ANCONA – Montegranaro domina su Venezia, che si arrende già all’intervallo, e centra la terza vittoria consecutiva in casa. Nonostante i tanti problemi economici e non, ed una formazione decisamente rimaneggiata dagli infortuni, i marchigiani hanno dominato il match dall’inizio alla fine, trascinati da Burns e Cinciarini. In generale un ottima prova del collettivo per la Sutor, che ha tratto i frutti di un lavoro difensivo eccellente, ma anche offensivo; paga dazio una Reyer mai convincente, incapace di limitare gli uomini di Recalcati.
Il match
La Sutor parte con Di Bella, Cinciarini, Slay, Burns e Freimanis, mentre Mazzon schiera nello starting five Clark, Diawara, Magro, Young e Szewczyk. Avvio in sordina da parte delle due formazioni, che sbagliano molto e muovono la retina per la prima volta solo dopo 2 minuti di gioco. Montegranaro parte con una marcia in più: in 4 minuti il parziale dice 7-0 in favore dei locali, nettamente in controllo della situazione. La Reyer, pur faticando molto nell’attaccare a difesa schierata, accorcia fino al -4. Il match si gioca a ritmi blandi, con i lagunari che faticano in entrambi i lati del campo, sbagliando in zona offensiva anche i canestri all’apparenza più semplici. Un Burns molto ispirato porta i suoi sul 18-9, ma l’Umana risponde con Bowers; lo satunitense è il secondo giocatore ad andare a segno, dopo 9 punti di fila di Diawara. Emblematico il dato delle palle perse: 2 per i veregrensi e 7 per la Reyer in questi primi 10 minuti di gioco, che si chiudono 20-13 per i locali, con un fortunoso canestro di Bowers sulla sirena.
Cinciarini mette 5 punti consecutivi e trascina i suoi sul 27-17; Amoroso bissa con altrettanti punti di fila, che valgono il 32-17, che indica un predominio assoluto dei marchigiani in questa fase iniziale. Sotto di 18, la Reyer non ci sta ed accorcia con una spettacolare bomba di Clark, ma Burns inchioda prima una spettacolare schiacciata dopo un coast-to-coast a tratti degno di LeBron James, e poi con un gancio mette addirittura il 41-20, firmando il massimo vantaggio Sutor. Dopo 20 minuti di gioco solo una squadra in campo: gli amaranto chiudono sotto 25-53 il primo tempo. Mazzon dovrà dare una vera e propria scossa ai suoi nell’intervallo per sperare in una rimonta.
Al ritorno dagli spogliatoi l’Umana apre subito con un gioco da 3 punti di Bowers, ma continua a mostrare i problemi accusati nei primi 20 minuti, primo fra tutti le troppe palle perse, già 15 a 7 minuti dalla sirena del terzo periodo. Un preciso Burns conduce la Sutor sul +30: i gialloblu hanno la partita in mano; Venezia alza definitivamente bandiera bianca quando Cinciarini mette la tripla del 68-35. Da sottolineare l’ammirevole comportamento dei tifosi lagunari giunti ad Ancona, che continuano ad incitare i propri beniamini anche sotto di 30 punti. I veneti accorciano nei minuti finali, con il terzo quarto che si chiude 70-42 in favore dei padroni di casa.
Il quarto periodo è di puro garbage time, con entrambe le compagini che vanno ad affidarsi alle seconde linee. La Sutor allenta un po’ il ritmo in questa ultima frazione, che ha forse troppe interruzioni considerando il match già ampiamente segnato. C’è gloria anche per il play anconetano Panzini, beniamino del pubblico, che gode di un minutaggio ben più elevato rispetto alle rotazioni standard e realizza anche un arresto-tiro. Finisce 88-64, tra l’esultanza del pubblico di casa e l’immancabile “Chi non salta è un pesarese”, risultato quasi una maledizione per una Scavolini che andrà a perdere pochi minuti dopo il match con Reggio, in seguito ad un finale sfortunato.
Sala stampa
Recalcati
Tutto molto bene, abbiamo giocato forse al di sopra delle aspettative per i problemi che abbiamo avuto in settimana. Siamo pochi, alcuni giocatori devono essere centellinati, e nel momento in cui hai bisogno un iniezione di energie non puoi neanche riuscire ad averla per le varie assenze; quindi un plauso ai giocatori ed allo staff, che stanno svolgendo un ottimo lavoro. Oggi abbiamo avuto la possibilità di giocare molto a zona, sicuramente per demerito dei nostri avversari, ma anche perché siamo riusciti ad adeguarci, trovando soluzioni diverse. Siamo sempre stati capaci di contenere gli attacchi di Venezia, e ciò ci ha permesso di spendere meno energie di quanto potessimo prevedere. Buone prove dei giovani Panzini e Compani, anche se quest’ultimo oggi non mi è piaciuto troppo; potranno sfruttare questa parte finale del campionato per crescere ancora. Sono molto contento, ce la giocheremo fino alla fine per la salvezza.
Mazzon
Siamo stati assolutamente insufficienti, non abbiamo praticamente messo un singolo canestro. Non posso dire che sia mancata la voglia, o l’impegno. Dovevamo reagire dopo il brutto primo tempo, non ho assolutamente altro da dire; mi dispiace per i tifosi giunti fin qui. (Mazzon lascia in fretta la sala stampa senza concedere ai giornalisti le tradizionali domande, contrariato dalla prova dei suoi, ndr)
Sutor Montegranaro 88–64 Umana Reyer Venezia
Parziali: 20-13, 53-25, 70-42, 88-64
Progressione: 20-13, 33-12, 17-17, 18-22
MVP – Christian Burns: pericolo costante per la difesa della Reyer, a tratti impeccabile sotto canestro. Migliorato dalla parte iniziale della stagione, nelle ultime partite si sta confermando il trascinatore della squadra assieme a Cinciarini.
WVP – Roland Freimanis: coach Recalcati gli concede la menzione dello starting five, ma il lettone stecca clamorosamente con una prova anonima. E pensare che era stato il protagonista della gara di andata vinta dalla Sutor al Talierco.
Federico D’Alessio