ROMA – Potrebbe sembrare la classica gara di fine Regular Season, un match di tranquilla marcia d’avvicinamento ai Playoff per la Virtus e di fine stagione per la Scandone ma questa Roma-Avellino racchiude in se diversi temi d’interesse. L’Urbe deve innanzitutto riprendersi dal tremendo K.O. di un lunedì di Pasqua mai così amaro in passato, specie se le premesse della vigilia erano quelle di abbattere la capolista per insidiarne addirittura lo scettro del comando in classifica e lanciare quindi un segnale fortissimo alle avversarie, proprio in ottica scudetto. Avellino invece vuole e deve continuare ad inseguire il sogno chiamato Playoff, se lo merita il team del presidente Sampietro di continuare a sperarlo se solo si va con il pensiero al disastroso torneo d’andata disputato dai verdi d’Irpinia. E fu proprio la sconfitta interna contro Roma all’andata a far comprendere che sarebbe stata difficile anche la salvezza, altro che entrare nel novero delle migliori otto! Perciò oculate scelte di mercato et voilà, ecco la Sidigas battagliera e corsara che arriverà a Roma proprio per crederci ancora di più.
ACEA Virtus Roma

Taylor saprà incidere questa volta?
Sconfitta salutare per smorzare eccessivi e pericolosi entusiasmi o messa a nudo drammatica dei limiti di questa Virtus? In questa settimana ne ho lette e sentite di tutti i colori sulla batosta in quel di Varese e, considerando che la piazza capitolina è da sempre avvezza a facilissimi entusiasmi come ad incredibili e profondi attacchi di depressione, cercherò di essere equilibrato sperando di non senbrare il solito cerchiobottista di turno.
Se alla data odierna solo Venezia ha violato il Palawhirlpool varesino ci sarà pure un perchè. Sembrebbe una frase ad effetto ma la realtà dei numeri è questa. L’unica squadra che al momento ha messo alla frusta la Cimberio tra le mura amiche è stata appunto Venezia (ma ricordiamoci che quel giorno Varese era priva di Ere e di Banks), ma anche Sassari nel girone d’andata, uscita poi sconfitta per una sola incollatura al fischio della sirena e stiamo parlando non della Dinamo di questi ultimi tempi, sempre forte ma balbettante nei suoi più granitici ed importanti protagonisti, ma di quella di dicembre scorso, in piena corsa per l’Eurocup e con il vento in poppa che si arrese anche in circostanze poco fortunate agli avversari. Perciò a mio avviso sono inutili i lamenti ed i pianti per i 23 punti di scarto presi: l’ACEA di questi ultimi due mesi ha spesso oggettivamente faticato a trovare la via del canestro contro qualunque avversario, non era quindi una novità che potesse soffrire palla in mano se non avesse velocizzato la manovra, se a questo s’aggiunge che può anche succedere che in difesa si abbia un calo di concentrazione in un match oppure subire un avversario che lascia poco al caso per intensità e lucidità tra le proprie mura, ecco che a mio avviso lo scarto rimediato a Masnago ci sta tutto.
Certo, perdere a Varese quest’anno ci può stare ma prenderne così tanti non era nei pronostici e non può far piacere,

Gigi Datome al tiro
senza ovviamente dimenticare che va dato atto che Vitucci ha avuto il meglio da tutti i suoi ragazzi, panchina in primis e specie da Talts, elemento che ha decisamente spostato l’ago della bilancia dalla parte degli stellati biancorossi allorquando ha surrogato un Dunston buono ma non straripante come sempre. Semmai l’amarezza giustificata da Calvani, comprensibile al 100%, è stata forte nel constatare che i suoi ragazzi non han reagito come sono usi fare e contro chiunque, giocando poco se non quasi zero “da squadra” e cercando nelle singole giocate il chiavistello per scardinare una solidissima Varese in approccio difensivo.
Errori di crescita, errori di gioventù che personalmente mi sento di comprendere e di “perdonare” perchè ho ancora negli occhi le batoste prese per tanti anni con giocatori potenzialmente più quotati e ben lungi dall’essere così partecipi all’idea di squadra come si vede quest’anno. Una caduta, anche se fragorosa, nel percorso di crescita quindi ma domenica si deve ripartire ed Avellino, questa Avellino, non sembra proprio la vittima sacrificale di turno. Attenzione quindi alle partenze “lente”, quelle che da diverso tempo esegue l’ACEA specie in casa perchè non bisogna dare eccessiva confidenza a gente come Lakovic o Richardson (al momento il miglior tiratore della Lega da tre con il 48%!!!), potrebbe risultare letale.

Lawal in aria…
Servirà molta intensità in difesa proprio sul play sloveno, autentico fattore che legge come pochi le situazioni in campo dall’alto della sua enorme esperienza, se avrà voglia di giocare (e sembra proprio che in questi mesi ad Avellino si trovi bene), sarà un rebus per Taylor. Ma servirà molto la presenza fisica dei lunghi, Lawal e Lorant su tutti per arginare un settore avversario ben strutturato. Ovviamente si dovrà ritrovare feeling con il tiro dalla lunga, con Goss, D’Ercole e Datome attesi a dover punire le chiusure nel cuore dell’area che presumibilmente Pancotto metterà in campo per contrastare Lawal, senza dimenticare che l’uso della zona potrebbe riproporsi come ostacolo da scavalcare senza indugi. Anche Taylor dovrà scuotersi, nelle ultime due gare è apparso appannato e non decisivo come contro Cremona e Siena.
Infine, ecco le parole di Marco Calvani in conferenza a presentazione del match, grazie al Ns. collaboratore Alessio Teresi oggi al Pala Tiziano:
“Avellino è una squadra in grande salute, viene da una serie di risultati positivi non ultima la vittoria di lunedì sera contro Siena. E’ una squadra totalmemte rinnovata rispetto alla partita dell’andata, avendo cambiato sia il tecnico che parecchi giocatori. Hanno inoltre abbreviato i tempi di adattamento di un giocatore di assoluto livello quale è Jaka Lakovic, giocatore che ha fatto bene ovunque e rappresenta un valore aggiunto per il nostro campionato. Per quello che ci riguarda torniamo a giocare davanti al nostro pubblico un’altra partita importante con la stessa decisione e motivazione che avranno i nostri avversari”.
Quale sarà la chiave della partita?
“Corsa e contropiede, ciò che è mancato a Varese. Dovremo inoltre essere bravi a raccogliere tanti rimbalzi difensivi ed a contenere gli esterni di Avellino, se prendono coraggio e convinzione possono fare male. Considero la partita di Varese un episodio isolato che non cancella quanto di buono abbiamo costruito in sette mesi: questo è quello che ho voluto trasmettere ai giocatori in questi giorni, ma mi aspetto una reazione.”
La società tornerà sul mercato per i Playoff?
“Siamo vigili sul mercato e se ci sarà la disponibilità della società potremmo anche considerare l’ eventualità di nuovi acquisti”.
Sidigas Avellino
Cesare Pancotto è uomo pragmatico, una sicurezza per uscire al meglio se ti sei cacciato in una situazione delicata. Ma a discapito dei suoi predecessori, prima Valli eppoi Tucci, non si può tacere sulla Scandone a tratti anarchica che si vedeva in campo sino a fine gennaio: troppi galli a cantare nel pollaio, si sa…Troppi giocatori di indubbio talento offensivo ma con il desiderio di ricevere il pallone e di farlo morire tra le proprie mani, pochissimo gioco di squadra a dirla tutta.
Adesso Avellino è esattamente il contrario di quanto visto sino a fine gennaio scorso ma si è dovuto correre ai ripari: Taquan Dean e Kaloyan Ivanov prima di tutto, eppoi a seguire di fila Jaka Lakovic, Jimmy Lee Hunter ed infine Brandon Brown a compensare le dipartire di Shakur, Mavraides, Ebi, Warren ed Hardy. Per Brandon Brown, operato ieri, sarà impossibile essere presente domenica al Pala Tiziano dopo l’infortunio di lunedì sera nella vittoriosa gara contro Siena ma la buona notizia è che rientra Linthon Johnson, assente dalla quarta di ritorno nella gara contro Cremona che però non sarà al top della forma ma che resta sempre un centro di caratura, un notevole contrappeso da opporre a Lawal & Co. su i due lati del campo.
Ordine categorico è vincere per continuare a cullare il sogno dell’ingresso nella griglia Playoff ma anche per evitare brutte sorprese, la classifica nelle ultime giornate potrebbe rivelarsi ispida perciò sempre dare il massimo così il ritorno in Irpinia sarà sereno. Dubbi anche sulla presenza di Valerio Spinelli, il velenoso play puteolano capace sempre di sorprendere chiunque non gli dia attenzioni particolari ha dei problemi ma sarà certamente della sfida. Infine, ci si aspetta di più da Nicola Dragovic, contro Siena 13 minuti per zero punti, difficile fare peggio.
Ritmo basso o catch & shut e vedere se Roma regge? Ci credo poco, credo che Pancotto cercherà di controllare al massimo il ritmo della gara imbrigliando le trame di Taylor e Goss il più possibile per poi sferrare, nel quarto finale, l’allungo decisivo, confidando anche su di un’ACEA possibilmente dalle polveri bagnate da fuori.
Ecco anche le dichiarazioni Cesare Pancotto su questa gara:
“Il primo pensiero va a Brandon dopo l’operazione di ieri. Un pensiero ad un uomo che ci ha dato molto, sia caratterialmente, che come disponibilità ,che come qualità ed aiuto alla squadra. – esordisce così coach Pancotto nella consueta conferenza prepartita – Venendo alla gara di domenica, prima di tutto vogliamo conquistare la salvezza, e per farlo dovremo avere più fame dei nostri avversari. Poi vogliamo continuare a giocare bene e, infine, continuare a lavorare con grande mentalità, per avere una solida base per il futuro. Tutto questo lo inserisco nel contesto di affrontare una della migliori squadre del campionato: una squadra ora terza, ma che dopo le partite contro di noi e a Sassari potrebbe essere proiettata vero il secondo posto. Troveremo delle difficoltà perché i loro obiettivi sono ambiziosi. Nel roster ha tre giocatori di grande talento, tanto atletismo e fisicità ed ha espresso sempre il suo potenziale grazie alla bravura di chi ci ha lavorato. Dovremmo esaltare le qualità espresse in queste sei vittorie, con una difesa di grande intensità ed aggressività, soprattutto sul contropiede e negli uno contro uno per non fargli creare vantaggi che sanno concretizzare, sia all’interno che fuori dall’area. In attacco vogliamo limitare il numero delle palle perse e cercare sempre di più la qualità all’interno dell’area come tiri e percentuali.”
Precedenti: Sono 16 le gare disputate e sono 13 le vittorie della Virtus, ultima vittoria d’Avellino.
Si gioca: Pala Tiziano ore 18:15, domenica 7 aprile. Diretta televisiva su Telenostra.
Arbitri: Lanzarini-Mattioli-Weidmann
Fabrizio Noto/FRED