La Dinamo c’è. Sport ma non solo al PalaSerradimigni. La Dinamo Banco di Sardegna, protagonista sul parquet di una storica annata alla ribalta del massimo campionato italiano di pallacanestro, rivolge spesso e con attenzione lo sguardo verso l’esterno, disponibile e disposta a mettere il suo appeal al servizio del bene comune, della promozione di iniziative meritevoli, di campagne di sensibilizzazione e raccolte fondi che, anche se in piccola parte, possano contribuire a lanciare messaggi importanti ed a fare qualcosa di importante

Emergency 2013
Emergency. Così sarà anche domenica prossima, quando alle 20:00 in piazzale Segni si alzerà la palla a due fra Travis Diener e compagni e i bianconeri della Juve Caserta, match valido per la penultima giornata di campionato. In occasione del match la Dinamo Banco di Sardegna scenderà in campo al fianco dell’associazione umanitaria italiana indipendente e neutrale Emergency, i cui volontari sin dal 1994 offrono cure medico chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà promuovendo una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, il tutto grazie proprio ai volontari ed ai tantissimi sostenitori. Ad oggi Emergency ha curato oltre cinque milioni di persone in 16 paesi del mondo. Un invito cui la società del presidente Stefano Sardara e la Fondazione Dinamo del presidente Carlo Sardara hanno risposto senza esitazioni, confermando l’idea che vuole e porta il biancoblu ad essere sempre più veicolo ideale e funzionale alla trasmissione di positivi e condivisi messaggi.
Basta un sms. Dallo scorso 8 aprile con scadenza fissata al prossimo 28 aprile 2013, Emergency ha lanciato una campagna per l’sms solidale a favore del suo “Programma Italia”. Inviando un semplice messaggio al 45505 (valore di 2 euro) o effettuando una chiamata da rete fissa (valore di 5 euro) sarà possibile contribuire ad offrire cure gratuite ai migranti, agli stranieri ed alle fasce più svantaggiate della popolazione italiana. Secondo il Censis infatti oltre 9 milioni di italiani nel 2011 non hanno avuto accesso alle cure mediche per ragioni economiche. Fra i pazienti di Emergency sono sempre di più gli italiani che chiedono assistenza medica gratuite o un aiuto utile a pagare il ticket per prestazioni da ricevere presso le strutture del servizio sanitario pubblico. Un esempio per tutti: nel poliambulatorio di Emergency a Marghera un paziente su 5 è italiano.
Obiettivi e attività. La campagna “Programma Italia” si propone di raccogliere fondi per l’ampliamento dell’intervento umanitario di Emergency in Italia. Con i fondi raccolti verranno acquistati e allestiti due ambulatori mobili per portare cure ai braccianti agricoli, si finanzieranno due poliambulatori da avviare a Napoli e Polistena (RC) durante il 2013 e le attività dei due già operativi a Palermo e Marghera e dei due ambulatori mobili “Polibus” già operativi in zone di forte disagio sociale e dove l’accesso alla sanità è difficoltoso. Oltre alle attività di informazione e diffusione sui media nazionali e locali, sono previsti appuntamenti, iniziative e giornate dedicate alla comunicazione e presentazione dei progetti cui i fondi saranno destinati. Grazie al supporto dei gruppi di volontari, lo scorso week end Emergency si è presentata in oltre 250 piazze italiane per promuovere l’sms solidale e per informare i cittadini sulle attività del “Programma Italia”. Molto significativa la proiezione del film “Life in Italy is Ok”, prodotto da Emergency in collaborazione con Lab8 e dedicato ai Progetti dell’associazione in Italia.
Il tema della campagna. Il tema della campagna è l’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Pazienti italiani e stranieri di Emergency si alternano nella lettura dell’articolo in un video della durata di 30 secondi che fa riflettere: sebbene in Italia il diritto alle cure sia un diritto riconosciuto dalla legge, nella pratica migranti, stranieri, poveri non hanno accesso alle cure a causa della scarsa conoscenza dei propri diritti, delle difficoltà linguistiche, dell’incapacità di orientarsi all’interno di un sistema sanitario complesso. A volte anche per paura di essere denunciati se irregolari.
Emergency in Italia. Emergency ha iniziato a lavorare in Italia intervenendo nell’ambito dell’immigrazione e del disagio sociale. Nel 2006 ha aperto a Palermo, in Sicilia, un poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti, con o senza permesso di soggiorno, e a tutti coloro che ne hanno bisogno. Nel dicembre 2010 Emergency ha aperto un secondo poliambulatorio a Marghera, in Veneto. Nel 2011, due pullman trasformati in ambulatori mobili hanno portato assistenza sanitaria ai migranti impegnati nell’agricoltura. Nel 2012 Emergency ha aperto a Sassari uno sportello che offre servizi di orientamento sociosanitario ai migranti.
Sassari, 22 aprile 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna