Gruppo A
UCRAINA – ISRAELE 74-67
Seconda vittoria per l’Ucraina, che contro un Israele in netta crisi, con apparente facilità conquista i 2 punti che la fanno restare a punteggio pieno. Partita che vive di piccoli momenti, di accelerazioni e controparziali, Jeter e Gladyr sembrano indirizzarla da subito con un 13-2 mortifero. Israele tira malissimo dal campo e le sue stelle sono spente ancor più di ieri, si prova a limitare i danni. Ci vogliono più di venti minuti per una reazione convincente firmata Pnini e Halperin (entrambi 9 punti alla fine), ma ancora un convincente Gladyr (17 + 5 rimbalzi), nonchè il superlativo Kvastov (15 + 8 rimbalzi, migliore dei suoi), riportano il vantaggio in tranquillità. Nel quarto periodo è Green a provare l’impossibile rimonta, che si ferma sul -1 (58-57) a 5′ dalla fine. Qui però sono ancora il magico duo Kvastov e Gladyr, preciso dalla lunga, a regalare un vantaggio importante. Jeter chiude i conti e per Israele non c’è appello.
GERMANIA – BELGIO 73-77 dts
In una sfida equilibratissima e decisa solo all’overtime da tanti episodi, il Belgio batte la sorprendente Germania grazie ad una prestazione corale in cui Massot e Tabu (15 a testa) e un Hervelle decisivo nel prolungamento. Non basta il solito Benzing (24 punti), perchè i teutonici pagano cari errori ai liberi che in questo caso fanno la differenza. Avvio equilibrato, vantaggi minimi con i tedeschi che provano a mettere il naso avanti, ma nel secondo quarto le triple di Mukubu e l’esplosività di Massot e Tabu valgono il 16-30 (break di 0-16) che sembra chiudere anzitempo la gara. Le triple di Schaffartzik e Giffey servono a ridare speranza ai teutonici, con la rimonta che si completa nel terzo periodo e il ritorno della gara punto a punto. Moors si prende carico della squadra belga e le riconsegna 7 punti di vantaggio al 30′ ma Pleiss (attivissimo e scattante a rimbalzo) e Benzing combinano punti e gioco per il riscatto. Tabu a 1’40” spara la tripla del +4, Benzing risponde solo da due, Muya viene murato letteralmente da Pleiss e arriva il pareggio a 50″. Tabu ancora mette un tripla ma sulla sirena Staiger, fino ad allora anonimo, pareggia e manda le squadre al supplementare. Qui Hervelle prima ispira poi combina un mezzo pasticcio con un antisportivo. Tabu sembra chiuderla ancora dai 6,75 con il +5 a 52″ ma Pleiss ha idee diverse, imbucando i liberi, recuperando un pallone e consegnandolo a Schaffartzik che con un altro 2/2 scrive 71-73. Fallo sistematico, Van Rossom fa 1/2 per il +3, ancora Schaffartzik con un 2/2 ed è -1. L’inerzia sembra tutta a favore dei teutonici, che beneficiano dell’1/2 di Massot a 8″ dal termine, ma qui Schaffartzik tradisce i suoi con uno 0/2 dalla linea mortifero. Il resto è poca cosa, finisce 73-77.
GRAN BRETAGNA – FRANCIA 65-88
Fa poca fatica la Francia, che soffre solo nel secondo quarto, ma poi ha ragione della Gran Bretagna con ampio scarto. Domina il talento degli Nba, tutti in doppia cifra, con Batum e Parker mattatori. Sorprende la doppia doppia in uscita dalla panchina di Ajinca, mentre per i britannici oggi non basta il cuore e la buona volontà, anche se il girone è più equilibrato delle attese. E’ facile per i galletti gestire una gara fin da subito in discesa, con un vantaggio sempre in doppia cifra. Anche se nel secondo periodo Clark e Van Ostrum provano a guidare la loro squadra, il vantaggio non si riduce mai così sensibilmente e il finale di quarto griffato Ajinca e Batum ristabilisce già la doppia cifra. Un terzo quarto straordinario, orchestrato da Tony Parker e finalizzato ancora da Ajinca e Batum regala ai tifosi almeno 15 minuti di garbage time, con qualche schiacciata e poco gioco realmente segnalabile.
Classifica: Ucraina 4, Gran Bretagna 2, Germania 2, Belgio 2, Francia 2, Israele 0.
Gruppo B
MONTENEGRO – LETTONIA 72-73
Difficile commentare una gara così tirata. Partiamo da qualche numero, con Montenegro precisa da tre con Rice sugli scudi (24+5ast) ma che soffre maledettamente nell’arco difensivo, concedendo un 61% agli avversari che vale la gara. Freimanis eccellente (12+7rbz), Janicenok top scorer, a quota 15, ma sono le piccole cose che Berzins, Kuksiks e Blums riescono a portare nel finale la vittoria. Diciamo che per 30′ la gara non ha un padrone, con due volte la Lettonia che arriva fino al +5 prima di essere ripresa. La svolta potrebbe arrivare nel quarto periodo quando un 13-0 di parziale, ispirato da Rice, finalizzato da Sekulic e chiuso dalla tripla di Bjelica (oggi solo 6 punti), consegna 8 punti di vantaggio ai balcanici (67-59) con 5′ ancora da giocare. La reazione lettone è però straordinaria. Strelnieks, Janicenoks (dalla lunetta) e 5 punti di Kuksiks regalano il controsorpasso a 55″ dalla fine. Rice prova a fare come ieri, buttandosi dentro e subendo fallo con liberi realizzati, ma Janicenoks ricaccia indietro ogni ambizione con la tripla del +2. Sembra fatta, ma Rice è ancora più bravo nel segnare e subire fallo da Freimanis, per un gioco da tre punti che a 10 secondi dal termine regalerebbe ai suoi la vittoria. Sull’ultimo possesso però un preciso assist di Blums regala un comodo tiro a Janicenoks che non sbaglia, facendo restare la sua squadra a punteggio pieno.
BOSNIA HERZEGOVINA – SERBIA 67-77
Ancora super Serbia, ancora Bosnia rimandata alla prossima. Con un Markovc eccellente (15+7rbz) la squadra serba si sbarazza senza troppi patemi degli avversari, grazie ad un primo quarto devastante. I lunghi serbi e le penetrazioni fanno la differenza, mentre per i bosniaci non bastano le generose ma al tempo stesso egoistiche prove di Teletovic, Djedovic e Kikanovic, in doppia cifra oggi. Bjelica e Bogdanovic lanciano la fuga, Nedovic e Markovic fanno il resto e dopo 10 minuti siamo già 16-28. Il gap si allarga sempre più e Krstic sale in cattedra nei pochi minuti oggi in campo, dominando a suo piacimento. Convince tutto il collettivo, con anche Katic e Micic a dare il loro contributo.
LITUANIA – MACEDONIA 75-68
Convincente vittoria della Lituania, che con una bella prestazione abbatte la Macedonia. Quattro uomini in doppia cifra, con ancora Kalnietis top scorer (17 pti + 6rbz e 5 ast).Dopo un avvio equilibrato, testa a testa, il finale di quarto vede risplendere la stella di Motiejunas che permette ai suoi di chiudere 20-15. E’ qui che i balcanici non reagiscono a dovere, permettendo a Valanciunas di fare male e ancora all’ex Treviso di andare a bersaglio. Il solo Gechevski non basta a fermare l’emorragia e Seibutis e Maciulis allargano la ferita fino al +12. Samardzinski e McCalebb limitano i danni per il +6 lituano a metà gara. Nonostante un buon Ilieski e tanta verve, la Macedonia non riesce mai a rientrare pienamente in gara, specie perchè è punita costantemente piedi per terra da Maciulis e Seibutis. McCalebb, alla fine 11 punti per lui, prova a scuotere i suoi con entrate e falli subiti, ma Darius Lavrinovic ferma il mini break giallorosso e regala 7 punti di vantaggio all’ultimo stop and go. Motiejunas e Maciulis diventano essenziali nel finale quando Antic riporta i suoi fino al -5. Le cose si complicano quando ancora il lungo Olympiakos e Iliski dalla lunetta firmano anche il -3 (65-62) ma proprio una palla persa del play visto in Italia regalano punti facili a Lavrinovic che non perdona. Il finale è tutto di marca Kalnietis, con la Macedonia che sconfitta anche oggi rischia di lasciare la competizione anzitempo.
Classifica: Serbia 4, Lettonia 4, Montenegro 2, Lituania 2, Macedonia 0, Bosnia 0.
Gruppo C
CROAZIA – GEORGIA 77-76
Anche se a fatica, la Croazia di Repesa e dei tanti giovani vince contro la Georgia, in rimonta, con grande forza di volontà e finalmente con delle percentuali da par suo. Basta vedere i numeri: 16 di Draper, 15 di Bogdanovic, 7 con 7 assist di Tomic. Non bastano alla Georgia i 25 di Tsinstadze, i 20 di Hickman e i 15 di Sanikidze, anche se la squadra in amaranto ha giocato alla pari e potrà forse ancora giocarsi qualche chance di terzo posto. Gara equilibrata, anche qui i vantaggi sono minimi in avvio. Dopo il +8 croato, però, Hickman ispira un gioco più aggressivo che con la precisione balistica di Tsintsadze e i centimetri di Shermadini produce il sorpasso. Simon, però, regala ancora un punto di vantaggio alla pausa lunga per i croati, sul 35-34, con una bomba sulla sirena. Il terzo periodo è un continuo botta e risposta, con Saric e Tomic protagonisti da una parte, mentre sul fronte opposto Hickman e Tsintsadze dall’altra, per il +2 georgiano all’ultimo stop and go. La verve di Bogdanovic e i canestri in sequenza di Draper, però, rivoltano la gara come una frittata, ed è il solo Sanikidze a prendersi carico delle responsabilità in attacco. Markota prova a chiuderla con una tripla mortifera, ma ancora uno scatenato Tsintsadze risponde con egual moneta. Dai 6,75 i croati non sbagliano più, ancora Markota e poi Draper allargano la forbice, ma Tsintsadze, sempre lui, pareggia a 57″ dalla fine. Un 2/2 di Tomic dalla linea (notizia del giorno) sembra regalare la vittoria ai ragazzi di Repesa, ma Sanikidze piazza il triplone del sorpasso. Con un fallo ancora da spendere la Georgia non concede molto tempo agli avversari per segnare, ma Tomic trova lo spazio giusto e segna il canestro della vittoria.
POLONIA – REP.CECA 68-69
Incredibile rimonta ceca, Polonia ancora ko e che avrà molto da recriminare. Decisivi Vesely (23+14rbz), Barton, che mette 6 punti nell’ultimo minuto, ma anche l’esperto Welsch che mette a referto 7 punti e 7 assist. I polacchi partono meglio, con un buon Koszarek in regia, 5 assist alla sirena finale, con un Gortat utile in questa fase e un Ignerski che piazza la tripla del 25-12 al 10′. Lampe tiene avanti i suoi, ingaggiando un bel duello con Vesely, ma in questa fase sono i punti di Welsch e Satoransky a tenere a contatto i cechi. Sotto di soli 4 punti all’intervallo, Vesely e compagni sorpassano alla fine del terzo quarto con un buon Pumprla, che rende la partita un testa a testa infinito. Welsch porta i suoi fino al +5 a 6′ dalla fine, ma un 13-0 in cui brilla Ignerski (17 punti alla fine) ribalta le cose, ed è 66-58 a 2’40”. Qui la Polonia smette di attaccare segnando solo 1 libero con Gortat, mentre Vesely e un Barton inarrestabile con la tripla riporta i suoi a -2. Vesely a 10″ dalla fine fa 1/2 dalla lunetta, ma Lampe dalla linea della carità non la chiude, con un altro 1/2 e con l’ultimo possesso in mano ai cechi la bomba ancora di Barton regala il successo ai suoi.
SLOVENIA – SPAGNA 78-69
Cadono anche i campioni in carica. Dopo un primo quarto ben giocato, in cui la difesa iberica l’ha fatta da padrone, la Slovenia sa uscire alla distanza e con un finale scoppiettante infligge una dura sconfitta alle furie rosse. Eroe del giorno Goran Dragic, il piccolo Nash che fa 18 punti 6 rimbalzi e 7 assist che letteralmente ammutoliscono Rubio e compagni. Non bastano oggi le solite triple di Calderon, troppe palle perse e specie da chi come Marc Gasol dovrebbe guidarti. L’ottimo inizio di Rudy Fernandez e Gasol, nonchè un buon impatto di Rubio, permettono alla Spagna in avvio di prendere il controllo delle operazioni, con le triple di Lakovic a tenere il passo per i ragazzi in biancoverde. Alla prima sirena è 9-14, ma qualche fallo di troppo costringe la panca spagnola a una girandola di cambi e la Slovenia rientra in gara, con l’ottimo apporto ancora di Jaka Lakovic. Lorbek e 5 punti di Nachbar ribaltano la situazione, ma proprio nel momento del bisogno è sua maestà Calderon a sparare due proiettili dal parcheggio che ricacciano indietro gli avversari, che uniti al gancio di Gasol fanno un 8-0 potenzialmente mortifero. I padroni di casa si aggrappano alla lunetta, ma poco possono contro Calderon che fa 3/3, a chiudere il quarto ci pensa anche un 2+1 di San Emeterio per il 25-33 dopo 20′. Al rientro in campo campioni in carica più contratti, affidati all’estro di Rubio, bravo a segnare, ma pian piano prima l’esperienza di Lakovic, poi la concretezza di Vidmar e Nachbar, riportano la gara in equilibrio. Si segna per un po’ solo dalla lunetta, dove entrambe le squadre sbagliano parecchio, ma a dare una svolta importante ci pensano Muric con una tripla e Z.Dragic con 4 punti. Gli iberici si affidano al solo Gasol e alle sue spalle larghe, ma le energie iniziano a mancare e ci pensano Muric e Begic a firmare il sorpasso, mentre il solo Rey riesce a bucare la retina. Ancora Z.Dragic firma il 52-51 al 30′. L’ultima frazione è palpitante. Calderon (alla fine 14 punti per lui) mette 5 punti di pregevole fattura e spinge i suoi, ma non ha fatto i conti con Goran Dragic che si prende il palcoscenico e non lo abbandona più. Rodriguez firma l’ultimo sussulto delle furie rosse, perchè negli ultimi 3′ di gioco c’è un parziale di 11-1 che chiude le ostilità, in cui Nachbar e Dragic dimostrano il loro valore Nba.
Classifica: Slovenia 4, Spagna 2, Rep.Ceca 2, Georgia 2, Croazia 2, Polonia 0.
Gruppo D
ITALIA – TURCHIA 90-75
FINLANDIA – SVEZIA 81-60
Altra grande vittoria per la Finlandia, che asfalta la Svezia con un altra prova eccezionale del suo collettivo. Un 19-3 che apre il secondo periodo dopo il 27 pari del primo quarto, che segna la partita in maniera definitiva, con i soli Taylor e Jerebko unici a provare una reazione per i gialloblu. Huff, Muurinen e Lee ispirano il gioco in vernice, con grande maestria aprono poi il campo e favoriscono anche gli esterni. In una gara di quasi esclusivo garbage time, sono ben 5 gli uomini in doppia cifra per i finnici: Lee (14), Muurinen (12) e Koponen, Huff e Ranniko che si fermano a quota 10. Dati i risultati i Finlandesi hanno eccellenti possibilità di passare il turno.
GRECIA – RUSSIA 80-71
Dura solo un quarto effettivo la Russia, che a cavallo tra secondo quarto e inizio del terzo becca un 12-0 letale firmato Fotsis, Sloukas e Zisis che alla fine si rivelerà decisivo. Bene nel primo quarto i ragazzi ex sovietici, guidati da Fridzon e Antonov, ma gli uomini di Trinchieri iniziano a darci dentro e sfruttando bene Mavrokefalidis iniziano pian piano ad aggredire l’avversario e a scovarne i punti deboli. Le triple e le giocate poi di Papanikolau e Spanoulis nel terzo quarto finiscono per ammazzare la gara e regalare vantaggi oltre la doppia cifra agli ellenici, fino al +19, quando è Karasev a provare qualcosa per la rimonta. Printezis e Perperoglu archiviano la pratica nell’ultima frazione e non bastano i punti a ripetizione di uno Shved scatenato e che diviene incontrollabile. Grecia a punteggio pieno e Russia con un piede e mezzo fuori dall’europeo.
Classifica: Grecia 4, Finlandia 4, Italia 4, Russia 0, Turchia 0, Svezia 0.
Domenico Landolfo