SIENA- Partita al cardiopalma quella giocata ieri sera al Palaestra di Siena tra i biancoverdi della Montepaschi e gli ospiti lagunari seguiti in Toscana da un buon numero di tifosi. Partita che permette a Siena di mantenere il quarto posto in coabitazione con Milano e Reggio Emilia con la classifica avulsa che, ad oggi, premia proprio i biancoverdi toscani. Per Venezia si complica invece la corsa ai play off con un calendario per nulla agevole che vedrà i veneti dover fare visita ad Avellino, diretta concorrente per l’ottavo posto, e poi ricevere la corazzata Varese. A 80 minuti dal termine, quindi, i verdetti per la griglia dei play off non sono ancora completati. La gara di ieri sera è stata decisa da un gran canestro di Brown che ha spezzato definitivamente un equilibrio durato per tutta la partita.
Ma andiamo con ordine: il primo quarto è stato un continuo batti e ribatti tra le due squadre con Siena che si presenta sul parquet con la formula del 5+5, lasciando in borghese Ortner e Rasic e rinunciando all’infortunato Sanikidze. I canestri di Christmas, lanciato ancora una volta nello starting five da Luca Banchi, e di Brown, sono compensati da una partenza bruciante di Clark che segna 10 dei primi 14 punti della propria squadra. Tra sorpassi e controsorpassi si arriva alla prima sirena con Siena in vantaggio di 1 punto grazie alla tripla scagliata da Brown da distanza siderale. Il secondo quarto vede l’allungo perentorio degli ospiti che crivellano la retina senese grazie alle iniziative di un Clark davvero imprendibile e alla precisione di Hubalek e Szewczyk, il vantaggio dei veneziani si dilata e raggiunge ben presto la doppia cifra con la Montepaschi che segna 2 soli punti nei primi 5 minuti del secondo quarto. La sveglia dei padroni di casa tarda ad arrivare e la Reyer fugge sul +13 per assestarsi al momento del riposo lungo sul +10. Al rientro in campo il clichè della partita non sembra cambiare, con l’Umana che confeziona un 5-0 in avvio di terzo quarto che porta il vantaggio ospite al +15 sul 51-36. Ma qui comincia tutta un’altra partita, proprio nel momento in cui Venezia sembra avere la gara in mano, con l’inerzia dalla propria parte e con un vantaggio considerevole, Siena si sveglia, la mira dall’arco premia le iniziative di Moss, Carraretto e Brown e con un parziale di 25-9 i biancoverdi riescono addirittura a chiudere la terza frazione in vantaggio di 1 punto. L’ultimo quarto è un continuo susseguirsi di sorpassi e controsorpassi con Clark folletto imprendibile per la difesa senese, Venezia prende 4 punti di vantaggio, Siena ricuce col solito Brown e con un volitivo Hackett che impatta dalla lunetta con un 2/3. L’ultimo possesso sembrerebbe di Venezia ma Rosselli sfonda su Ress e Banchi chiede time out, la rimessa da metà campo finisce nelle mani di Brown che a 21 centesimi dalla fine, in penetrazione, mette a segno il punto della vittoria.
E’ stata la classica partita in cui un pareggio, impossibile nel basket, avrebbe meglio rispecchiato i valori visti in campo. Tanto equilibrio con Venezia che ha avuto la colpa di non saper chiudere una partita che aveva decisamente in mano, Siena d’altra parte ha avuto il merito di crederci fino in fondo, di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di mettere in campo voglia e determinazione con Hackett e Brown che si sono letteralmente sbucciati gomiti e ginocchia per ricucire un gap che sembrava decisivo sul -15. Venezia ha sfruttato il proprio peso sotto i tabelloni, con Diawara e Szewczyk che hanno fatto la voce grossa e con lo stesso polacco e Clark che hanno colpito anche dalla distanza, notevole il gap fisico coi senesi con Diawara che ha avuto vita abbastanza facile in post basso. Chi ha deluso, tra gli uomini di Mazzon, è stato Young abulico e negativo anche per valutazione finale, con Bowers che, pure lui, non ha affatto brillato. Mazzon non ha dato minuti al duo ex-Treviso composto da Bulleri e Marconato. Luca Banchi, da parte sua, ha visto la crescita di Eze, ieri preciso anche al tiro, e la solita abnegazione difensiva di un Moss che ha subito però lo strapotere fisico di Diawara spalle a canestro. Brown è stato anima e cuore della squadra, ben coadiuvato da un Daniel Hackett non preciso al tiro come altre volte ma che ha messo sul parquet voglia e grinta in abbondanza. Solita prova positiva di Kangur, mentre le note negative sono venute da un Janning da 0/3 dal campo e -2 di valutazione e un Tomas Ress ancora molto indietro nel recupero della condizione. Christmas, ultimo arrivato, è stato di nuovo lanciato nello starting five e ci pare che non abbia demeritato anche se nel secondo tempo il coach biancoverde non lo ha più rimesso in campo, qualche minuto di troppo in panchina anche per un ieri positivo Benjamin Eze.
Un po’ di cifre: in una partita così equilibrata, decisa all’ultimo tiro, spicca la valutazione totale delle 2 squadre che dice 95-76 in favore di Siena, Siena che ha tirato meglio degli avversari sia da 2 punti che dall’arco e che è andata in lunetta soltanto 9 volte contro le 21 degli ospiti. Supremazia netta a rimbalzo per la Reyer con 41 catture contro 32.
Montepaschi-Umana Reyer 83-81
Parziali: 23-22, 13-24, 25-14, 22-21
Progressione: 23-22, 36-46, 61-60, 83-81
Tabellini: http://195.56.77.210/game/65717.html
SALA STAMPA
Mazzon: Peccato non essere riusciti a tenere il vantaggio, ma Siena è una grande squadra e ha tanti campioni che possono decidere le partite, credo che per lo scudetto ci saranno fino in fondo. Il nostro maggiore errore, quello più grave, è stato quello di aver concesso troppe triple facili agli avversari che, proprio col tiro pesante, sono rientrati in partita.
Banchi: Partita difficile, Sanikidze è rimasto fuori per un leggero infortunio e abbiamo deciso di non rischiarlo. Siamo rientrati grazie a tanta intensità e per questo voglio fare i complimenti ai miei ragazzi. Nell’intervallo ho cercato di lavorare sia sul fattore tecnico che su quello mentale. Finalmente possiamo lavorare tanto e bene durante la settimana, ne sentivamo davvero il bisogno. Christmas mi è piaciuto e nel secondo tempo ha avuto molta partecipazione alla partita nonostante non sia rientrato sul parquet.
MVP: Clark davvero imprendibile per la difesa senese, bravissimo in penetrazione e preciso dall’arco, ottima partita la sua. Tra i padroni di casa bene Brown.
WVP: Young da una parte e Janning dall’altra sono stati quelli che hanno toppato la gara.
Alessandro Lami