BOLOGNA- Primi sviluppi di mercato in casa Virtus Bologna. E sono sviluppi in uscita. Dopo aver completamente rinnovato l’organigramma societario, con gli ingressi di Renato Villalta come nuovo presidente e Bruno Arrigoni come GM, sono iniziate le manovre per preparare la squadra che affronterà la stagione 2013/2014. Stagione che non vedrà più in maglia bianconera Peppe Poeta. Un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato giocatore e tifoseria, ma che, pare, derivi dalla volontà dello stesso Arrigoni di dotare la squadra di un playmaker con caratteristiche tecniche diverse, probabilmente USA come da tradizione del dirigente ex Cantù.
Come detto, è stata una notizia che ha spiazzato un po’ tutti, a partire dal giocatore e il suo agente, Stefano Meller. Poeta, infatti, negli ultimi tre anni era diventato il simbolo delle V Nere. Capitano nell’ultima stagione, idolo indiscusso della tifoseria, più volte aveva giocato da infortunato gettando il cuore oltre l’ostacolo, riuscendo comunque a trasmettere a squadra e pubblico la carica che da sempre lo contraddistingue. Non solo: il play di Battipaglia ha ancora un contratto in essere e valido per due stagioni con il club felsineo. Comprensibile quindi lo stupore generatosi.
Come detto, si tratta di una scelta tecnica. Arrigoni, nella costruzione della squadra, vorrebbe partire da un playmaker con caratteristiche diverse da quelle dell’ex Teramo, che pure è un giocatore particolare. Il presidente Villalta ha cercato subito di gettare acqua sul fuoco, spiegando come si tratti di una scelta legittima della società che ha optato per una direzione tecnica differente, ma che, comunque, non vuole impedire al giocatore di trovarsi per tempo una nuova sistemazione.
Non si è fatta attendere la risposta dell’agente del giocatore, irritato dalla scelta della dirigenza e che ha fatto sapere di esser pronto a dare battaglia. Villalta, questa volta, è stato meno diplomatico: “In casa mia faccio quello che voglio io”, la risposta immediata al rappresentante del giocatore.
Al momento la situazione vive una fase di stallo, con i vertici bianconeri che hanno riparato su una più conveniente via di mezzo, facendo sapere di sperare di poter trattenere il giocatore, per usarlo come cambio del playmaker titolare. In realtà la sostanza non cambia: Poeta al 99% il prossimo anno vestirà un’altra casacca.
Destino che potrebbe condividere con Angelo Gigli. Anche se, in questo caso, la questione è completamente inversa. La società, infatti, vorrebbe trattenere il lungo romano che, però, si sta guardando attorno da un po’ di tempo. Per quanto non siano mancate le parole al miele per l’ambiente bolognese, il centro della nazionale ha anche fatto sapere che un trasferimento non sarebbe per lui un dramma. Alla base di tutto ci sono almeno un paio di problemi: la Virtus, per cominciare, vorrebbe proporgli un rinnovo biennale sulla base di cifre più basse di quelle attuali e a questo si aggiunge il fatto che l’ex Roma vanti ancora degli arretrati con la vecchia proprietà, situazione che chiaramente aumenta la distanza tra le parti. Gigli e il suo agente Duri, infatti, vorrebbero discutere la questione subito, mentre la società rimanda tutti i discorsi ai precedenti proprietari. Nelle ultime ore è stata avanzata un’offerta, accolta tiepidamente dal giocatore, ma siamo certamente solo all’inizio di una storia che però dovrebbe risolversi in tempi brevi. Il 10 luglio, infatti, scatta la clausola che permette al lungo di liberarsi dal contratto. La Virtus vorrebbe avere notizie entro qualche giorno e, nel frattempo, per tutelarsi, ha mosso i primi passi verso Marko Scekic.
Intanto, Bruno Arrigoni, assieme al coach Luca Bechi, si appresta a partire alla volta degli Stati Uniti, destinazione Orlando prima, Las Vegas poi, per le annuali Summer Leagues NBA che metteranno in vetrina tanti talenti papabili per il nostro campionato. Tifosi e società (che dovrebbe aver trovato nella Granarolo il nuovo main sponsor) si aspettano di vedere acquisti USA con l’alto rapporto qualità-prezzo cui il nuovo dirigente bolognese ha abituato i suoi precedenti datori di lavoro.
Solito leit-motiv: azzeccare gli americani sarà fondamentale per far girare una squadra che qualche tassello lo ha già sistemato. Intanto la formula utilizzata sarà quella del 3 (americani) + 4 (comunitari) + 5 (italiani). Gaddefors è confermato per il ruolo di 3 titolare, così come Imbrò cambio del play e i giovani Fontecchio e Andusic dalla panchina per dare respiro agli esterni.
Nicolò Fiumi