VARESE – La Cimberio chiude la serie sul 4-1 nel match casalingo con Venezia ed è la prima semifinalista del campionato, in attesa di sapere se sarà sfida a Milano, già battuta tre volte comodamente in stagione, o a Siena, con cui ha perso due volte su tre, compresa la finale di Coppa Italia.
Varese torna così in semifinale a distanza di 14 anni dall’ultima volta (era il 1999, quando eliminò la Virtus Bologna e poi vinse lo scudetto della stella) avendo così la certezza di giocare una coppa europea l’anno prossimo, per ora è l’Eurocup, più avanti chissà…Ora la squadra di coach Vitucci può ricaricare le batterie e riposare qualche giorno in più dell’altra semifinalista, attesa al PalaWhirlpool sabato 25 maggio per gara 1.
Quanto alla partita con Venezia, i biancorossi conducono per tutti i 40′ raggiungendo un ampio vantaggio che poi gestiscono con relativa tranquillità. Parte meglio Venezia con due triple filate di Clark, ma Dunston segna i primi 7 punti dei padroni da casa, ben coadiuvato da Sakota e dall’impatto positivo di Ivanov che consentono a Varese di allungare (26-17 al 10′); anche nel secondo periodo la Cimberio controlla e riesce a correre grazie alle giocate della coppia DeNicolao – Polonara e ai punti di Sakota,arrivando a metà partita con 51 punti segnati, il 60% da 2 e il 50% da 3, mentre i veneti faticano troppo in attacco,condizionati dall’assenza per mal di schiena di Szewczyk.
Le giocate di Banks e Ivanon tengono a distanza l’Umana nel terzo quarto (68-52 al 30′), nonostante i punti e l’energia dei positivi Rosselli e Diawara; nell’ultima frazione Varese frena un po’ troppo presto e i lagunari si riavvicinano fino al -9 del 36′; un canestro di Capitan Ere in penetrazione e il solito dardo di Sakota ricacciano indietro Venezia, che si riavvicina solo nell’ultimo minuto coi tiri liberi.
Cimberio Varese – Umana Venezia 84 – 75
Parziali: 26-17; 25-17; 17-18; 16-23
Progressivi: 26-17; 51-34; 68-52; 84-75
Sala Stampa
Vitucci
Abbiamo disputato una buona partita nonostante qualche sciupata nel finale. Guardando alla serie invece credo che sia inequivocabile il fatto che sia meritato il passaggio del turno: in cinque partite abbiamo “sballato” solo il primo quarto di gara 4 ma per il resto siamo stati superiori a Venezia e penso che questi ragazzi se lo meritino per quello che hanno fatto fino a qui. Questa squadra sa affrontare le partite, talvolta sbaglia perchè non è formata da robot ma ha imparato a giocare assieme e lo ha dimostrato. Sono felice anche per il club che dopo tanto tempo torna a essere protagonista del basket che conta. Ora ci riposiamo un attimo e ci prepariamo a nervi distesi per andare avanti. Aspettiamo di vedere chi sarà l’avversaria, di certo non siamo appagati.
Mazzon
Eravamo in condizioni difficili; oltre ad essere buoni giocatori, i ragazzi hanno dimostrato di essere uomini veri. Abbiamo fatto l’errore che avevamo evitato in gara 4, cioè le troppe palle perse all’inizio. Quando ci siamo riavvicinati, abbiamo subito triple dure da assorbire. Complimenti a loro.
Mvp: come in gara 2 è decisivo Dusan Sakota, che tira con l’89% dal campo; per lui 5/5 da 2, 3/4 da 3 e 4/4 ai liberi.
Wvp: chiamato al difficile compito di non far rimpiangere Szewczyk, Hubalek realizza solo 2 punti in 16 minuti per -5 di valutazione.
Marco Pozzi