Pesaro – Forse l’Enel di coach Piero Bucchi era l’avversaria ideale per consentire alla Scavolini Banca marche di riprendere il filo del discorso interrotto a Sassari e, in maniera ancora più dolorosa, in casa domenica scorsa contro la Trenkwalder; ovviamente non perché la squadra pugliese non sia formazione di rango, tutt’altro, ma perché forse era l’avversario contro cui i problemi offensivi che ancora si porta dietro la formazione di Markovski meglio potevano essere mascherati.
In effetti i biancorossi di casa devono ringraziare la prestazione quasi mostruosa nel tiro dall’arco, la grande precisione ai liberi, un Cavaliero monumentale nel quarto finale ma sicuramente non possono nascondere un’evidente aridità di idee offensive palesata anche nel match di oggi, soprattutto nella seconda metà di partita, quando la palla comincia a pesare e le idee cominciano ad annebbiarsi.
Come ha detto lo stesso coach Bucchi in sala stampa, la sua è una squadra da giocatori talentuosi che hanno una certa attitudine che non può non essere assecondata; l’Enel di questo campionato non brilla certo per solidità difensiva e capacità di alzare l’intensità nel corso della partita, ostacoli che la Scavolini Banca Marche ha più di una volta mostrato di soffrire oltre modo.
L’importante comunque era vincere e così è stato al termine di una partita comunque sempre condotta dai padroni di casa, però giocata senza tanti tatticismi ed anche per questo sempre in dubbio fino alla fine, visto che l’Enel proprio nel momento che contava aveva ritrovato i suoi due alfieri Reynolds e Gibson, fino ad allora per la verità piuttosto latitanti.
Inizio da brividi per Cavaliero con tre palle perse quasi consecutive ma poi già nel corso del primo quarto la guardia triestina si riprende alla grande (ponendo così le basi per la sua grande prestazione finale) e così anche la Scavolini Banca Marche che, dopo un inizio titubante che vede i brindisini in vantaggio anche sul 5-9, trova la svolta con la zona 2-3 ordinata da Markovski.
Si tratta di una difesa che lascia Robinson libero di segnare qualche punto di troppo all’altezza della lunetta ma che, molto aggressiva sugli esterni, annebbia le idee e la vista degli spauracchi Gibson e Reynolds.; il secondo in particolare chiuderà il primo in tempo con nessun punto e 6 palle perse.
Il quarto vede quindi una certa predominanza dei padroni di casa che si fanno preferire in una mira leggermente migliore nei tanti tiri dall’arco nonché per tante belle giocate sia offensive che difensive.
Come ci si attendeva l’Enel non brilla per difesa e chiude il quarto in grande affanno sotto i colpi di Stipcevic, Cavaliero e Barbour, quest’ultimo particolarmente ispirato ed attento; si va al primo riposo sul 28-21 per i padroni di casa, nonostante Brindisi segni con il 78% da 2.
Nel secondo quarto l’Enel trova punti importanti dai rincalzi mentre Gibson e Reynolds continuano a latitare; quest’ultimo addirittura viene “panchinato” da Bucchi per quasi tutto il quarto, ma fanno ottimamente le sue veci i rincalzi.
Sono infatti Fultz, Formenti e Ndoja e reggere ottimamente la baracca in un quarto che vede ancora tanti tiri da tre, alte percentuali e solo 4 falli in totale.
Markovski non ripropone più la zona e così dopo il + 13 iniziale (33-21), l’Enel riesce dapprima ad avvicinarsi sul 35-33 e poi addirittura ad impattare a quota 45 (tripla di Ndoja a 2 minuti dalla fine); il rush finale però premia la Scavolini Banca Marche con Crosariol in veste di realizzatore ed assist-man che permette ai suoi di chiudere sul 51-45.
Pesaro soffre l’avvio del terzo quarto, quando Bucchi ripropone il quintetto “operaio” che l’ha sostenuto fin lì e con buoni risultati: i padroni di casa non segnano per 4 minuti e così l’Enel arriva ancora sul – 2 (51-49); poi una tripla di Barbour sblocca i padroni di casa ma è solo un fuoco di paglia in cui Stipcevic e Mack si esaltano con qualche siluro dall’arco, anche perché poi è ancora una tripla dell’incredibile Ndoja a portare gli ospiti sul -3 (67-64) all’ultimo intervallo breve.
Si arriva così all’ultima frazione e si verifica quello che un po’ tutti si aspettavano: Reynolds e Gibson finalmente si sbloccano e la Scavolini Banca Marche comincia a tremare, anche i due folletti già in più di un’occasione hanno fatto vittime eccellenti.
Reynolds segna tutti i suoi 13 punti nell’ultima frazione, mentre Gibson segna un paio dei suoi incredibile canestri che fanno venire i sudori freddi a giocatori e pubblico di casa; in apertura di quarto è proprio un cesto di Reynolds a dare il primo ed ultimo vantaggio esterno dopo tanto tempo (70-71) ma a questo punto la Scavolini Banca Marche, invece di sbandare come in altre occasioni, mantiene la lucidità per rispondere colpo su colpo ai ragazzi di Bucchi.
Non che il piano tattico sia dei più arditi, visto che tutte le speranze dei ragazzi di casa sono affidate alla mira da lontano delle sue guardie, ma questa volta le speranze sono ben riposte perché al solito Stipcevic si affianca un Cavaliero in trance agonistica che non sbaglia neanche le conclusioni più difficili.
Con una grande difesa di Kinsey ed un Crosariol comunque più che discreto sotto canestro, i biancorossi arrivano sul 90-80 quando mancano poco più di tre minuti alla fine; un gioco da tre punti di Robinson (sicuramente il migliore tra i suoi) ed una tripla siderale di Gibson riportano l’Enel sul -1 (91-90) a pochi secondi dalla fine, ma poi dalla lunetta la mano di Kinsey non trema e così Pesaro può festeggiare il ritorno alla vittoria prima di due partite sterne consecutive che non si preannunciano affatto facili.
L’Enel invece per la prima volta nel suo campionato infila una serie di tre sconfitte consecutive; probabile che, come ha detto Bucchi, qualche suo giocatore si sia un po’ rilassato ma comunque il suo campionato rimane eccellente ed il sogno play-offs rimane ancora realizzabile.
Scavolini Banca Marche Pesaro – Enel Brindisi 94-90
Parziali (28-21; 23-24; 16-19; 27-26)
Progressione 28-21; 51-45; 67-64
Tabellini
http://195.56.77.210/game/65670.html
Mvp: dopo l’ingloriosa prestazione contro Reggio Emilia Daniele Cavaliero si riscatta alla grande passando da 0 a 24 punti, ergendosi come top scorer tra i suoi e trovando dodici punti nel solo ultimo quarto, quando un paio di suoi canestri inventati hanno dato respiro ai suoi nel momento del recupero avversario
Wvp: l’Enel alla fine ha trovato un buon apporto da tutti i suoi elementi scesi in campo, sia pure in fasi diverse della partita; chi non è riuscito a dare un contributo importante è stato però Jeff Viggiano, a cui Bucchi ha preferito a lungo un Ndoja in evidente giornata di grazia
Spogliatoi
Markovski: spero che questa partita costituisca una ripartenza perché comunque, a parte il match di domenica scorsa contro Reggio Emilia,la squadra si esprime bene già da un po’ di tempo. In ogni caso faccio dei grossi complimenti a tutti i miei giocatori, perché tutti si sono espressi bene ed hanno avuto i nervi saldi nei momenti decisivi per portare a casa la partita. Quando i nostri tiratori hanno queste percentuali per noi è più facile vincere, ma comunque il fattore decisivo stata la nostra saldezza mentale e la nostra lucidità
Bucchi: è stata una partita sicuramente divertente per gli spettatori, come avviene spesso quando ci sono in campo i miei giocatori. Pesaro è sicuramente un’altra squadra rispetto all’andata e sapevo che non sarebbe stato facile venire a vincere qua; se c’è una cosa su cui mi sento di recriminare è stata l’incapacità a sfruttare inizialmente la tensione con cui era scesa in campo la Scavolini Banca Marche, invece noi all’inizio abbiamo perso troppi palloni consentendo a loro di sciogliersi in poco tempo e di giocare leggeri fin da subito. Probabilmente qualche mio giocatore, dopo aver pensato di aver raggiunto una salvezza che comunque ancora matematica non è, si è inconsciamente rilassato e adesso c’è bisogno che ricominci ad essere presente mentalmente al 100%. In ogni caso nel corso della partita, pur andando un po’ a strappi, siamo stati bravi a rimontare in più occasioni ed a giocarcela fino alla fine; quell’approccio un po’ troppo soft comunque ci ha molto penalizzato.
Giulio Pasolini
2 Comments
Mancius
Bravo Giulio. Cronache come sempre inappuntabili. ci salveremo tutti insieme. Fino alla fine forza Vuelle
Mancius
Il cuore mi è stato scaldato dal tuo articolo che mi ha fatto rivivere la magica serata