BRESCIA – Nella settimana di Pasqua la Centrale del latte Brescia ospita una lanciatissima Upea Capo d’Orlando che schiera in campo Mathis, Battle, Portannese, Huff e Poletti. La Leonessa risponde con Fernandez, Jenkins, Giddens, Barlos e Brkic.
La partita va subito a ritmi molto alti, a metà del primo parziale Capo d’Orlando guida per 13-11 ma al termine del quarto, dove le squadre si rispondono colpo su colpo, è Brescia avanti 26-25 e in grande evidenza sono i lunghi della Centrale autori di 20 punti in due, 12 per il greco Barlos e 8 per David Brkic. Anche Capo d’Orlando sotto i tabelloni ha un Mitchell Poletti in doppia cifra a quota 10 punti.
Nel secondo quarto Brescia parte fortissimo e si porta subito sul 32-25 con Gino Cuccarolo che lasciato solo in mezzo all’area inchioda a canestro e costringe coach Pozzecco a rifugiarsi in un time-out. I padroni di casa però prendono il largo grazie soprattutto a Loschi che bombarda da lontano e prima porta il vantaggio bresciano in doppia cifra sul 35-25, poi con un’altra bomba allunga fino al +14 sul 46-31 e obbliga Pozzecco all’ennesimo time –out che sà di deja-vu. Capo d’Orlando precipita definitivamente nel baratro in seguito ad un fallo tecnico fischiato alla sua panchina e Brescia dilaga fino al +21 sul 52-31 grazie all’ennesima bomba del solito Loschi, quando mancano 4 minuti all’intervallo lungo. Brescia non si rilassa e continua a spingere arrivando fino al +24 sul 59-35 prima del mini-break di 6-0 che riporta l’Upea a -18 sul 59-41 per i lombardi, risultato con cui va in archivio il primo tempo. In evidenza sempre la coppia di lunghi bresciana composta da Brkic e Barlos, autori di 30 punti, equamente divisi. Decisiva anche la prova di Federico Loschi autore di 11 punti, perfetto dalla distanza con un 3 su 3 da dietro l’arco che ha spaccato la partita. Per Capo d’Orlando buona prova di Mitchell Poletti autore di 14 punti e bene anche Ryan Battle con 10 punti a referto. Nel secondo tempo sono subito i siciliani a mostrare una reazione d’orgoglio che gli permette di rientrare fino al -14 sul 52-66.
La partita procede nel massimo equilibrio fino alla fine del quarto che vede Brescia ancora in vantaggio di 15 punti sul 79-64. Nell’ultimo quarto i ragazzi di Pozzecco giocano bene e grazie all’energia di Portannese e ai canestri di Battle recuperano fino al -12 e sul punteggio di 82-70 per la Leonessa coach Martelossi si vede costretto a chiamare time-out per interrompere il momento negativo. Il tempo scorre inesorabile e i siciliani si innervosiscono, coach Pozzecco paga con l’espulsione, ne approfittano i padroni di casa, Loschi in lunetta è glaciale e mette tutti e quattro i tiri dalla lunetta, Fernandez da lontano completa l’opera e riporta la Leonessa a +20 sul 96-76 quando mancano 3 minuti al termine. Nei minuti finali è show-time con Giddens che appoggia una stupenda schiacciata rovesciata e alla fine c’è gloria per tutti con coach Martelossi che fa entrare i ragazzini e Brescia che chiude sfondando ampiamente quota 100 con un impressionante 109-87. Season high polverizzati per tre giocatori della Leonessa, con i 32 punti di Brkic, i 22 punti di Barlos e i 20 di Loschi. Jenkins chiude in doppia-doppia con 11 punti e 10 assist, Giddens la sfiora con 13 punti e 7 rimbalzi. Per Capo d’Orlando ottima prova di Poletti in doppia-doppia con 17 punti e 11 rimbalzi. Per Young 19 punti, mentre sono 18 per Portannese e per Battle.
In sala stampa il coach dell’Upea Capo d’Orlando, Gianmarco Pozzecco, acclamato dal pubblico come un mito esordisce dicendo: “Complimenti a Brescia perché ha giocato una partita stellare, complimenti al mio amico Brkic e a Loschi che a Capo d’Orlando era venuto a dirmi una cosa che mi aveva fatto enormemente piacere. Complimenti ai miei ragazzi perché non era facile contro una squadra fisicamente più forte di noi, comunque i miei ragazzi non hanno mollato mai e hanno giocato fino alla fine. La terna arbitrale secondo me ha arbitrato bene ma non mi piace un arbitraggio che non segue il buon senso, il fallo intenzionale di Mathis a partita ampiamente finita non ha ragione di esistere. Amo spasmodicamente l’85% degli arbitri che mi hanno arbitrato, ma la cosa importante è arbitrare con buon senso. Young ci dovrà dare un aiuto consistente, lo stesso Benevelli deve trovare la forma, dobbiamo capire la nostra collocazione, ringrazio la gente di Brescia perché sono stati tutti molto carini”.
Il coach della Centrale del latte Brescia, Alberto Martelossi invece argomenta così: “Prima che mi dimentichi voglio fare gli auguri di buona Pasqua a tutti, oggi abbiamo giocato bene e avuto anche una qualità difensiva di buon livello. Come è successo con Barcellona, altra squadra siciliana, avrei preferito tenermi qualche punto di differenza in più in tasca da poter usare in altre occasioni. Avevamo preparato la partita per fermare Mathis e Huff e direi che abbiamo fatto bene, inevitabilmente abbiamo dovuto concedere qualcosa di troppo a Poletti, ma era nel piano gara. Avere dei lunghi come Brkic e Barlos che sanno giocare sia dentro l’area che tirare da fuori è fondamentale per vittorie come quella di oggi, dove loro hanno cercato di affollare l’area per arginare i nostri lunghi, che però hanno saputo trovare i canestri anche da fuori. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere nelle prossime partite l’accesso matematico ai play-off, ci siamo vicini ma dobbiamo continuare su questa strada”.
La guardia/ala della Centrale del latte Brescia, Federico Loschi ribadisce: “Abbiamo fatto tutti una grande partita. Ricordiamoci che questa squadra era partita per salvarsi e adesso siamo qui a giocarci i primi posti. Per me risulta facile perché con quattro stranieri in campo l’italiano viene lasciato inevitabilmente più libero. Io sono un attaccante e una delle mie qualità è quella di saper tirare, devo solo mettere i tiri che mi prendo. Quando giocavo a livelli più bassi sono sempre stato preso per presuntuoso, per montato, Pozzecco è sempre stato il mio idolo, il mio esempio, e a Capo d’Orlando gli ho detto che per me è semplicemente il numero uno, senza null’altro da aggiungere, tranne forse il fatto che mia mamma è innamorata di lui, basta pensare che è venuta a vedere la partita solo per fare la foto con lui”.
Andrea Buffoli