SIENA – La Montepaschi compie la propria missione e batte Cantù in quello che era un vero e proprio spareggio per occupare la quarta piazza di una classifica che vede Varese e Sassari lontanissime ed anche Roma in posizione di privilegio al terzo posto. In sede di presentazione avevamo sviscerato le due ipotesi, a seconda che vincessero i padroni di casa oppure gli ospiti, e le loro ripercussioni sulla classifica, si è assistito alla vittoria dei biancoverdi senesi che così affiancano Cantù in graduatoria ma la superano in virtù degli scontri diretti favorevoli. Ora Siena ha un calendario non impossibile e potrebbe difendere il quarto posto dall’assalto proprio dei brianzoli o di una imperscrutabile Milano capace di tutto e del contrario di tutto, difficile invece che Carraretto e compagni possano andare a insidiare il terzo posto di Roma dato che i punti di ritardo dai capitolini sono 4 cementati dal vantaggio, per Datome e soci, nel doppio scontro diretto. Cantù dovrà provare, invece, a scalzare proprio i senesi da quel quarto posto che in un ipotetico quarto di finale play-off garantisce il vantaggio del fattore campo, ma dovrà anche guardarsi da una Milano battuta a domicilio che insegue a soli 2 punti e che potrebbe sfruttare la sfida del Pianella, staremo a vedere.
Intanto si deve dar conto di una partita stranissima, una partita che per 30-32 minuti ha visto una sola squadra in campo, e cioè la Montepaschi Mens Sana. I senesi hanno dato subito uno strappo importante al punteggio ed hanno tenuto Cantù a soli 11 punti nel primo quarto e 21 al suono della sirena dell’intervallo lungo. Cantù è apparsa dominata in ogni settore del campo con Brown che si è fatto beffe dei play canturini e Ortner che ha disputato la più classica delle partite dell’ex dominando nel pitturato. Impossibile per gli uomini di Trinchieri contrastare i padroni di casa che nel terzo quarto hanno ancora di più incrementato il vantaggio toccando in due occasioni il +31. La seconda di queste occasioni si è verificata al 27^ minuto quando Moss ha sparato la tripla del 64-33, mancavano in quel momento poco più di 13 minuti al termine e la partita appariva irrimediabilmente segnata. Ma il basket è lo sport più bello del mondo non a caso e da quel preciso istante è iniziata una partita completamente diversa. Nei restanti 13 minuti Cantù ha saputo segnare gli stessi 33 punti messi a referto nei primi 27 minuti di gioco, mentre Siena è riuscita nell’impresa di segnare solo 9 punti. Un parziale di 20-0, diventato 28-2, terminato 33-9, ha riacceso una gara che appariva ampiamente finita e che invece ha visto la Lenovo issarsi fino al -5, un -5 vanificato da un’altra bomba di Moss che ha ricacciato indietro i biancoblu scrivendo la parola fine alla contesa. Stanchezza senese, infortuni in serie per Hackett e Janning tolti dalla partita per due scavigliate, 4 punti regalati dalla terna invirtù di un antisportivo inesistente fischiato a Ortner, il risveglio di Leunen, questi sono stati gli ingredienti della rimonta incompiuta di Cantù.
La squadra ospite deve fare autocritica per aver gettato al vento più di 30 minuti di partita ritrovandosi a -31 e compromettendo così ogni possibilità di vittoria nonostante un recupero miracoloso. Trinchieri ha avuto tanta confusione da un Tabu da 0/3 dal campo e -2 di valutazione, da un Jerry Smith poco migliore, da un Nicolas Mazzarino le cui primavere cominciano a pesare e a farsi vedere, da un Aradori disastroso con 0/5 dal campo e -3 di valutazione. I canturini hanno sbagliato una miriade di tiri liberi andando per ben 29 volte in lunetta ma fallendo 13 tentativi, hanno tirato bene dall’arco con 6/12 ed hanno vinto di misura la sfida sotto i tabelloni con 30 rimbalzi contro i 29 dei padroni di casa. Mancinelli ci è sembrato il più continuo, autore anche di qualche ottimo assist no-look, supportato da Scekic, positivo il suo rientro per Cantù, e da un Marten Leunen che si è acceso davvero troppo tardi bombardando dall’arco la retina biancoverde quando però, ormai, la partita era segnata.
In casa senese un grande Moss ha segnato la tripla decisiva, un Brown da 31 minuti sul parquet con cifre lusinghiere è risultato essere il miglior marcatore della serata, ma soprattutto si è assistito alla più classica delle partite dell’ex: Ben Ortner ha tenuto egregiamente il campo, splendidamente innescato da Rasic e Brown ha segnato 15 punti con 7/9 dal campo e 1/1 dalla lunetta accaparrandosi perfino il ruolo di miglior rimbalzista della serata, bravissimo. Altra nota lieta l’intraprendenza di Rasic e il suo finalmente lungo utilizzo. Da rivedere un Eze a corrente alternata e un Kangur non più incisivo in attacco come qualche tempo fa ma sempre ben presente in difesa. Male Sanikidze, che sta davvero deludendo, e partita da -4 di valutazione per Carraretto che però si è immolato al solito in difesa. Le notizie peggiori vengono dall’infermeria e ci dicono di due infortuni alle caviglie per Hackett e Janning, infortuni ancora da valutare. Quaranta minuti di panchina per il convalescente Ress.
Montepaschi-Lenovo 73-66
Parziali: 18-11, 28-10, 18-20, 9-25
Progressione: 18-11, 46-21, 64-41, 73-66
SALA STAMPA
Trinchieri
Eravamo partiti abbastanza bene, poi ci siamo fatti travolgere senza reagire, ci siamo intimoriti e non è stato poi possibile ricucire un gap che era diventato molto importante. Psicologicamente, anche e soprattutto per il futuro, è stato il recupero, anche se incompiuto, dell’ultimo quarto, dovevamo dimostrare se eravamo uomini e caporali e siamo stati uomini anche se era troppo tardi per vincere. Il mio fallo tecnico non l’ho capito dato che nell’occasione avevo solo incitato un mio giocatore. Qui per noi è sempre difficile giocare stante l’ambiente molto caldo per via dell’accesa rivalità esistente.
Banchi
Non era facile stasera, non era facile per via di un periodo davvero pieno di difficoltà. Difficoltà che continuano a palesarsi dati gli infortuni ad Hackett e Janning, si tratta di due distorsioni alle caviglie e forse questo tipo di infortunio ancora non lo avevamo collezionato. Troppe palle perse nel corso del loro recupero anche se devo fare i complimenti a chi ha dovuto sacrificarsi a lungo, su tutti Brown e Moss, per l’assenza degli altri compagni. Rasic quando la partita sale di tono fisico ed agonistico propone sempre un bel basket. Bene la foga agonistica con la quale abbiamo aggredito la partita.
MVP: Moss, Brown e Ortner decisamente i migliori in casa mensanina. Per gli ospiti buona prova di Mancinelli e 12 minuti da favola di Leunen.
WVP: Aradori sente decisamente troppo la partita contro i propri ex compagni. In 3 gare quest’anno 2/18 al tiro e due volte in valutazione negativa, ieri sera 0/5 e -3.
Alessandro Lami