
Czyz vs Cusin
Roma, 24 maggio 2013 – Che sarebbe stata una serie equilibrata lo sospettavamo e che sarebbe stata una serie anche difficile da decifrare prima di scendere in campo nella lettura dei temi tattici pure ma nessuno, proprio nessuno, avrebbe potuto prevedere che la Virtus Roma avesse portato a casa Gara 1 dopo il canestro di Jerry Smith del +19 per Cantù al 28° di gioco.
Se dovessi partire da questo momento, da questa istantanea della gara, sino al 28° minuto della Gara 1 delle semifinali Playoff Roma-Cantù, avrei dovuto tessere sperticate lodi al dinamismo canturino ed al pragmatismo dei suoi attaccanti, veloci, rapidi e spietati nel disporre della stessa Roma vista quasi in versione fotocopia in Gara 1 dei quarti contro Reggio Emilia, quella che per la cronaca non superò alla fine nemmeno la fastidica soglia dei 60 punti all’attivo fermandosi addirittura a quota 58.

Goss ai liberi

Taylor vs Cusin
Una Lenovo ai limiti del perfetto, fantastica quasi, che sino a quel fatidico canestro del discusso play americano Smith non aveva concesso nulla agli avversari, impedendogli prima di tutto d’impostare ritmi alti a loro graditi gestendo i possessi al meglio e che controllava il gioco a proprio piacimento in difesa affidandosi al nuovo asse portante Ragland-Tyus a dettar legge, sfruttando anche un letale Marteen Leunen autore di un bellissimo 3/3 dalla lunga, contro una spaesata e malmessa opposta Taylor-Lawal. Scomparso o quasi l’ottimo Bobby Jones delle ultime gare contro Reggio Emilia, Roma s’aggrappava alla grande classe dell’MVP del campionato Gigi Datome assieme a Phil Goss ma con la mente poco lucida, solo di carattere e di nervi, nulla di più con la squadra di Trinchieri spadroneggiante addirittura anche a rimbalzo contro ogni pronostico, e largamente.
Poi lentamente, piano piano, lo scenario mutava. La semi-perfetta macchina da gioco trincheriana iniziava a perdere colpi proprio nei restanti finali del terzo periodo: qualche forzatura di quà, qualche possesso perso di là, minore voglia di tamponare qualche falla che cominciava ad intravedersi all’ingresso della propria area assieme però ad una ritrovata vis agonistica dei capitolini, alimentata da un atteggiamento difensivo diverso che vedeva brillare il solito Lollo D’Ercole e Brian Bailey su tutti. Calvani infatti ordinava ai suoi una sorta di zona adattata, per poi passare ad uomo all’attacco successivo sino a chiudere sempre a zona, non disdegnando anche la solita zone-press che già nei due quarti precedenti avevano visto recuperi di possesso o quantomeno minor baldanza brianzola nella gestione della sfera.
Ecco che la gara girava, completamente. Prima un mini parziale a cavallo tra la fine del terzo periodo e l’inizio dell’ultimo periodo da 7-0 riconsegnava all’ACEA i 12 punti di scarto con i quali s’era chiuso l’intervallo lungo, poi la lunga e decisiva, incredibile rimonta firmata Goss e Datome come guastatori nel burro fuso ormai di ciò che restava della difesa canturina, sino al pareggio di Jordan Taylor dalla lunetta che portava la sfida all’overtime nonostante l’incredibile e successivo 0/2 di Lawal sempre dalla linea della carità imitato dall’MVP sino al 28° di gara, Alex Tyus. Ma Cantù mollava, raggiunta sul filo di lana e dopo esser stata in parità per l’ultima volta dal 6-6 del 4° del primo periodo, la squadra di Trinchieri abdicava inesorabilmente dovendo rinunciare per 5 falli a Joe Ragland (ottimo sino al 28°, deludente quando montava la marea giallorossoblu, soprattutto in difesa e contro chiunque cercasse di penetrare dalla sua parte, mai fermato se non con i falli appunto), eccezion fatta per Nicolas Mazzarino che con una tripla dava ai propri colori di nuovo il +2 al 43° (71-73), prontamente cancellata da una pari prodezza di Phil Goss. Saliva a questo punto in cattedra un freddissimo e lucidissimo Taylor che maramaldeggiava in penetrazione i resti di una Cantù attonita, guadagnando liberi su liberi e mettendo di fatto al sicuro il risultato dai potenziali rientri dei giocatori di maggior classe avversari. Ed ironia del destino, proprio Mazzarino scivolava banalmente perdendo quel possesso ancora di speranza sull’80-75 per l’ACEA a 40″ dalla fine circa, era la resa e per il tutto esaurito del Pala Tiziano cominciava la festa.

D’Ercole vs Leunen
Ma nell’esaltare la caparbietà, la voglia di crederci del team virtussino, la stupefacente capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo e ribaltare una gara oramai persa, non si deve dimenticare l’ottima mossa di Marco Calvani e del suo staff di voler disporre la squadra a zona, una match-up non propriamente lineare ma efficacissima che di colpo faceva perdere il sorriso ai sostenitori della Lenovo (giunti dalla Brianza in un buon numero a sancire la storica amicizia che lega le due tifoserie da sempre), e regalando alla Virtus il primo, pesantissimo punto nella serie. Ad Andrea Trinchieri
Una gara spettacolare dunque, avvincente come solo le gare di Playoff possono donare con questa lampante brillantezza e se si pensa che la stessa ACEA aveva dovuto subire egual sorte in quel di Reggio Emilia in Gara 6, subire cioè una rimonta e perdere il match ai limiti del sovrannaturale dal +20, attendiamoci una serie sulla falsariga di quella già vista tra Sassari e Cantù, dall’equilibrio perenne con anche scarti o breaks forti da ambo le parti, proprio come accadde anche in Coppa Italia al Forum il 6 febbraio scorso ma a ruoli opposti e comunque con l’ACEA vincente a resistere al veemente tentativo di rientro biancoazzurro.
Cantù si lecca le ferite, difficile mandare giù questo boccone anche perchè, lo ripeto, sino al fatidico minuto 28 si era vista una sola squadra in campo e questa era la Lenovo. Francamente stupisce non aver visto, nel momento in cui l’ACEA attaccava ripetutamente e con successo l’area avversaria, un Trinchieri irremovibile nel non mettere Marco Cusin in campo allo scopo di intimidire, limitare le scorribande romane, esattamente quanto fatto invece dalla parte opposta del campo da un Gani Lawal non proprio irreprensibile sino a quel punto della gara, presidiare il proprio regno ma poi spedito puntualmente in lunetta da Scekic & Co. considerando le sue basse percentuali ai liberi. Trinchieri avrà certamente avuto i suoi buoni motivi a non cavalcare Cusin ma da un bravissimo coach come lui, vedere un errore del genere che potrebbe forse costargli la serie, francamente desta scalpore. Come desta anche stupore la prova insapore, inodore ed incolore di Stefano Mancinelli: 8 minuti e trenta in campo, 0/2 ai liberi 2 rimbalzi e 3 perse, valutazione -3. Dov’è finito il Mancinelli versione Bologna e Milano che faceva parlare di sè in proiezione NBA??? A chiudere, la Cantù così tonica e convinta dopo la bella prova di Sassari fa un vigoroso passo indietro, mettendo a nudo qualche pecca difensiva di troppo nel centro dell’area perchè Alex Tyus, palla in mano ed innescato al bacio da Ragland fa veramente male ma quando c’è da difendere sono dolori, e forti anche se non viene aiutato dai compagni.
Ora due giorni di riposo e si va di nuovo in campo Lunedì 17 per Gara 2 ma portatevi i cardiotonici, serviranno…
La cronaca.
Primo periodo, Cantù parte forte, Roma un po’ meno, le scorie dell’impresa contro Reggio forse si fanno sentire specie su Lawal in

Lawal
difesa. Poca difesa comunque su ambo i lati, primo fallo solo al 4° di Ragland. Si segna poco, 6-6 con Tyus in evidenza per Cantù mentre Roma attacca il ferro. Ragland da tre mentre la palla beffa spesso Roma sul ferro, anche questo spiega i soli 6 punti dell’ACEA però questo non impedisce a Tyus di essere impietoso, 6-11 al 6° eppoi ancora Ragland e Calvani deve parlarci sopra, se Cantù scappa diventa un problema riprenderla, 6-13. Mancinelli e Mazzarino in campo, Jones sbaglia al vetro, esce Taylor per Bailey ma Cantù attacca meglio, è più lucida. Mancinelli fa 0/2 dai liberi ma Datome regala palla e Mazzarino punisce da tre, 0-10 di parziale. Goss frena l’emorraggia, 8-16 ma Roma deve aumentare l’intensità in difesa. Datome va, 10-16 all’8°, segnali di ripresa da parte dei padroni di casa ma Tyus è inarrestabile, due canestri bellissimi dopo stoppatona di Brooks su Lawal, 10-20 e Cantù è di nuovo sopra di 10. Ecco Lorant e D’Ercole e Jones si scuote, 2+1 per lui ed adesso Roma pressa e la palla è recuperata, Datome in transizione da tre, 16-20 al 9°. Entrano Cusin e Smith ed il play canturino da una gomitata involontaria a Bailey che deve lasciare il campo, termina sul 16-20 per Cantù con Roma che apre molle e chiude con più energia, Cantù sembra algida ed in controllo, tolti i due minuti finali con tre perse di fila. Tyus ha già 16 di valutazione, spaventoso…
Secondo periodo, Trinchieri rimette Aradori cazziato dopo due minuti e panchinato poi per Mazzarino ma il Cardinale c’è con Smith, Cusin e Leunen mentre Roma insiste con Lorant, D’Ercole, Jones, Datome e Taylor. Datome da due, spettacolare in step-back da post basso proprio su Aradori e Trinchieri chiama tempo, il +10 è svanito a +2, 18-20 all’11°. C’è di nuovo Ragland in campo per gli ospiti mentre Taylor fa due falli e si deve sedere in panca. Roma non corre molto, è come s’adeguasse al ritmo di Cantù mentre Aradori punisce con un bell’attacco nel cuore dell’area romana semi-desertificata….Ma Datome pure e da tre, 21-22 al 13°. Ragland da tre, D’Ercole pure ma Ragland di più, spettacolare questo play arrivato a Cantù, già 12 punti, 24-27 al 14°. Ora c’è di nuovo Bailey su di lui e si rivede Scekic che fa fallo in attacco, Czyz è pure in campo ma lo si nota solo ed ancora per un fallo su Leunen, è il secondo per lui e si siede per Jones (non farà più rientro). Scekic al vetro, troppo facile però, Roma chiude spesso male nel cuore dell’area ma non riesce a compiere bene il lavoro difensivo. Al 16° l’ACEA è già in bonus, Smith ne approfitta è fa 2/2, 24-31. Goss sbaglia da due e Leunen punisce da tre a modo suo, Roma è di nuovo sotto di 10, 24-34 e Calvani deve chiamare tempo. Al rientro Lawal forse subisce un fallo sotto canestro, Ragland fa fallo in attacco e ridà il possesso all’ACEA che la perde però con Goss…Bailey fa coast-to-coast, 26-34, Roma ci prova a rientrare. Jones sbaglia in attacca male ma poi salva su Ragland in entrata. Leunen è letale, tripla ma Datome va da due, 28-37 però senza aver costruito granchè. Ancora Jones, esita troppo al ferro, perde possesso ma poi sempre lui salva su Aradori in entrata, che pazzo Jones! Ma Tyus è veramente una furia, dopo il primo errore al tiro per un’inezia, corregge un tiro di Brooks ed è +11 cantù, l’ACEA tampona con Lawal, 30-39 con Trinchieri che, mancando 18”, chiama tempo perchè vuole segnare in questo ultimo possesso. E ci riesce, sempre Leunen e sempre da tre, si chiude con una buonissima Lenovo sopra di ben 12 punti, 30-42.
Molto semplice la lettura di questa prima parte di gioco: Cantù difende bene ed attacca meglio, Roma no ed anche il clima nel Pala Tiziano sembra soporifero, quasi come se ci si fosse accontentati di Gara 7 contro Reggio Emilia. Molti tiri rifiutati da Roma che ha tirato anche 6 volte più degli avversari, Cantù domina nettamente anche ai rimbalzi per 19-10 ed ha uno stellare 75% dalla lunga, se l’ACEA non muta atteggiamento la gara è sostanzialmente andata.
Terzo periodo, si rivede Lorant al posto di un Lawal apparso sotto tono, più Jones, Goss, Datome e Taylor mentre Trinchieri va con

Tyus, immarcabile in area questa sera
Leunen, Tabu, Tyus, Aradori e Brooks. La Lenovo riprende da dove aveva lasciato, Brooks che fa buono ma non converte, +14. Roma spreca due possessi per avvicinarsi e Tyus va da due, 30-16 al 22°. Lorant spreca ancora da sotto, pure lui, non va proprio e Ragland va al ferro, 30-48 e Calvani deve chiamare tempo. Male, sembra di rivedere Gara 1 contro Reggio Emilia, copia conforme con l’ACEA distratta, contratta, con scarsa energia e Cantù è lo squalo che sente l’odore del sangue. Al rientro Goss va da tre ma senza un gioco preparato. Ragland spreca e Jones sbaglia l’ennesimo attacco al ferro, Roma è anche poco fortunata. Ragland è veramente bravo ma sbraccia parecchio per liberarsi della marcatura. Cantù controlla anche perchè Taylor fa parecchi macelli, Brooks in scioltezza nel cuore dell’area, Jones tampona, 35-50 al 26° ma la gara sembra proprio andata per Roma, vediamo. L’ACEA si mette a zona adesso, Smith in campo per Cantù che va di tape-in a rimbalzo….Aradori allo scadere, no, Roma non c’è, Cantù addirittura commette il primo fallo al 27° sul 35-54. Lorant va a vuoto da tre, ancora e sembra non esserci aggressività sulla palla. Goss va al ferro, pure Smith che beffa Lawal, forse il peggior Lawal dell’anno e siamo 37-56. Roma costruisce finalmente un buon tiro per D’Ercole e la sfera entra dalla lunga, 40-56 ma siamo 29°. Si rivede il Mancio con Scekic e Cantù imita Roma, attacca male e perde palla per 24”. Un dato colpisce: Cantù compie il secondo fallo di squadra nel periodo a 48” dalla fine del periodo. Datome si siede per tre falli dopo due liberi, 42-56 e Goss rimette un po’ di speranza al pubblico semi-ammutolito, 44-56 anche perchè Cantù ha quasi smesso di giocare con un Aradori pasticcione ed inconcludente. Lorant ha l’ultimo tiro prima della fine del periodo ma la sfera non entra, termina 44-56, stesso scarto del secondo periodo. Gli ospiti hanno un po’ rallentato e Roma ha ripreso un soffio d’inerzia ma cosa accadrà se rientrano Mazzarino, Leunen e Tyus? Per essere comunque un terzo quarto di una semifinale Playoff lo spettacolo è scarso.

Datome in entrata
Ultimo periodo, riecco il Cardinale con Brooks ma Lorant attacca male, ancora. Roma ha 3 piccoli con Bailey, D’Ercole, Goss mentre Ragland si rimette a segno, 44-58. Goss replica al ferro, bene ma c’è sempre la penetrazione per Roma, poco sfruttata stasera, Trinchieri è avvertito per Gara 2. Datome subisce fallo dal Mancio, 2/2 e Roma è di nuovo a -10 e si mette a zona. Ragland spara a salve da tre e Bailey lo attacca sul capovolgimento di fronte, terzo fallo del folletto di Springfield, liberi per Roma e Trinchieri saggiamente chiama tempo: i suoi sembrano essersi sopiti, occorre una scossa. Bailey però fa uno su due, 49-58 ma ora anche il palazzo partecipa. Tyus sfonda su Lorant, anche Molin s’alza per parlare dalla panca con Trinchieri, sembra girata la gara, sembra. Datome sbaglia da tre ma Bailey subisce sul rimbalzo fallo ancora da Ragland che fa il suo quarto fallo, ma ancora uno su due, 50-58 ma Aradori punisce da tre e Goss ribatte, ancora da due e sempre in entrata, adesso Cantù sembra Roma nel pitturato in difesa del primo tempo perchè non chiude nessuno su chiunque entri. D’Ercole esegue un’altra penetrazione, fallo e liberi, 2/2, 54-61. C’è Tabu con Leunen ma serve poco, Roma adesso sembra la Cantù del primo tempo, ruba palla in difesa ed in transizione Datome schiaccia, 56-61 al 35°, incredibile cosa possa accadere in questi Playoff!! La chiave? Zone press e zona poi adattata in difesa, da -19 Roma ora è -5, pazzesco. Trinchieri deve chiamare tempo, Aradori senza paura tira ma sbaglia da tre. Datome da tre, Roma a -2 ma Scekic sfrutta molto bene un mismatch su Bailey, 59-63 e gli ospiti respirano. Poi Cicoria decide che il possesso debba andare a Cantù su di un azione confusa, Aradori non perdona in entrata superando Lawal proteso alla stoppata, 59-65. Roma sembra essersi spenta adesso, Lawal perde palla e siamo al 38°. Aradori adesso esagera, spara una fucilata per Scekic, Datome punisce. Ora ci sono i senatori per Cantù e Datome stoppa Scekic e Lawal, imbeccato da Datome, la mette dentro, 63-65 più libero…Sbagliato, ma Roma controlla però Goss spara sul ferro, Lawal fa fallo su Tyus e resta -2 per Roma al 39°. D’Ercole fa fallo su Tyus al tiro ed il centrone canturino ne mette dentro solo uno, 63-66. Calvani chiama tempo, mancano 49”, una gara persa potrebbe essere clamorosamente ripresa dall’ACEA? Lawal schiaccia a modo suo al rientro al campo, Calvani aveva scelto i due punti facili, 65-66. Mancano 41”, Roma ad uomo, e Tyus di nuovo in lunetta per un fallo di Datome molto ma molto veniale fischiato da Cicoria (l’instan replay dirà poi che Gigi aveva preso palla piena…), e fa 0/2, Roma tira per la vittoria, Goss va corto ed alla tonnara a rimbalzo esce vittorioso Taylor che subisce fallo da Brooks, ne segna solo uno e Lawal raccoglie il rimbalzo su Tyus che deve commettere fallo, incredibile….Liberi per Lawal che stavolta è sfortunato, per ben due volte il ferro sputa la palla, Aradori corre per mettere la palla dentro della vittoria ma sbaglia, è overtime!!! Pazzesco, Roma sotto di 18 gioca adesso il supplementare….Cantù sembra sciolta, qualche errore arbitrale ed eccoci qui.

Aradori
Overtime dunque, Cantù comincia male, Brooks perde possesso, Roma sembra molto più viva, Ragland deve arginare Taylor e commette il quinto fallo, solo uno dentro ma sul secondo sbagliato c’è Lawal che converte, 69-66! Poi il centro romano fa un’idiozia in show su Aradori, 2/2, 69-68 al 41°. Non c’è Leunen, in compenso Aradori fa decisamente chiasso, perde palla in modo assurdo, dall’altra parte sempre Taylor che cerca di penetrare e subisce fallo, 2/2 ed è 71/68 AL 42°. Tabu, solo con chilometri sbaglia da tre, extra-possesso di Aradori che però passa male a Scekic ed è persa, ma si rifà subito dopo nel cuore dell’area romana, 71-70, bravo! Lawal subisce fallo da Aradori, lunetta ma è ancora 0/2…Ed il Cardinale punisce da tre, 71-73 ma Goss lo imita da casa sua, 74-73 al 44°. Sempre Pietro, sempre lui, sbaglia in entrata e Scekic perde il possesso. Ancora Taylor dalla lunetta per fallo di Leunen, 2/2 ed è 76-73. Il Cardinale ci riprova, forse c’è anche fallo su di lui al tiro ma la palla non va, Lawal strappa il rimbalzo e Scekic, logicamente fa fallo su di lui ed è 2/2!!! Aradori è freddissimo, 78-75 eppoi Scekic fa fallo su Lawal con lui lontano dalla palla, dovrebbe essere antisportivo ma per gli arbitri non lo è, ma Gani Lawal è torrido adesso, 2/2 ed è 80-75 a 43” dal termine. Trinchieri chiama tempo per disegnare uno schema presumibilmente per il Cardinale o per Leunen, come alla fine del secondo periodo. Ma il piano non riesce perchè proprio il grande Cardinale fa passi, scivolando sul parquet. Tabu pensa bene di spendere fallo su Taylor a 23” dalla fine, mah…E Jordan fa 2/2, +7 per Roma ed è vittoria, pazzesco, senza parole…
Sala Stampa
Trinchieri

Trinchieri cerca di catechizzare i suoi
Avrei sperato di portare a casa il primo punto dopo aver condotto per lunghi tratti, la delusione è palpabile, sicuramente abbiamo dimostrato di saper giocare ma dobbiamo anche sistemare un po’ di cosucce, Ragland ha fatto più partite che allenamenti, la zona di Roma ci ha tolto ritmo in attacco ed in difesa e la perdiamo poi ai possessi. Roma ci aveva castigato in passato e sapevamo cosa fare ed avevamo fatto bene, ci siamo poi complicati la vita da soli ma c’è anche mancata benzina mentale, avevo spiegato che avremmo dovuto essere più freddi. Cusin per impedire le penetrazioni? Mah, ho ritenuto giusto così, abbiamo sprecato troppi possessi. Quando però assapori una gara come questa, dopo 30 minuti la controlli e dopo la perdi per merito di Roma e per demerito nostro fa male ma non devi dimenticare lo scopo: dobbiamo vincere almeno una gara per superare il gap del fattore campo, lo sapevamo, lo sappiamo e ci proveremo. Abbiamo tirato pochi liberi, 30 contro 11 significa che noi abbiamo fatto una grande gara nonostante questa differenza, sempre per meriti di Roma e noi siamo stati un po’ polli nel far vedere troppo i contatti. Cosa fare adesso? Adesso prepariamo Gara 2, sicuramente anche i troppi possessi uno contro cinque ci hanno danneggiato troppo.
Ragland
E’ stata una gara strana, eravamo sopra di 16, poi di 19 punti, poi loro hanno preso il comando delle operazione e ci hanno superato, complimenti a loro. No, non credo di essere così dominante, oggi ad esempio avevo cominciato bene poi sono calato anche perchè tutti siamo calati, il mio quinto fallo ha inciso ma ho commesso falli anche un po’ sciocchi, forse ho subito qualche contatto non fischiato ma è normale, loro difendono in modo fisico ed il risultato non dipende da questo, assolutamente. Penso già a Gara 2, vogliamo rifarci.
Calvani

Calvani in un momento difficile per la Virtus
Direi che è stata una partita bellissima, facile dirlo per me, un grande spot per la pallacanestro, come dimostra sempre il basket quando tutto è perso, se ci credi, se ti sei forgiato, riesci anche a riprenderla. C’è grande soddisfazione ma anche perchè questa gara vinta in questo modo rende più forti dentro: prima di tutto dal punto di vista tecnico ed emotivo ci da coraggio e fiducia, vincere contro Cantù è possibile e possiamo competere con loro che sono più profondi di noi. Dal punto di vista ambientale, il pubblico ci ha dato una grande spinta, meraviglioso. Per il resto, noi siamo partiti male, noi siamo abituati da poco a giocare a questi livelli, abbiamo peccato come responsabilità e sino a metà del terzo quarto siamo stati troppo soft, l’aggressività ci ha sempre pagato e stasera eravamo imbarazzanti per la poca energia vista. Poi siamo andati a zona, abbiamo commesso anche errori gravi come subire entrate al ferro ma alla fine ha pagato. Siamo andati a corrente alternata, Taylor ad esempio silente per quasi tutta la gara, ha letto bene nel supplementare come doveva giocare attaccando il ferro e tirare i liberi. Ora abbiamo almeno un’altra gara almeno a Roma, sappiamo che l’avversario è duro e forte ma stiamo con i piedi a terra, Cantù sarà determinata lunedì sera e sarà durissima. Trinchieri può dire quel che vuole, lo rispetto, ma non possiamo paragonarci a loro se vediamo come siamo partiti noi e come sono partiti loro quest’anno ma non voglio polemizzare, per carità, noi stiamo imparando mentre loro sono una squadra che ha fatto l’Eurolega, direi che mi fermo qui su questo tema. Certo, abbiamo un grande cuore, abbiamo lottato perchè lo abbiamo sempre fatto in stagione, abbiamo rincuorato Lawal quando ha fatto il primo 0/2 che era arrivato al timeout con le lacrime agli occhi quasi, poi si è tranquillizato perchè gli ho spiegato che stava facendo bene altre cose. No, non è stata la miglior gara dei Playoff, è stata Gara 2 contro Reggio perchè dovevamo inventare l’asse play-pivot venuto meno. Per il resto, abbiamo interpretato bene la gara con tutte quelle penetrazioni e francamente non m’aspettavo tutto quello spazio per le nostre entrate.
Goss

Goss, uno dei match-winner di Gara 1
Prima di tutto grazie a questo incredibile pubblico che ci ha trascinato, anche quando eravamo sotto di 19 punti ci è stato vicino. E’ stata una gara dura, ci abbiamo creduto e volevamo vincerla e volevo ringraziarli anche per l’abbraccio finale, è solo Gara 1. La serie è iniziata, mi piacerebbe abbracciarli tutti e se dovessimo vincere la serie lo farò ma stiamo calmi, siamo appena alla prima. Noi dobbiamo giocare meglio di come abbiamo iniziato stasera, non riesco a capire come si possa giocare con la scarsa intensità dell’inizio, poi ci siamo ripresi.
Datome
Ci tengo a dire che la zona aggiustata è andata molto bene, complimenti allo staff che l’aveva pensata e noi bravi a metterla in campo nel miglior modo possibile. E’ una serie lunghissima, significa poco aver vinto oggi, Cantù aveva perso le due gare a Sassari…Ma è un’annata splendida, siamo un gruppo che non molla mai, un anno incredibile e sono fiero di questa squadra. La rimonta è cominciata quando ci siamo messi a zona, il pubblico s’è acceso con la mia schiacciata del -5, ma è stato un insieme di cose che ci han consentito di vincere. I tifosi sono stati stupendi, ci han sostenuto sempre, questo ci ha dato tanto coraggio e dobbiamo ritrovarlo lunedì. Capisco che sia difficile sostenerci quando siamo in difficoltà ma è stato un grande pubblico. Non abbiamo tirato i remi in barca sul -19 e non lo faremo mai. Loro sono molto forti, Ragland è un bel giocatore, Cantù non la scopro certo io…Leunen, Mazzarino, sono giocatori fortissimi. Poi Aradori, a me mi fa impazzire per come gestisce il possesso, penetra, scarica e riparte, stasera le cifre non gli danno ragione ma Pietro è un grande giocatore e sono contento di giocarci assieme in Nazionale. Beh, avere un giorno in più di riposo ci farà bene, lo farà bene anche per il basket stesso perchè così noi e loro potremo dare maggiore spettacolo.
ACEA Virtus Roma – Lenovo Cantù 82-75 dts
Parziali: 16-20; 14-22; 14-14; 22-10; 16-9
Progressione: 16-20; 30-42; 44-56; 66-66; 82-75
MVP: Gigi Datome….Vabbè….23 punti, 26 di valutazione e 5 rimbalzi più Phil Goss, 18 punti con 7 rimbalzi. Bene anche Tyus con 23 di valutazione, un primo tempo fiammeggiante, poi spentosi. Menzione per le due triple di D’Ercole, determinanti a non far crollare la baracca prima del tempo.
WVP: Spiace veramente vedere due azzurri come Cusin e Mancinelli fare -2 e -3 di valutazione. Trinchieri avrà le sue buone ragioni.
Fabrizio Noto/FRED