SASSARI – Il tutto esaurito del PalaSerradimigni di Sassari, fa da cornice all’ennesima prova positiva dei ragazzi di coach Meo Sacchetti. Caserta tenta di giocarsi le residue speranze per poter entrare nella griglia dei playoff, ma si arrende alla netta superiorità dei padroni di casa. Per Sassari procede molto velocemente l’inserimento di Drew Gordon, già vero beniamino del pubblico biancoblù, mentre per Sani Becirovic si tratta di pazientare qualche settimana. Caserta gioca di orgoglio e volontà grazie al gruppo di italiani che onora la gloriosa maglia bianconera e, parola di coach Sacripanti, cercherà di regalare al proprio pubblico una vittoria nel prossimo turno casalingo contro Reggio Emilia, per chiudere con il punto esclamativo una stagione giocata tra mille difficoltà.
LA PARTITA
Meo Sacchetti spedisce in tribuna il polacco Michal Ignerski, affidandosi sotto i tabelloni al tandem Gordon-Easley. Partenza in quintetto per capitan Vanuzzo, i cugini Diener, Bootsy Thornton e Tony Easley. Caserta deve rinunciare a Dean Mavraides e si presenta in campo con il giovane Marzaioli, Maresca, Gentile, Jelovac e Jonusas.
Il match si accende immediatamente con la Juve che accetta il ritmo forsennato imposto da Travis Diener. Subito avanti Sassari che però non riesce a concretizzare il suo gioco grazie ai clamorosi errori di Thornton e Travis Diener. Caserta trova punti importanti nelle mani di Maresca e Jonusas. A metà quarto il tabellone indica la Dinamo avanti di soli due punti (13-11). L’ingresso sul parquet di Drew Gordon regala ottime soluzioni sotto canestro e Sassari si regala il primo mini break della partita proprio sulla sirena del quarto (22-15).
Sassari, nonostante il tentativo di ricucire lo strappo da parte di Caserta con Michelori e Jelovac, riesce agevolmente a controllare il match, e a metà del secondo periodo conduce per 33-22. Gordon trova la tripla che fa esplodere il PalaSerradimigni e Becirovic inizia a trovare le giuste sensazioni grazie a un buon minutaggio concesso da Sacchetti. Caserta cerca di reagire orgogliosamente con delle ottime soluzioni offensive di Mordente e ancora Jelovac, ma è ancora la Dinamo che trova le triple di capitan Vanuzzo e Drake Diener. Si va al riposo lungo con i biancoblù di casa avanti per 42-30.
Al rientro dall’intervallo Sassari sfrutta l’inerzia positiva, strappa ancora e porta il suo vantaggio ben oltre il +20. Tony Easley spadroneggia sotto i tabelloni sfruttando la sua agilità e il match non ha più storia. Coach Sacripanti, dopo l’ennesimo canestro di Bootsy Thornton allarga le braccia e sembra arrendersi. A metà quarto Sassari è in pieno controllo sul 55-34. Travis Diener dispensa assist con Marzaioli e Maresca incapaci di contenerlo. Il pubblico del PalaSerradimigni in delirio regala la standing ovation a Drew Gordon dopo una poderosa stoppata. Il quarto si chiude con la Dinamo avanti di 25 punti (71-46).
L’ultima frazione conta poco per il risultato. Meo Sacchetti concede minuti anche a Maurino Pinton e continua l’opera di integrazione per Sani Becirovic. Pino Sacripanti chiede l’ennesima prova di orgoglio e viene accontentato dai suoi ragazzi che riescono a dimezzare lo svantaggio che alla sirena finale e di soli 13 punti. Sassari consolida il suo secondo posto già in cassaforte dopo la vittoria di Bologna e chiude sull’87-74.
SALA STAMPA
SACCHETTI
Innanzitutto mi sento in dovere di fare i miei complimenti a Caserta per il campionato che ha fatto e per l’atteggiamento dimostrato nonostante tutte le difficoltà. I miei complimenti vanno all’allenatore, ai giocatori e allo staff. Per la partita di oggi c’è poco da dire. Abbiamo giocato a sprazzi. Sono quelle partite un pochino strano, di quelle che non vorresti giocare, ma possono servire per inserire dei giocatori com’è successo. Oggi abbiamo provato diverse cose tra cui Easley e Gordon insieme, soluzione che potremo usare per i playoff. Per il resto non ho molto da dire. Sani Becirovic onestamente è molto migliorato in settimana, ha preso fiducia ma ha ancora bisogno di entrare in condizione e abituarsi di nuovo ai contatti, anche perché penso che nei playoff gli metteranno le mani addosso. Per onestà devo dire che in settimana ho pensato di concedere un turno di riposo a Drake Diener, ma studiando le caratteristiche di Caserta e sapendo che ogni avversario meriti rispetto ho voluto presentare la miglior formazione possibile. Sinceramente nei primi due quarti speravo che muovessimo di più la palla, invece abbiamo esasperato la nostra pallacanestro cercando quelle cose positive sulle quali lavoriamo da mesi. La difesa è stata intensa solo a sprazzi e come ho già detto per fare strada ai playoff avremo bisogno di salire di livello.
SACRIPANTI
Sapevamo che per vincere qui dovevamo giocare la partita perfetta. Secondo me abbiamo due buoni quarti ma siamo andati al riposo lungo sotto di dodici punti frutto delle nostre basse percentuali da tre punti e dalle troppe palle perse. Nel terzo quarto la Dinamo ha avuto percentuali incredibili al tiro e noi abbiamo continuato a perdere troppi palloni, concedendo ai nostri avversari comodi contropiedi. Abbiamo subito tanto a rimbalzo d’attacco con Easley che ha dominato contro Michelori. Siamo arrivati qua in condizioni rimaneggiate con Mavraides fermo per problema al ginocchio, presentatosi dopo la partita con Avellino e molto probabilmente non giocherà neanche l’ultima partita. Pur essendo corti, penso che Marzaioli abbia disputato una buona partita tenendo bene il campo. Siamo contenti di aver ridotto il divario finale portandolo a soli 13 punti, con l’orgoglio e la volontà che sono le basi della nostra filosofia tutto l’anno cercando di fare una partita dignitosa fino alla fine. Credo che questa sia la stagione che mi abbia fatto crescere di più a livello personale, per tutto quello che è successo. Ci mancava solo uno tsunami a Caserta e meno male che il terremoto ci ha risparmiato. Abbiamo iniziato con il taglio di Wise e la fuga di Chatfield, proseguendo con l’avvento di una presidenza che doveva cambiare le cose e invece si è rivelata un bluff, fino all’ultimo sofferto, addio di Akindele che ci ha lasciato dopo la soffertissima vittoria di Cantù, ottenuta con il sangue. Nonostante tutte queste cose abbiamo continuato a crederci, siamo riusciti ad ottenere vittorie importanti e non abbiamo perso energia e positività à. Per questi motivi mi piacerebbe finire al meglio con una vittoria in casa contro Reggio Emilia. Ringrazio Meo Sacchetti per le belle parole spese nei nostri confronti e mi sembra doveroso fare a Sassari il mio in bocca al lupo. La Dinamo è senza dubbio una delle realtà più belle del basket italiano. E’ bello vedere un palazzo pieno in una partita come questa, contro una squadra come la nostra che non ha un particolare fascino e con il pubblico che mostra la foto dell’ultimo arrivato e tifa fino alla fine. Faccio il mio in bocca al lupo anche al mio giocatore preferito di sempre: Bootsy Thornton. A lui mi legano bellissimi ricordi. Al suo primo giorno in Italia è stato ospite a casa mia e sembrava un marziano appena sbarcato dalla luna. Abbiamo passato a Cantù delle splendide stagioni e anche se non ci sentiamo spesso perché siamo due persone non molto inclini ai sentimentalismi, ci lega un affetto speciale.
TRAVIS DIENER
Quella di oggi era una partita che aveva poco senso perché noi eravamo già certi del secondo posto, ma abbiamo voluto dimostrare che la sconfitta dell’andata è arrivata al termine di un match molto strano. Siamo molto soddisfatti di aver dimostrato di avere orgoglio e abbiamo giocato una partita vera. Più che alla mia prestazione penso al fatto che abbiamo tirato con il 27% dalla lunga distanza che non è assolutamente la nostra percentuale. In vista dei playoff, dove penso incontreremo Cantù, dobbiamo continuare a lavorare duro durante la settimana e cercare di inserire Gordon e Becirovic. Drew ha dimostrato di essere già pronto mentre Sani sta lavorando per raggiungere la condizione ottimale.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Juve Caserta 87-74
Parziali: 22-15; 20-15; 29-16; 16-28.
Progressione: 22-15; 42-30; 71-46; 87-74.
Arbitri: Enrico Sabetta, Gianluca Mattioli e Guido Federico Di Francesco
Mvp: Se la Dinamo gioca così bene, è grazie alle magie del folletto di Fond du Lac. Travis Diener ha la bacchetta del direttore d’orchestra e i suoi compagni riescono a eseguire i suoi spartiti alla perfezione. Citazione d’obbligo anche per Drew Gordon, presenza di spessore nell’area colorata che si concede anche una tripla da favola.
Wvp: Nessuno dei giocatori entrati nel parquet del PalaSerradimigni merita la citazione. I biancoblù di casa giocano ormai a memoria, mentre i bianconeri campani meritano un applauso per lo straordinario campionato che hanno giocato lottando contro mille difficoltà.
Foto di Daniele Petretto
Marco Portas