BOLOGNA – Ottimo esordio della Virtus Granarolo Bologna che batte Sassari grazie a una grande prestazione offensiva di tutto il collettivo, a partita da un Hardy semi infallibile, continuando con la mira di Motum da dietro l’arco, l’ottimo avvio di King e la presenza su tutti i 40’ di Viktor Gaddefors. Al momento giusto, poi, è arrivata anche la difesa, in particolare nel terzo quarto, quando il Banco è stato tenuto a soli 16 punti realizzati (contro i 33 realizzati) e si è scavato il solco decisivo. Un esordio davvero entusiasmante per la nuova proprietà Villalta, che ci teneva particolarmente a partire col botto. Umore, ovviamente, opposto per i sardi, che cadono malamente e, soprattutto, danno conferma a tutti i dubbi che lo stesso Meo Sacchetti aveva sollevato nel precampionato, denunciando una squadra non sempre con l’atteggiamento giusto in campo. La gara di stasera ne è stata la dimostrazione pratica, con una serie di azioni difensive da mani nei capelli. L’attacco è sgorgato non sempre fluido, ma comunque capace di mettere a referto 90 punti, ma è stata proprio la metà campo difensiva ad affossare Diener e compagni che ora si apprestano a trasferirsi in Germania per l’esordio in Eurocup. Situazione tutt’altro che semplice.
E’ stata, come detto e testimoniato dal risultato, una partita votata molto all’attacco, con le squadre che non hanno badato troppo al prendersi le misure iniziando da subito a cercare il canestro. Il primo allungo era dei padroni di casa, forse con l’uomo meno atteso, quello Shawn King che nel precampionato era apparso il più in ritardo di tutti. Ben servito sui pick’n’roll (bene l’intesa con Ware) e presente sotto canestro, il lungo caraibico andava rapidamente in doppia cifra dando il +8 ai suoi. Fuori Marques Green e dentro Travis Diener, allora, nel Banco per riprendere subito la partita. Il play della nazionale non tardava a mettere in ritmo i compagni e se stesso e così al primo intervallo c’era un solo punto di vantaggio per Bologna (22-21). Con il primo giro di panchine erano gli ospiti ad avere miglior tempra, mentre la Granarolo incappava in diversi possessi offensivi sterili che risultavano in palle perse a ripetizione. Senza impressionare, così, gli ospiti toccavano il +6 (33-39) con Thomas e Drake Diener sugli scudi, mentre Bechi faceva i conti con un Imbrò incapace di contenere chiunque in difesa. Palla allora nelle mani di Dwight Hardy e ai suoi isolamenti e nuovamente bianconeri a contatto, prima di una sfuriata da 8 punti di un ottimo Brian Sacchetti, che teneva i suoi avanti 43-49 all’intervallo. A inizio seconda frazione Drake Diener pare voler subito spaccare in due la gara, ma Motum e Hardy da dietro la linea dei 6.75 cambiano l’andamento della stessa, nonostante il terzo fallo di King (ma Jordan sarà degno sostituto). Bologna ora aggredisce maggiormente in difesa e per il Banco cala il buio anche in attacco. Jordan in tap in firma il sorpasso, Hardy è scatenato e infila due triple, con Motum a imitarlo. In mezzo prende tecnico Omar Thomas e, nonostante il disastro Virtus in lunetta (11/22), i buoi cominciano a scappare dal recinto sassarese. Tripla di Walsh, tap in di Gaddefors e appoggio ancora di Walsh: al 30° è 76-65 Granarolo. Johnson e Sacchetti provano a dare fiducia al Banco, ma la difesa è davvero da cinema degli orrori. Walsh banchetta in coppia con Jordan. Travis Diener prova a ridare slancio ai suoi, ma una tripla ancora di Walsh e un contropiede di Gaddefors fanno +12 Virtus e quasi chiudono i conti. Quasi perché Sacchetti (davvero ottimo oggi) e Drake Diener tengono in vita Sassari. Gli ospiti hanno due volte il pallone del -6 ma lo sprecano male, e allora è Ware ha fare la due giocate importanti per mettere in ghiaccio la vittoria, con le penetrazioni che significano primi due punti in classifica per la Virtus.
Granarolo Bologna – Banco di Sardegna Sassari 98-88
Parziali: 22-21; 21-28; 33-16; 22-23;
Progressione: 22-21; 43-49; 76-65; 98-88;
MVP: Non si può non dare il premio a Dwight Hardy (24 punti e 10/11 al tiro), tanti punti pesanti nei momenti importanti e un esordio davvero da incorniciare, ma menzione anche per Casper Ware: il tabellino magari non parla a suo favore, ma ha tenuto in mano alla grande la squadra, messo le giocate decisive e il plus/minus (+16, migliore dopo Motum) parla per lui.
WVP: L’asse play-pivot Marques e Caleb Green. Non sono mai riusciti a entrare in partita e sono stati a lungo dannosi per la propria squadra.
SALA STAMPA
Meo Sacchetti
http://www.youtube.com/watch?v=IGhnIrNyV4w
Luca Bechi
http://www.youtube.com/watch?v=fyw86M9OTn0
Nicolò Fiumi