Gara 3 prevede il cambio di scenario, si gioca al Pianella nella tana di Cantù dove Roma sapeva, fin dalla vigilia, che non avrebbe avuto vita facile. Per dirla tutta non l’ha avuta nemmeno nelle due gare casalinghe che hanno inaugurato la serie di semifinale, ma con Cantù avanti in entrambe le partite ha avuto l’incredibile forza di rimontare e vincere, punendo i brianzoli, incapaci di chiudere le partite. In gara 3 invece la Lenovo guida dal primo all’ultimo minuto, andando avanti addirittura di 15 nell’ultimo periodo e vincendo la sfida col punteggio finale di 81-73.
Cambi nello starting-five romano da parte di Calvani che fa scendere sul parquet Bailey e Czyz un po’ a sorpresa. Cantù parte subito forte (6-2) mentre Roma incappa in troppe palle perse, soprattutto con Lawal. L’Acea lotta bene a rimbalzo offensivo, meno sotto il proprio tabellone, tanto da concedere il primo allungo ai padroni di casa sul 14-2 grazie al gioco da tre punti di Tyus. -7 aò 10° minuto che sembra un affare per Roma.
Nel secondo periodo prima Cantù fa il vuoto, allungando addirittura sul 26-14, poi Datome mette a referto i primi punti, Lawal sembra essersi ripreso dopo la sosta in panchina e l’Acea recupera. Tripla di Jones che poi schiaccia riportando i suoi a -3. Cantù tira malissimo dall’arco e finalmente Roma è in partita e con il controllo dei rimbalzi, e solo Tyus garantisce il vantaggio della Lenovo all’intervallo lungo (35-32).
Ad inizio ripresa Cantù sembra tornata quella dei primi minuti, Aradori segna 4 punti e con un parziale di 8-2 i padroni di casa tornano ad incendiare il Pianella. Il duello tra Lawal e Tyus fa scintille. Datome continua a sbagliare più del solito finché trova finalmente il fondo della retina e la zona di Roma mette in difficoltà gli avversari. Ci vuole un fallo antisportivo fischiato a Goss per ridare un po’ di serenità a Cantù che chiude al 30′ ancora avanti sul 51-42.
Pur con l’inizio dell’ultimo periodo ancora favorevole della Lenovo, grazie alle iniziative di Mancinelli, l’Acea sembra poter recuperare, come successo nei primi due episodi della serie. Invece al 34′ un nuovo colpo al naso di Taylor – che gioca con maschera protettiva – lo esclude dalla gara, riducendo le speranze capitoline. Finita qui? Ovviamente no. Cantù non riesce a controllare il vantaggio, un fallo antisportivo fischiato stavolta a Leunen e i successivi liberi di Jones e poi di Lawal riportano Roma addirittura a -7. Ci vuole anche l’instant replay per un canestro convalidato a Lawal nonostante la stoppata di Tyus. Quando sembra di rivedere un vecchio film la Lenovo cambia nuovamente marcia, e negli ultimi due minuti giustifica la vittoria. Tyus segna col fallo, poi Ragland in sottomano. Dopo Taylor, Roma perde anche D’Ercole per una distorsione alla caviglia e Calvani non sa più che pesci pigliare, per quanto i padroni di casa provano in tutti i modi a buttare via definitivamente il vantaggio, ma grazie ad Aradori che mette insieme gli ultimi punti, porta a casa il punto dell’1-2, in attesa di gara 4 di venerdì, sempre a Cucciago.
Lenovo Cantù – ACEA Virtus Roma 81 – 73
Quarti: 20-14, 15-18, 16-10, 30-31.
Progressione: 20-14, 35-32, 51-42, 81-73.
Sala Stampa
Trinchieri
Abbiamo compiuto un piccolo passo con le unghie e con i denti. Era quello che volevamo e dovevamo fare. Abbiamo disputato un’eccellente partita a livello difensivo, tenendo Roma a 48 punti fino a 5 minuti dalla fine del match. Poi mi prendo le colpe per gli ultimi due minuti. Probabilmente do per scontato delle cose che non dovrei dare per scontate. Nel terzo periodo la nostra difesa è stata eccellente. Siamo sempre stati avanti, pur commettendo degli errori. Finiamo con 49 rimbalzi, combattendo e mettendo il corpo. E’ stata una gara di playoff, dura, come mi aspettavo. Abbiamo giocato finalmente una partita maschia. Abbiamo sbagliato tiri da tre costruiti benissimo. Vale molto di più vincere un match del genere, non segnando mai dall’arco. Abbiamo fatto un passo in avanti a livello di fragilità. Solitamente quando costruisci e non realizzi rischi di abbatterti. Oggi ad ogni errore abbiamo reagito alzando i giri in difesa.
Calvani
Al termine di gara 2 avevo detto alla mia squadra che avremmo dovuto migliorare in alcuni particolari. Nella prima parte della partita di questa sera non ci siamo riusciti come dimostrato dai 12 rimbalzi che la Lenovo ha preso in attacco o dalle nostre 8 palle perse. Se a ciò si aggiunge che giochiamo contro una squadra come Cantù, esperta, di qualità e con la panchina lunga, si capisce che sono errori che non ci possiamo permettere. Nel secondo tempo abbiamo fatto fatica a gestire le energie, il che ci ha impedito di essere lucidi in fase offensiva e tonici nella difesa a zona. Stasera ho cambiato quintetto perché non avevo a disposizione tutti i componenti della squadra: D’Ercole ha una distorsione alla caviglia e Datome si è sottoposto ad una infiltrazione poco prima di scendere in campo. A ciò si è anche aggiunto l’infortunio a Taylor che speriamo possa recuperare per il prossimo incontro. In ogni caso dobbiamo cercare di avere fiducia in noi stessi e consapevolezza nelle nostre qualità. Per raggiungere il successo è necessario essere sempre al massimo dell’attenzione e dell’energia in campo: staccare e riattaccare la spina, contro una squadra come Cantù, è un errore che si paga caro.
Andrea Pontremoli