BOLOGNA – A distanza di un mese e mezzo da quella che doveva essere la data originale della partita (rinviata a causa della neve, con non poche polemiche sollevate), si recupera l’incontro tra Oknoplast Bologna e Sidigas Avellino. Due formazioni in momenti abbastanza diversi. A Bologna la soglia di panico si è abbastanza abbassata dopo la vittoria di 10 giorni fa contro Reggio Emilia che ha in pratica messo in cassaforte la salvezza, mentre, contemporaneamente, rimane appeso a un miracolo il tentativo di agganciare il treno playoff. In poche parole, se la stagione non è già finita, è solo perchè il calendario prevede altre sette partite comunque da onorare. I lupi biancoverdi, invece, arrivano carichi come non mai dopo il fine settimana di gloria in Puglia, dove è stata firmata la quinta vittoria consecutiva, che ha messo anche gli uomini di Pancotto al riparo da discorsi salvezza, ma anche, se non soprattutto, ha acceso gli entusiasmi della piazza, che ha atteso in stazione il ritorno dei propri beniamini e sa che, con una vittoria domani, l’ottavo posto disterebbe solo quattro punti.
OKNOPLAST BOLOGNA
Il tonfo (-20) di Roma era prevedibile e previsto. Mancava Gigli e l’Acea in questo momento è una squadra totalmente superiore. Ci sono stati comunque segnali positivi, come un ottimo primo tempo, una buona gara del giovane lungo polacca Parzenski, segnali incoraggianti da parte di Hasbrouck. Ma, in sostanza, si può dire che una gara ha riassunto in sè quella che è stata la stagione Virtus: questo è quanto, anche armata delle migliori intenzioni, che ora paiono esserci, la squadra più di tanto non può fare. Bisognerà, allora, contare sul fattore campo per cercare di avere la meglio su Avellino che arriva lanciata e come avversario molto pericoloso. Proprio per il discorso fatto in precedenza, la Virtus non può permettersi di sottovalutare nessun avversario, pertanto l’atteggiamento dovrà essere quello giusto dal 1° al 40° minuto, per non rischiare di fare brutte figure contro una squadra che arriverà affamata nella sua rincorsa ai playoff. Il tutto con la consapevolezza, non si sa quanto positiva, che anche una sconfitta, in termini di classifica, non comporterebbe un impiccio insormontabile: Biella, ultima, è a -6 con lo scontro diretto in favore dei bianconeri. Si cerca di recuperare Gigli, per quella che, nella speranza dei medici, potrebbe anche essere la sua ultima fatica stagionale. Il ginocchio del lungo romano continua a gonfiarsi e, visti anche i precedenti, l’esigenza sarebbe quella di dargli un riposo prolungato. Una vittoria stasera, pertanto, consentirebbe a Gigli di fermarsi senza doversi troppo preoccupare di quello che accade in campo.
SIDIGAS AVELLINO
I campani stanno vivendo di gran lunga il miglior momento della propria stagione. Sembra passato un secolo dallo stentato avvio di campionato. Ora la squadra vola letteralmente ed è in piena fiducia, come dimostra la vittoria di Brindisi, pur senza Lakovic, che domani ci sarà, e Ivanov, ancora fuori. L’entusiasmo in città monta, per quella che sarebbe una rimonta playoff storica. I tifosi, domenica, si sono ritrovati davanti a un megaschermo al Paladelmauro per gioire assieme della vittoria, stante l’impossibilità di seguire la squadra in prima persona per problemi di impianto a Brindisi, e sono poi andati in stazione, a notte fonda, per ricevere la squadra di ritorno dall’impresa. Ora l’obiettivo è cogliere la sesta vittoria in fila contro una squadra che potrebbe essere priva di grandi motivazioni e portare l’ottavo posto a soli quattro punti di distanza per poi attendere, il lunedì di Pasqua, Siena nella propria tana che sarà, prevedibilmente, infuocata. I tifosi, questa volta, ci saranno numerosi, così come ci sarà Jaka Lakovic, che ha recuperato dai problemi che lo avevano appiedato contro l’Enel. Diversa sorte per Ivanov, che dovrà, invece, accomodarsi nuovamente in panchina e limitarsi al tifo per i suoi compagni.
Precedenti: 23 con 16 vittorie per Bologna e 7 per Avellino;
Arbitri: Cicoria – Sardella – Terreni;
Palla a due: Mercoledì 27 marzo, ore 20.30 alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO);
Nicolò Fiumi