All-Around è presente nei palazzetti di tutta Italia per seguire con i suoi inviati il basket pro, ma contemporaneamente si occupa da tempo e molto volentieri delle così dette “minors”, quelle categorie, giovanili e senior, che sono il vero cuore pulsante del basket in Italia, pur lontane dai riflettori della Serie A, figuriamoci da quelli di Eurolega e NBA. Personalmente ho avuto l’opportunità e la fortuna di conoscere da vicino negli anni della nascita una di queste realtà, quella della Polisportiva Asinalonga che, partita nel 2003 con il calcio, si è letteralmente buttata pochi anni dopo anche nella pallacanestro, grazie ad un gruppo di appassionati guidati dall’allora presidente Daniele Parri. Gli inevitabili ma al tempo stesso divertenti alti e bassi delle prime stagioni tra le fila degli “amatori” della provincia di Siena (la società porta l’antico nome della cittadina toscana che rappresenta, Sinalunga), con anche l’inattesa e forse spiazzante – per le potenzialità sulla carta di giocatori e staff tecnico – partecipazione alle semifinali playoffs 2007-2008, hanno essenzialmente fatto capire una cosa fondamentale: poteva esserci del basket in Valdichiana! E l’Asinalonga poteva diventarne il punto di riferimento. Dare il via al Centro Minibasket, grazie all’intuizione di dirigenti come Davide Morandini e Gabriele “Lelone” Cara, oltre che al presidente di quegli anni Riccardo Bruni, ne è stato l’automatico passo successivo. La prima squadra, dopo un periodo di auto-gestione, consono ad una realtà amatoriale, ha deciso invece di affidarsi ad un vero allenatore, Carmelo Flaviano, che oggi ho il piacere di intervistare. Prima il successo nel campionato UISP tanto inseguito, poi quest’anno, in concomitanza con l’apertura del settore giovanile, il “salto” nei campionati FIP, partendo dal gradino più basso, che in Toscana è quello della 1^ Divisione, e subito la promozione conquistata nella finale di ieri. Del presente e del futuro di questa giovane ma ambiziosa società parliamo come detto con Coach Flaviano, che mi onora e non da oggi della sua amicizia, e che dopo un passato da giocatore nel settore giovanile della Viola Reggio Calabria, ha portato la sua passione e competenza in giro per l’Italia, al seguito della sua professione (prima Torino, poi Asciano, sempre in provincia di Siena, e quindi Sinalunga) ed a vari livelli ha costruito la sua esperienza in panchina, oggi fondamentale per guidare la squadra rossoblu.
durante la regular season, l’avrebbe spuntata chi aveva qualcosa in più da dare e non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto di motivazione. Beh, l’abbiamo spuntata noi alla fine. Siamo stati sempre avanti, con i primi due quarti in bilico, loro non mollavano mai la presa comunque. Il risultato si è deciso nel terzo quarto dove siamo rientrati ancora più convinti in campo, abbiamo pressato e difeso bene a zona e alla fine il +7 dell’intervallo lungo è diventato +17. A quel punto l’ultimo quarto è stato solo una passerella gestita benissimo, con buona circolazione del pallone. Le sensazioni dopo la partita? Prima della palla a due nello spogliatoio ai ragazzi ho detto “Facciamoci un regalo” e diciamo che ci siamo riusciti alla grande. Bella soddisfazione alla fine.
L’Asinalonga era al primo anno in un campionato FIP Senior, dopo i successi degli anni recenti nel torneo UISP senese. Quali difficoltà avete incontrato dal punto di vista logistico e del gioco?
Diciamo che come tutte le realtà le difficoltà maggiori sono state proprio quelle logistico-organizzative. Nuova dirigenza, nuove regole da affrontare, spese, trasferte, tutte situazioni che comunque abbiamo affrontato e risolto al meglio durante la stagione e che ci servirà sicuramente nel progettare quelle successive. Dal punto di vista del gioco fortunatamente non ho avuto molti problemi visto che al gruppo storico dei tornei UISP si sono aggiunte persone che non hanno avuto problemi ad inserirsi nei meccanismi del gioco. Nella fattispecie voglio elencarli: Michele Catoni pivot classe ’82, Gabriele Corsi guardia-ala classe ’83, Jacopo Bigliazzi guardia del ’91 e il giovanissimo Leonardo Conti playmaker del ’95.
Ho già raccontato, introducendo questa intervista, della breve ma intensa storia della Pol. Asinalonga. Quanto credi sia stato importante mantenere quello spirito “amatoriale” fatto di voglia di stare insieme e divertirsi, pur coniugandolo con le esigenze di fare risultato?
Non è facile fare tutto, assolutamente. Si devono fare delle scelte. Come è ovvio le scelte della società vanno verso il settore giovanile che comunque
prima di 3 anni, avendo solo una Under 14, non credo possa dare dei ricambi generazionali a breve alla prima squadra. Intanto credo che nel nostro piccolo non vogliamo privarci di nulla. Abbiamo un folto gruppo di Aquilotti che ci stanno dando molte soddisfazioni, una Under 14 che può e deve migliorare ed una squadra senior bella e competitiva. Per ora godiamoci tutto questo. Poi un domani se con la prima squadra si perde una categoria amen, l’importante è che i giovani di Sinalunga e dintorni si avvicinino al Basket e si divertano con noi.
L’orizzonte per la sezione basket della Pol. Asinalonga appare ad oggi sereno e luminoso. Cosa pensi che possa mancare, anche a livello di struttura organizzativa e di strutture nel senso stretto del termine (palestre adeguate, palazzetto rimodernato) per fare un ulteriore salto di qualità e potersi confrontare con le altre realtà del panorama senese e toscano in generale?
La mia Viola è risorta per l’ennesima volta dalle ceneri ed ha conquistato la serie A Silver dopo un inizio stagione molto stentato, quindi non posso che essere contento nel vedere che il vecchio cuore neroarancio batte ancora e ha voglia di riportare il basket reggino dove è giusto che stia. Sono ottimista per quanto riguarda il movimento di basket tricolore, abbiamo dei buoni giovani che stanno venendo fuori anche se purtroppo vedo una carenza di lunghi a livello qualitativo abbastanza preoccupante. Il nostro andamento agli Europei ad ora lo vedo molto Bargnani-dipendente. Abbiamo un pacchetto di esterni di tutto rispetto, ma sotto…
E io ringrazio Carmelo per questa intervista, complimentandomi anche pubblicamente dopo averlo fatto in privato, per i risultati raggiunti ma ancor più per il bel progetto del quale è parte, dandogli appuntamento ad inizio stagione 2013-2014 per tutte le novità in casa Asinalonga che, impegni permettendo, prometto di riprendere a seguire e sostenere come ha dimostrato di meritare!