SIENA – In sede di preview avevamo presentato le difficoltà che Siena avrebbe dovuto affrontare in terra di Russia e, purtroppo, eravamo stati facili profeti. Non solo, avevamo paventato anche la possibilità che Planinic e soci potessero ribaltare la differenza canestri e cosi è stato. Difficile fare soverchie critiche ad una squadra già fortemente penalizzata dalle assenze di Hackett e Ress e che, dopo 4 minuti appena, ha perso pure Eze. La situazione infortuni in casa senese è adesso davvero problematica, all’orizzonte ci sono partite decisive sia per l’Eurolega che per il campionato e dover affrontare due avversarie come Olympiacos e Roma senza 3 giocatori determinanti porrebbe Banchi di fronte a difficoltà quasi insormontabili. La differenza canestri, dicevamo, a questo punto potrebbe essere davvero decisiva nel caso tutt’altro che improbabile di un arrivo a pari punti tra più squadre. Siena non è messa bene se pensiamo che con il Maccabi è sotto, con il Khimki è sotto, e con l’Olympiacos, dovesse malauguratamente perdere a causa delle pesantissime assenze, andrebbe molto probabilmente sotto stanti i soli 2 punti di margine esistenti a favore dei biancoverdi dopo la vittoria del Pireo.
Ma veniamo alla gara di ieri: i russi hanno sempre condotto e Siena non ha mai dato l’impressione di poter davvero impensierire i padroni di casa, più volte i biancoverdi sono scivolati a distanze notevoli, anche -19, hanno comunque sempre avuto la forza di rientrare ma mai quella di mettere la testa avanti nel confronto. La beffa, poi, si è consumata nel finale arroventato quando, ormai palese la sconfitta, i campioni d’Italia hanno provato a tenere almeno lo scontro diretto, ebbene: ben tre situazioni favorevoli sono state gettate al vento con Kangur che ha fallito una tripla, imitato da Janning, mentre Ortner ha vanificato un bel rimbalzo offensivo. Dicevamo che c’è poco da criticare una squadra già corta nelle rotazioni, una squadra concepita ad inizio anno con Kasun e Kemp che non ci sono più, limitata dalle assenze di Hackett e Ress e poi colpita al cuore dall’infortunio di Eze. Chi è rimasto in campo ci ha provato fino alla fine: il solito volitivo Brown che però continua a sparacchiare dall’arco, Carraretto lanciato nello starting five che ha sofferto più di altre volte, Moss che merita sempre la sufficienza per l’abnegazione e il sacrificio, Kangur che probabilmente è risultato il migliore dei senesi con 12 punti e tanta tanta difesa. E poi Ortner più positivo di altre volte, Janning che sbaglia la tripla decisiva al culmine di una partita non indimenticabile, Sanikidze buono a rimbalzo ma anonimo altrove, Rasic ordinato e preciso dalla lunga. Per ultimo abbiamo lasciato Lechtaler per tessere le lodi di questo ragazzo che, stavolta, ha messo in campo doti insospettabili e per una volta si è meritato decisamente un bel voto in pagella.
Tra i russi da segnalare la prova mostruosa di Rivers che ha chiuso con 19 punti e 7/7 dal campo, quella di Planinic impreziosita da assist di altissimo livello, quella di Davis padrone delle plance.
Ora i riflettori sono puntati sull’infermeria e sulle notizie che da lì arriveranno a proposito di Hackett, Ress ed Eze, giovedì prossimo arriva al Palaestra l’Olympiacos Campione d’Europa in carica, una gara di fondamentale importanza che, se vinta, proietterebbe senza se e senza ma i senesi verso i PO di Eurolega, una sconfitta complicherebbe maledettamente le cose anche se è impossibile fare tabelle e previsioni visti i tanti scontri diretti ancora da giocare e vista la classifica così ingarbugliata alle spalle dell’imprendibile Barcellona.
Khimki Mosca – Montepaschi Siena 78-71
Parziali: 25-20, 19-17, 20-17, 14-17
Progressione: 25-20, 44-37, 64-54, 78-71
MVP: In casa senese Kangur e Lechtaler ci sono sembrati i più incisivi. Tra i russi Rivers e Davis sono stati autori di prove di notevole spessore.
WVP: Poco convincenti Carraretto e Sanikidze.
Alessandro Lami