ROMA, 16 Maggio 2013 – Ci siamo, la serie tra Roma e Reggio Emilia è ora sul 2-2 e da domani al Pala Tiziano si giocherà un mini-Playoff, come in passato, al meglio delle due gare con i Giallorossoblu logicamente favoriti con due gare da disputare in casa. Logicamente favoriti i virtussini considerando il fattore campo e la carica emotiva dopo aver espugnato il Pala Bigi, impresa mica da ridere alla luce della spianata subita in Gara 3 ma attenzione, al momento nessuna delle due contendenti è mai riuscita a prevalere sull’altra stante i pronostici della vigilia, accredanto come favoriti ora i romani (in Gara 1 e Gara 3), ora i reggiani (Gara 2 e Gara 4), pronostici puntualmente andati a farsi benedire e sovvertiti. Sarà quindi la gara della verità in questa serie a sette, un vero e proprio esperimento per la Lega A ma che ha messo in risalto, e non solo in questa serie, che la formula ha avuto un notevole successo certamente da replicare (con copertura televisiva da rivedere, decisamente…ndr). Una serie che sta vivendo inevitabili e piccate polemiche su ambo i fronti per gomitate o ginocchiate più o meno volute e suoni di tromba al MACH 2 al Pala Bigi, nulla a che vedere cioè sui temi tecnico-tattici che cercheremo di esprimere in questa presentazione ma che condiscono i dopo-partita per la gioia di questo o di quel tifoso, indispettito per l’esito negativo della propria squadra. Non c’è nulla da fare, siamo sempre in Europa, com’è lontana la NBA!
ACEA Virtus Roma
Dallo scoramento di Gara 3 alla felicità di Gara 4 e con la consapevolezza che domani non si può più sbagliare e tra le mura amiche, con il presumibile conforto cioè del proprio popolo ad incitare una squadra bella ma anche con qualche vena di pazzia nella testa. Come poter spiegare infatti l’incredibile Gara 2 senza Lawal e Taylor dopo la pessima figura all’esordio, l’incredibile resa al Pala Bigi in Gara 3 e la tosta performance di mercoledì sera per impattare la serie? Uscendo un pò fuori dai luoghi comuni che vedono i Playoff il regno dell’imponderabile e dell’emotivo, mi sembra evidente che l’ACEA, squadra abbastanza talentuosa ma poco incline alla gestione del risultato in modo consapevole, abbia sofferto un deficit d’esperienza e di presenza nonostante nelle sue fila ci sia gente non proprio sbarbata come Datome, Jones, Lorant, Bailey e D’Ercole. Ma ci sono anche delle spiegazioni tecniche. Aldilà degli innegabili meriti di Reggio Emilia che evidenzierò dopo, Roma ha sottovalutato nel complesso la batteria dei tiratori dalla lunga in casacca reggiana, accreditati prima dei Playoffs di un modesto 34,2% giocando molto sulla chance di lasciare spazio ai cecchini in biancorosso. Idea rivelatasi pessima, specie in Gara 3 ma anche in Gara 1 e Gara 4 perchè i ragazzi di Menetti, consapevoli della loro inferiorità nel pitturato come presenza, chili e centimetri (la lotta ai rimbalzi è al momento nettamente a favore dell’ACEA), hanno fatto di necessità virtù crivellando o quantomeno migliorando questa statistica, mettendo automaticamente una pressione enorme agli avversari incapaci di allargare il raggio della propria azione difensiva. Se poi accade, come in Gara 3, che la potenziale “sfavorita” in area chiude con il 67% dal campo e dentro l’arco, capite bene che Roma avrebbe dovuto giocare in versione marziana per avere la meglio dei reggiani.

Datome in entrata
E’ tutta quì, a mio avviso, la chiave di questa serie: se l’ACEA riuscirà a difendere in Gara 5 così compatta, decisa e concentrata su tutto l’arco del proprio canestro, impedendo di fatto comodi tiri da tre ai vari Slanina, Donnell Taylor, Antonutti, Filloy e Jeremic con lampi anche di Brunner e Cinciarini ed accettando cioè di essere sfidati sull’uno contro uno in avvicinamento al ferro senza mollare sul primo palleggio, allora la vittoria potrà arridere ai capitolini che però non dovranno sottovalutare due aspetti. Il principale è quello di superare in modo costante l’ottimo sistema difensivo della Trenkwalder, in certi frangenti di questa serie autentico capolavoro da seguire ad esempio per le giovani generazioni. E per far questo, bisognerà assolutamente limitare le palle perse, autentica zavorra che l’ACEA si porta seco da diverse gare e non solo da questa serie, ben 17 in Gara 4 ma sempre meglio delle 25 di Gara 3. Il fattore secondario ma non meno importante sarà quello di avere più continuità di realizzazione dal settore guardie che al momento sta procedendo a corrente alternata, leggasi specie alle cifre dei vari Goss, Bailey e D’Ercole e senza dimenticare che Bobby Jones difficilmente (chi lo desidera è libero di poter compiere tipici gesti scaramantici), potrà ripetersi come in Gara 4.
Ma la forza di quest’ACEA edizione 2013 è anche questa, non poter sapere cioè a priori chi riuscirà a mettersi in mostra esclusi i soliti Datome, Jordan Tyalor e Lawal. Infine, determinante dovrà essere l’apporto di Lorant sempre più a proprio agio nelle atmosfere infuocate di questi Playoff, il resto dovrà farlo anche il pubblico che si aspetta caloroso e chiassoso.
Ecco infine le dichiarazioni di Marco Calvani, come sempre, alla vigilia del match:
Si torna a Roma dopo una bella vittoria a Reggio. Sensazioni?
“Quattro gare servite per metterci sullo 0-0 e oggi siamo in una situazione che ci vede giocare un quarto di finale al meglio delle due, con due sfide in casa e una fuori. Vogliamo chiudere la partita sul 2-0 e non tornare più a Roma. Siamo stati bravi a ribaltare il fattore campo, dopo Reggio ci aveva sorpreso in gara 1.”
Quello che si giocherà domani sarà il settimo incontro fra le due squadre durante la stagione. Come sta la squadra?
“Il reintegro di Taylor e Lawal permette di gestire al meglio le nostre energie. La squadra è in ottima condizione sia mentale che fisica e questo è stato dimostrato dal fatto che è arrivata a fine partita fresca e lucida, in una situazione ambientale e di gara non semplice”
L’appuntamento è di quelli importanti. Si aspetta una bella risposta dal pubblico?
“Prima di tutto ringrazio chi c’era in gara 1 e gara 2 e faccio un ringraziamento speciale a quelli che sono venuti a Reggio nonostante le serate lavorative e le mattine successive in ufficio. Questo è un segnale che questa squadra gli ha trasmesso qualcosa di importante che loro hanno percepito. Detto questo ci aspettiamo che già da oggi ci possa essere un segnale importante dalla biglietteria, che si vada verso il tutto esaurito a completamento di una stagione che già da oggi è indimenticabile.”
Trenkwalder Reggio Emilia

Bell in entrata
La truppa di Menetti dovrà sfoderare una prova, un’altra prova impeccabile se vuole avere in Gara 6 al Pala Bigi la chance del match-ball. Al momento ci si può lamentare solo di Gara 2, toppata clamorosamente mentre perdere in un bellissimo match, tirato e vibrante e giocato punto a punto come Gara 4 ci sta dopo aver fatto vedere che il sesto posto in campionato. Ora però bisogna cancellare tutto e provare a rimettere sabbia negli ingranaggi di un’ACEA che si è sempre risollevata quando è stata spalle al muro.
La risposta sarà la solita, presumibilmente: in attacco allargare il campo per favorire il miglior tiro possibile per la batteria dei tiratori o per generare quello spazio sufficiente adatto alle penetrazioni di Cinciarini con scarico sugli esterni. Difficilmente si cavalcherà il gioco nel pitturato dove sia Brunner che Cervi han sofferto molto la fisicità ed i centimetri romani. In difesa insistere nello splendido lavoro di chiusura della strada al ferro, onde evitare facili appoggi al vetro e costringere la batteria degli esterni capitolini al tiro da fuori, al momento un pò l’inaspettata zavorra dell’attacco avversario.
E probabilmente ci vorrano più minuti e maggiore contributo da parte di Bell, al momento poco sfavillante come nella fase terminale della Regular Season, i punti e le qualità della guardia di Minneapolis saranno essenziali per mettere maggiore pressione ad una Virtus che potrebbe di nuovo soffrire di vertigini.
Arbitri: Cerebuch, Filippini e Baldini
Si gioca: Pala Tiziano, ore 20:00 di venerdì 17 maggio 2013.
Curiosità: prima della gara sarà premiato Gigi Datome come MVP del campionato regolare.
Fabrizio Noto/FRED
1 Comments
Davide
Come al solito un ottimo articolo.
Concordo sulle disquisizioni tecnico tattiche, pero purtroppo alla fine tutto verra deciso dal tiro da tre: se roma tira sui livelli di cui sarebbe capace (intorno al 40%) allora non c’e’ partita (vedi anche venezia ieri). E’ anche vero che se reggio continua a metterla dentro con 7 giocatori 7 (persino brunner!) allora la vedo male. Insooma, la chiave come dicevi e’ la difesa sugli esterni. E aggiungo pure (facendo scongiuri) che mia spetto una reggio un po stanca…siamo alla quinta partita in 10 giorni. Un saluto