SASSARI – Il muro umano del PalaSerradimigni è pronto a ospitare Gara-1 tra la Dinamo Banco di Sardegna Sassari e Lenovo Cantù, valida per i quarti dei playoff scudetto. Le due squadre, pur arrivando al match in condizioni psicologiche diametralmente opposte, sono consapevoli che nella post season si resetta tutto. La stagione regolare ha dato risposte molto chiare sui pregi e sui difetti delle due squadre. Sassari ha veleggiato nelle prime due posizioni per tutto il campionato, giocando un basket spumeggiante grazie ai dettami tattici tanto cari al condottiero Meo Sacchetti. Il tecnico biancoblù ha gestito in maniera ottimale anche l’impegno in Eurocup, in cui i sassaresi si sono presentati da debuttanti assoluti. La società in ottica playoff, ha consolidato il roster con l’ingaggio di Drew Gordon e Sani Becirovic, con l’obiettivo dichiarato di “aprire il cassetto dei sogni”, concetto romantico coniato dal presidente Stefano Sardara. Cantù è reduce da un girone di ritorno assolutamente deficitario, ma ha un roster abituato a questo tipo di situazioni. Questo match potrebbe essere determinante per le sorti della serie.
SASSARI
I biancoblù hanno chiuso la regular season con il classico botto, espugnando per la prima volta nel massimo campionato, il PalaEstra di Siena. In casa dei campioni d’Italia di coach Banchi i sassaresi hanno dimostrato per l’ennesima volta di non occupare la seconda posizione per puro caso. Pur senza Drake Diener rimasto a riposo, e con il capitano Manuel Vanuzzo in panca per tutto il match, i ragazzi di Meo Sacchetti hanno vinto e soprattutto convinto, certificando definitivamente le proprie ambizioni di scudetto. Reduce dalla straordinaria prestazione di Siena, anche Travis Diener, in conferenza stampa, non ha nascosto le intenzioni sue e dei compagni di squadra nel voler regalare a Sassari e alla Sardegna tutta, il sogno tricolore. Ecco alcune affermazioni del genio di Fond du Lac: ”Ripartiamo dall’ultima gara, è stata molto divertente, sapevo che avrei dovuto dare qualcosa di più senza Drake ma siamo andati tutti bene, questo è positivo anche in preparazione al quarto con Cantù. Tutti gli avversari sono tosti, la Lenovo è molto fisica, è un team da Eurolega. Sarà dura ma affronteremo il tutto con molta energia. Io voglio sognare in grande, abbiamo una chance come tutti gli altri. Mi piace molto la nostra squadra, io mi diverto molto a giocare con tutti i miei compagni. Drew e Sani aggiungono qualcosa in più alla squadra e questo ci aiuta. Io gioco da sempre in questo ruolo ed essere un leader non mi pesa. Mi piace giocare per far giocare bene gli altri. Spero di portare la Dinamo a fare qualcosa di mai visto”. Molto più pacati i concetti espressi da Meo Sacchetti durante la conferenza stampa di presentazione del match. Ecco le sue parole: “La prima partita ci servirà per capire l’energia e l’elettricità che respireremo in questi playoff. Abbiamo fatto tanto per esserci, vogliamo gustarcela nel modo migliore. Non so cosa possa cambiare nel giocare una serie al meglio delle sette gare, non l’ho mai fatto ma non penso a cosa sarà, penso a gara1 e vedremo come staremo ed a che punto saremo. Le statistiche sono una cosa molto importante e indicativa, ma in campo può succedere anche qualcosa di diverso. Teniamo tutti sulla corda, faremo sicuramente i conti con alcuni piccoli acciacchi, che in sette giorni si recuperano, ma potrebbero creare problemi quando si gioca ogni due giorni. Cantù ha esperienza, è squadra che sa essere pronta ad affrontare sfide importanti, team da Eurolega. Non dobbiamo snaturare il nostro gioco ma essere pronti ad adottare soluzioni alternative. La pressione fa parte del gioco. Siamo arrivati a questo appuntamento e vogliamo giocarcelo. Abbiamo avuto risposte importanti ad alcuni giocatori che, quando chiamati in causa, possono darci una mano. Se arrivi ai playoff senza motivazioni, allora è un problema. Non servono motivazioni per giocare certe gare”.
CANTU’
I lombardi sbarcano in Sardegna con l’intenzione di dimenticare un regular season giocata tra alti e bassi. La dirigenza e il coach Trinchieri hanno cercato più volte di capire quali potessero essere i mali che hanno attanagliato il roster sopratutto durante il girone di ritorno. L’addio di Markoishvili è certamente uno dei fattori che hanno tolto sicurezze, non solo tattiche ma anche all’interno dello spogliatoio, e l’arrivo di Mancinelli, strappato a suon di euro proprio ai sassaresi, non ha finora portato gli auspicati benefici. Anche i canturini si sono mossi per cercare di rinforzare il roster, nel ruolo di play, con l’ingaggio di Joe Ragland che va ad affiancare Jonathan Tabu cui è mancata una soddisfacente continuità di rendimento. Cantù nella serie contro Sassari tenterà di fare ciò che finora è riuscito a poche squadre e mai con risultati decisivi: limitare i cugini Diener. Coach Trinchieri nella conferenza stampa prima della partenza per la Sardegna ha sottolineato un concetto chiave: i valori del campionato sono facili da leggere e quindi Sassari parte da strafavorita. Ecco alcuni passi delle dichiarazioni del coach canturino riportate sul sito ufficiale della società: “Il campionato dopo 30 giornate ha espresso dei valori abbastanza chiari. Sassari finisce seconda, Cantù settima. Ne consegue un’altra ovvietà, ossia che, chiaramente, nei quarti di finale tra seconda e settima tutti si possono aspettare che la seconda vada in semifinale. E’ successo a noi due anni fa contro Varese, così come a Milano nella stagione scorsa contro Venezia. In entrambi questi casi le serie sono terminate sul 3 a 0. Quindi mi sembra evidente chi sia il favorito. Sappiamo cosa ha espresso il campionato e conosciamo le difficoltà che ci aspettano. Possiamo non sentirci battuti, perché questo è lo spirito della competizione, però dobbiamo anche avere chiaro l’ordine dei valori sul campo. Noi paghiamo un girone di ritorno difficile e il fatto che avremo bisogno di tempo, che non è concesso a noi come agli altri. Il Banco di Sardegna ha aggiunto due giocatori a un sistema collaudato e funzionante, come dimostrato dal secondo posto in classifica, mentre noi desidereremmo tanto avere del tempo e non sappiamo di cosa saremo capaci. I playoff però incombono e tra due giorni si gioca in trasferta. Ho visto la partita che la Dinamo ha vinto a Siena. Bobby Brown comincia a curare Travis Diener e lui fa canestro. Quindi si accoppia con lui Hackett, che è un difensore molto migliore, e Diener continua a segnare. Alla fine su Diener ci va Moss, che è probabilmente il più arcigno difensore del campionato, e lui non smette di fare canestro… Penso che sia abbastanza facile leggere questa serie come il migliore attacco contro la migliore difesa. Durante la stagione la difesa è sempre stata una costante. I nostri più grandi problemi sono emersi in attacco. Per questo motivo si tratta una serie davvero difficile perché il Banco di Sardegna ha una facilità incredibile di segnare anche contro buone difese. Non nascondo che il nostro girone di ritorno è stato durissimo. Prima di tutto perché per certi versi è stato inaspettato e quindi non eravamo pronti, anche se mi chiedo chi sia pronto a passare da 11 vinte e 4 perse a 6 vinte e 9 perse. Non penso però che sia ancora il momento di fare delle valutazioni a consuntivo. Non credo che la rotazione di uno straniero da parte della Dinamo possa cambiare qualcosa. Quest’anno dobbiamo focalizzarci prevalentemente su noi stessi perché prima di arrivare ai dettagli dobbiamo pensare a giocare un tipo di pallacanestro che a volte non ci riesce. Per le vicissitudini che abbiamo passato la mia non è una formazione che può lavorare di fino in questo momento. Ripeto: so che è difficile e che Sassari è strafavorita, però non ci sentiamo battuti e questo è il bello di giocare i playoff. Se vogliamo competere dobbiamo vincere una gara in trasferta. Quale essa sia non conta. L’aspetto fondamentale è che ogni match non ha memoria di quello precedente tranne che per il risultato nella serie. Non possiamo scegliere niente, ma desideriamo solamente affrontare con piglio questi quarti di finale.
Precedenti: nella partita di andata giocata a Sassari hanno prevalso i padroni di casa con un tiro sulla sirena dello specialista Drake Diener per il 65-64 finale, mentre nel ritorno al Pianella, Cantù si è imposta per 94-80.
Arbitrano i Signori Carmelo Paternicò, Gabriele Bettini e Denny Borgioni.
Si gioca al PalaSerradimigni di Sassari alle ore 21 del 9 maggio 2013.
Diretta tv su Rai Sport 2
Marco Portas