SIENA – Il Barcellona è di un altro pianeta, lo si sapeva ed i 7.000 del Palaestra, dopo aver sostenuto a gran voce per 40 minuti i propri beniamini, hanno tributato un grandissimo applauso a questi ragazzi in canotta ner0-biancoverde che hanno disputato davvero una grandissima Eurolega, al di là di qualsiasi previsione più ottimistica.
La matematica ancora non condanna i senesi, manca una partita e se la Mens Sana riuscisse nell’impresa di violare Vitoria molto probabilmente, stante la contemporaneità dell’incontro tra Olympiacos e Khimki, il miracolo si compirebbe. Onestamente appare difficile, però, che questa squadra abbia la forza di andare a vincere in trasferta, cosa che in Europa non fa da metà gennaio, sul campo per di più di una squadra ancora in lotta per il passaggio del turno. I biancoverdi stanno oltre tutto pagando ancora un dazio altissimo al problema degli infortuni, anche ieri sera le assenze di Hackett e di Janning sono state vistosissime, l’americano sarebbe servito come il pane per le sue triple atte ad aprire una scatola davvero molto chiusa, mentre Daniel avrebbe potuto sfruttare la sua grande attitudine alla penetrazione. Ma tutto questo purtroppo non c’è stato, i due sono rimasti a guardare i compagni e l’unica nota lieta è arrivata dal rientro di Ress che è partito nei primi cinque ed ha dimostrato di essere davvero molto in là nella strada del recupero di una buona condizione.
Anche il Barcellona, ad onor del vero, aveva assenze importanti: mancava Mickeal al quale vanno i migliori auguri visto il grave problema polmonare che lo ha colpito, mancava Navarro rimasto addirittura a Barcellona e, all’ultimo minuto, anche Tomic si è seduto in panchina senza partecipare alla partita. Assenze importanti, dicevamo, ma è ovvio che il roster dei catalani ha una profondità diversa da quella di Siena e l’impatto delle assenze si è fatto sentire molto di meno per Pascual rispetto a Banchi, basterà pensare a questo riguardo che il coach spagnolo ha potuto ruotare personaggi come Jasikevicius soltanto per 18 minuti, Lorbek per 17, Sada per 20. Tutto questo la dice lunga sulla varietà di scelte del Barcellona che si è confermata squadra di assoluto livello europeo, pronta per vincere l’Eurolega. In sede di preview avevamo parlato della diversa forza delle due squadre nel pitturato ma, alla fine, la differenza nel computo dei rimbalzi è stata minima (35-32), anche se per la difesa dei padroni di casa è risultato impossibile fermare Jawai autore di 22 punti con 2 soli errori, uno dal campo e uno dalla lunetta, il corpulento americano è un po’ troppo tutelato, come tutto il Barcellona, e siamo curiosi di rivederlo all’opera contro squadre che hanno un “peso politico” diverso dalla Mens Sana perchè i suoi movimenti sono molto pachidermici e sempre vicinissimi, se non spesso oltre, al fallo. Accanto a lui ha brillato Ingles che, se non avesse perso troppo tempo a provocare il pubblico, avrebbe disputato la gara perfetta, accanto a loro molto bene anche Huertas con il resto del roster catalano che ha portato, ogni componente per la propria parte, il mattoncino per la vittoria finale.
Luca Banchi, detto delle assenze gravi, ha spremuto per 38 minuti un encomiabile David Moss che ci chiediamo per quanto potrà andare avanti giocando a questi ritmi e con questa intensità. Finalmente c’è stato un gran minutaggio anche per Rasic che ha ripagato con una partita da luci ed ombre la fiducia del coach, già detto dell’ingresso addirittura nello starting five di Tomas Ress, c’è da segnalare la solita intraprendenza di Brown che, però, sta sbagliando davvero troppo: anche ieri sera 12 punti dal campo con ben 16 tiri, più un 3/4 dalla lunetta. Ci è parso in crescita Sanikidze, mentre Kangur ha alternato buone cose ad errori vistosi e, purtroppo per lui e per Siena, ha sbagliato la tripla del -2 a 1 minuto dalla fine che avrebbe definitivamente riaperto la partita coronando il bel recupero senese partito da -11. Le note poco liete vengono da un Marco Carraretto che si sbatte come non mai ma che proprio non riesce più a vedere il canestro, il capitano biancoverde anche ieri ha sparato 0/4 finendo, unico senese, in valutazione negativa. Ma note poco liete vengono anche da Eze: il lungo nigeriano non ha mai visto Jawai e, più in generale, appare davvero in difficoltà a certi livelli.
Siena ha condotto nel punteggio per tutto il primo quarto grazie ad una partenza sprint sul 10-0 e, a metà frazione, era sul 23-9, ha poi subito il recupero dei catalani ma ha saputo tenere il vantaggio fino al +2 del primo mini intervallo. Il secondo quarto è stato quello del sorpasso ospite, il Barcellona con un parziale da 22-15 è andato al riposo lungo sul +5. Nel terzo quarto c’è stato lo strappo definitivo, e decisivo, con un ulteriore allungo che ha portato gli azulgrana anche sul +11. L’ultima frazione di gioco, però, ha visto la veemente rimonta senese che si è arenata sul 69-74 a causa della tripla di Kangur che si è stampata sul ferro, se fosse entrata forse la storia della partita sarebbe stata diversa.
Montepaschi Siena – Barcellona 69-77
Parziali: 25-23, 15-22, 15-20, 14-12
Progressione: 25-23, 40-45, 55-65, 69-77
SALA STAMPA
Pascual
Complimenti alla Montepaschi e ad un bel pubblico che ha reso speciale questa partita e questa serata. Abbiamo iniziato male e Siena è stata brava a colpirci, poi siamo riusciti piano piano ad entrare in ritmo riuscendo addirittura a cogliere un vantaggio in doppia cifra. Nell’ultimo quarto siamo calati, abbiamo pagato molto il quarto fallo di Jawai e Siena è stata brava a rientrare. C’è tanta stanchezza, ci sono tanti problemi per un calendario che ci obbliga a giocare anche di lunedì, è così anche per Siena dato che in Italia succede spesso ed infatti sia noi che loro abbiamo collezionato molte sconfitte. Siena ha disputato una grande Eurolega, è una squadra che tira molto da 3 e, se avesse sempre avuto Ress, avrebbe di sicuro qualche vittoria in più.
Banchi
Bellissimo l’inizio, questo pubblico lo meritava e ci ha dato la spinta per quell’avvio pirotecnico, ma loro sono fortissimi e sono stati capaci di rientrare, noi non ci siamo arresi e ci va dato il merito di averci creduto fino alla fine arrivando davvero ad un nulla dall’aggancio. Grande Eurolega: eravamo outsiders e invece siamo qua ancora a giocarci il passaggio nell’ultima decisiva partita, questo deve inorgoglirci molto. Ora ci aspettano 2 gare di campionato e 1 di Eurolega tutte in trasferta, vanno giocate con la lucidità che abbiamo messo a tratti stasera e con la determinazione che sappiamo riversare in campo. Bene il rientro di Tomas, per noi lui è importantissimo ma ricordiamo che senza Ress abbiamo vinto la coppa Italia.
MVP: Jawai e Ingles sono stati autori di una gara senza sbavature e sono risultati decisivi per le sorti dell’incontro.
WVP: Eze e Carraretto trovano davvero tanta difficoltà.
Alessandro Lami