SIENA- Siena risorge dalle proprie ceneri, dopo la disfatta in gara-1 e l’incredibile suicidio in gara-2 i biancoverdi senesi giocano una partita pressochè perfetta non dando scampo ad una Milano che fallisce completamente l’approccio alla gara, va subito sotto nel punteggio e non riesce mai a colmare il gap coi campioni d’Italia. Si capisce fin dal via che i milanesi non sono gli stessi della prima partita ma, soprattutto, che i padroni di casa non sono quelli sbiaditi visti al Forum. Dopo un paio di minuti di nervosismo, con errori da una parte e dall’altra e qualche “confronto” ravvicinato di troppo tra Hackett da una parte e Fotsis e Gentile dall’altra, il punteggio viene sbloccato da una tripla di Hairston, batti e ribatti per un 6-5 senese che diventa 12-8 nonostante la buona vena di Gentile e la mira dall’arco di Fotsis, da questo momento Siena non verrà più raggiunta nel punteggio dagli avversari. Il primo quarto si chiude sul +11 per i senesi che sembrano, al momento, dominare la gara. Clichè di poco diverso nel secondo quarto con Milano che regge comunque botta e con la partita che si innervosisce anche per delle chiamate curiosissime della terna arbitrale, assistiamo ad un tecnico fischiato e poi tolto alla panchina di Milano e ad un antisportivo fischiato con incredibile ritardo. Si va al riposo lungo, con la situazione in campo abbastanza caotica, con Siena che conferma il vantaggio di 11 punti grazie a 2 tiri liberi di Sanikidze realizzati a tempo scaduto per un fallo subito sulla sirena. Il terzo quarto vede l’allungo definitivo della Montepaschi grazie ad un ottimo 9/12 al tiro e 3/3 dalla lunetta, Milano risponde grazie soprattutto all’intraprendenza di un mai domo Gentile, ma l’ultima sirena suona su un rassicurante +14 per la Mens Sana. L’ultimo quarto non sposta i valori, la Montepaschi allunga ancora, sfonda il muro dei 20 punti di vantaggio con l’Olimpia che non naufraga completamente grazie a 4 triple, 3 delle quali di Melli su altrettanti tentativi. Si chiude col Palaestra in festa sul +19.
A Milano è mancato tantissimo Langford, l’americano è un valore aggiunto in difesa ma, soprattutto, è difficilmente arginabile in attacco disponendo di un campionario vastissimo di soluzioni individuali, non sappiamo se in gara-4 ci sarà. Scariolo ha avuto tantissimo da Gentile, il migliore dei suoi che, nonostante un atteggiamento davvero indisponente, si dimostra campione vero capace di colpire dall’arco e in entrata con notevole continuità, è l’unico ad arrendersi ben coadiuvato dall’ex Hairston. A nostro avviso il coach milanese sbaglia nel concedere soltanto 15 minuti a Bourussis, comunque gli viene preferito Mensah-Bonsu che si fa valere nel pitturato. Chi canna completamente la partita è la coppia di play, proprio i due che a Milano avevano fatto la differenza a Siena si eclissano: Green appare in difficoltà su ambedue i lati del campo e viene portato spesso, e capibilmente, in post basso da chiunque si trovi accoppiato con lui, Bremer non vede mai Hackett, spara a salve e chiude in valutazione negativa. Poco da dire su Radosevic e su Basile, un Melli premiato dalle cifre ma che non ci è parso incisivo come saprebbe e potrebbe fare.
Tra i senesi il duo “rasta” Moss-Hackett ha sbaragliato il campo. Lo statunitense, sul parquet per ben 36 minuti, ha giocato una gara eccezionale per temperamento, voglia, applicazione difensiva, efficacia offensiva, per lui 26 punti con 10/13 dal campo e 2/2 dalla lunetta. Ma meglio di lui ha fatto il figlio del grande Rudy, Hackett ha sciorinato una prestazione che per voglia e ferocia ha pochi paragoni con chiunque, per lui anche cifre lusinghiere con 20 punti, 8 falli subiti e ben 11 assist, 37 di valutazione per una prestazione da incorniciare. La sorpresa della serata è stata, poi, la scelta di far partire dalla panchina Bobby Brown che, deresponsabilizzato, ha reso al massimo uscendo alla distanza quando è calato Hackett, anche per il moro 20 punti ed un dominio negli scontri 1vs1 davvero notevole. Gli altri hanno portato il loro mattoncino con Sanikidze più efficace di altre volte, Ress finalmente recuperato al meglio, Carraretto encomiabile su ambedue i lati del campo. Si è rivisto in campo anche Rasic mentre le note negative per coach Banchi vengono dall’assenza di Kangur, per lui si parla di problemi muscolari, e dalla prestazione opaca di un Christmas che, ad onor del vero, è stato anche cercato pochissimo dai compagni. Sofferenza nel pitturato per l’atletismo di Mensah-Bonsu ma, alla fine, la Mens Sana ha raccolto 27 rimbalzi contro i 25 degli avversari grazie alla reattività di Sanikidze e di Ortner autore di 3 catture offensive.
Si torna in campo giovedì sera per quella che sarà la partita crocevia della serie, è ovvio che tornare a Milano, anzi a Desio, sul 1-3 significherebbe serie conclusa al 90%, ma se la Montepaschi riuscisse ad impattare sul 2-2 si aprirebbero scenari davvero impensabili dopo le prime 2 partite. Milano dovrà rivedere molte cose, dovrà risolvere i rebus di Brown, Moss e Hackett apparsi immarcabili per gli uomini di Scariolo, dovrà sfruttare maggiormente la netta superiorità che ha potenzialmente nel pitturato, e non dimentichiamo che l’Olimpia ha perso di 19 punti pur tirando con un ragguardevole 55% dall’arco: non è detto che una serata così magica al tiro debba ripetersi. Siena, viceversa, dovrà cercare di continuare sulla falsariga delle ultime 2 gare, dovrà scendere in campo con gli occhi della tigre come ieri sera anche se, immaginiamo, trovare ancora una serata da 67% al tiro da 2 sarà difficile.
Montepaschi-EA7: 92-73
Parziali: 24-13, 22-22, 26-23, 20-15
Progressione: 24-13, 46-35, 72-58, 92-73
Tabellini: http://www.legabasket.it/game/65/65752.html
SALA STAMPA
Poco loquaci i due tecnici, addirittura telegrafico Banchi:
Scariolo: C’è poco da dire, Siena è stata più pronta, più aggressiva fin dall’inizio mettendo in campo un’intensità notevole. Noi ci siamo innervositi ed abbiamo reagito con poca lucidità, si è così scavato subito un gap di 10-12 punti che grosso modo ci siamo portati in fondo quando si è poi ampliato. Dobbiamo solo fare i complimenti a Siena e prepararci per dopodomani, siamo venuti qua cercando una vittoria che svolti la serie e ci riproveremo giovedì sera. Dovremo cambiare molte cose perchè conosciamo l’atletismo, la voglia, l’orgoglio di Siena e dovremo confrontarci ancora con un ambiente caldissimo, da rivedere soprattutto la gestione dei confronti diretti tra i giocatori avendo particolare cura alla difesa su Brown, Moss e Hackett. Di Langford non so cosa dire, viene monitorato giorno per giorno dallo staff tecnico, stasera non era assolutamente in grado di giocare, vedremo tra 48 ore.
Banchi: Buona prova , benissimo l’approccio, benissimo la reazione dopo 2 sconfitte patite in quel modo. Condurre per 40 minuti contro un avversario di questo livello amplifica i nostri meriti. Ora dobbiamo riciclarci come abbiamo saputo fare dopo le prime 2 gare.
MVP: Hackett su tutti, una prova maiuscola fatta di carattere, di voglia, ma anche di tanta efficacia offensiva, la sua migliore prestazione da quando è arrivato in maglia biancoverde, accanto a lui benissimo anche uno straripante Moss. Per Milano prova sopra le righe di Gentile ben affiancato da Hairston.
WVP: Male Bremer, l’eroe di gara-2 stavolta termina con 0/3 dal campo e 4 falli commessi per -5 di valutazione finale.
Alessandro Lami