ad una tripla di Roberts; l’impensabile si concretizza negli ultimi tre minuti, quando la squadra di Molin improvvisamente smarrisce la lucidità in attacco e la Vuelle riesce a tornare sotto di pura grinta con i cesti di Young e dell’onnipresente Turner.
Con un parziale di 8-0 i biancorossi arrivano sul -2 (72-74) dopodichè approfittano di qualche pasticcio di troppo di Moore, che prima sbaglia due liberi su quattro e poi provoca un autocanestro su rimbalzo da tiro libero che porta Pesaro addirittura sul -1 (75-76); ancora Moore fa solo 1/2 dalla lunetta, laddove sul ribaltamento di fronte Musso si mostra glaciale sempre a gioco fermo.
A questo punto una clamorosa palla persa di Hannah dà addirittura a Young la possibilità di cercare la vittoria con un ultimo tiro ma la sua preghiera da metà campo non centra il bersaglio.
Lo scampato pericolo sembra rinvigorire da un lato la squadra di Molin mentre dall’altro i biancorossi accusano forse lo sforzo appena compiuto; l’overtime ha in effetti poca storia e dopo il primo vantaggio interno firmato dalla lunetta da Anosike, sono di nuovi i mori di caserta a spadroneggiare fino all’84-93 finale.
Le squadre escono dal campo tra gli applausi; se il pubblico di casa ha voluto comunque premiare la prestazione tutto cuore dei ragazzi di casa, va doverosamente ed ulteriormente evidenziata la buona impressione lasciata dal gruppo di Molin, tra americani molto interessanti, giovani italiani promettenti come Vitali e Tommasini e l’innegabile esperienza di elementi come Michelori e Mordente. La vetta della classifica è al momento ampiamente meritata.
Victoria Libertas Pesaro – Pasta Reggia Caserta 84-93 dts
Parziali: 16-27; 16-15; 21-18; 24-17; 7-16
Progressione: 16-27; 32-42; 53-60; 77-77; 84-93
Tabellini
Mvp: la coppia Brooks – Moore domina sotto i tabelloni ma alla fine, nonostante i tanti rimbalzi in più presi da Brooks, il pivot Moore si fa preferire per il minor numero di palle perse e per una più costante presenza offensiva.
Wvp: Dell’Agnello in sala stampa ha parlato senza mezzi termini di un giocatore al momento non adeguato a questo campionato ed in effetti anche nella partita di oggi la presenza di Hamilton è stata impalpabile, tanto da costringere il coach spesso a ricorrere ad un quintetto con quattro esterni
Spogliatoi
Dell’Agnello
Dispiace ovviamente per il risultato finale ed il rammarico più grande è stato l’avere approcciato il match male e facendosi trovare non pronti all’avvio. Appena abbiamo ritrovato la concentrazione abbiamo dimostrato di potere stare in partita ed alla fine paghiamo anche degli episodi sfortunati come le due palle perse nel finale. Loro avevano più esperienza e questo si è visto soprattutto all’inizio; a noi dispiace molto anche per il pubblico che ci è stato vicino ed è stato anche molto caloroso nel finale.
Molin
Nell’ultimo quarto mi stavo mangiando le mani e ad un certo punto credevo che avremmo perso la partita. Pesaro ha avuto un ottimo Turner sia al tiro che in regia però , senza volere togliere nulla a loro penso che sia stato anche per colpa nostra che siano rientrati in partita. Abbiamo avuto un po’ troppi alti e bassi ma siamo riusciti in ogni caso ad ottenere un risultato importante; dobbiamo evitare in futuro d subire, soprattutto fuori casa, delle rimonte così importanti.
Giulio Pasolini