REGGIO EMILIA – La Trenkwalder dei miracoli non accenna a rallentare la propria corsa. La vittima della giornata è una coriacea e mai doma Lenovo Cantù, che viene sconfitta in via Guasco dopo la classica gara da playoff per intensità e aggressività. Sono una tripla di Filloy fino a quel momento a secco di realizzazioni e due tiri liberi di Troy Bell a sancire la fine del match che ha comunque visto la formazione di coach Trinchieri condurre per buona parte del tempo la contesa, salvo poi venire ripresa e superata dalla caparbietà di Reggio Emilia, che nella serata in cui Taylor non brilla sotto il profilo offensivo, trova canestri importanti da Slanina e lo stesso Bell.
Già dalla prima palla a due si era capito che la sfida che valeva il quarto posto sarebbe stata sporca, brutta e cattiva. Cantù, in barba alla pre-tattica, schiera sia Tabu che Smith e parte subito forte per provare a indirizzare la contesa sui propri binari impedendo a Reggio di correre e chiudendo l’area con i suoi centimetri e la sua verticalità. Trinchieri riesce perfettamente nel suo intento sino a metà partita, quando la Lenovo si trova anche avanti di 9 punti, prima che una tripla di Brunner sulla sirena del tempo riporti la Trenkwalder sotto di sole 6 lunghezze, 34-40.
La ripresa però vede cambiare il copione almeno inizialmente: Reggio ritorna subito sotto con le triple, mentre Cantù soffre l’aggressività reggiana in difesa. L’equilibrio non si rompe sino alla seconda metà del quarto parziale, quando dopo che i padroni di casa parevano potersi scrollare di dosso Cantù, gli ospiti si rifacevano sotto e sorpassavano. E un contestato cambio d’uomo sulla linea dei liberi a ridare il pareggio ai biancorossi (Brunner, con un dito messo male, lascia il posto a Slanina e Trinchieri accusa Menetti di aver giocato sul presunto infortunio del centro). Mancinelli fatica a trovare soluzioni che, almeno fino a quel momento, aveva insaccato con facilità e la difesa reggiana si fa asfissiante grazie a un Filloy ancora una volta monumentale dietro. La sua tripla chiude il match, suggellato da Bell. Reggio vince e si porta al quinto posto. Un sogno.
Trenkwalder Reggio Emilia-Lenovo Cantù 71-65
Progressione: 22-19; 24-40; 52-50; 71-65
Parziali: 22-19; 12-21; 18-10; 19-15
Dagli spogliatoi
Max Menetti
E’ il giorno più felice della mia carriera qui a Reggio. I playoff matematici sono un traguardo eccezionale ma ora dobbiamo tornare con i piedi per terra e pensare subito a Cremona. Lascio spazio al mio vice Fioretti perché voglio condividere con lui questa gioia. Fioretti: “Abbiamo vinto contro una squadra da Eurolega. E’ un ulteriore passo in avanti nel nostro processo di crescita. Nella ripresa abbiamo attaccato meglio la difesa canturina. Brunner? Si è procurato una bella lussazione alla mano destra”
Andrea Trinchieri
Faccio i complimenti a Reggio che ha vinto meritatamente una gara tosta, ma mi sento preso per i fondelli: tirar fuori il giocatore che deve tirare i liberi e inserire il migliore nella specialità mi pare poco corretto. Anche perchè dopo 30″ Brunner era già in campo nuovamente. A livello di gioco abbiamo accusato un paio di passaggi a vuoto mentali che ci hanno condannato. Siamo riusciti a limitare Taylor ma non Bell
MVP – Demian Filloy e Troy Bell: il primo segna il canestro forse più importante della stagione dopo una gara a secco ma di grande abnegazione e sacrificio di altissimo livello in difesa. Il secondo ormai è l’arma in più di questa Trenkwlader, che quando non trova Taylor ha un Bell sempre pronto a cavare le classiche castagne dal fuoco.
WVP – Jonathan Tabu e Jerry Smith: non dovevano essere della gara secondo la pre-tattica canturina e forse sarebbe stato meglio così. Il primo non combina una cosa che una di positivo, mentre il secondo pensa più a protestare e innervosirsi che cercare di dare un ritmo ai suoi.
Alessandro Caraffi