SIENA- La partita vera è durata soltanto per dieci minuti, quelli della prima frazione di gioco durante i quali Siena ha mantenuto il contatto coi padroni di casa, riuscendo anche a condurre per alcuni tratti di partita e chiudendo sulla prima sirena in perfetta parità col Maccabi sul 22-22. Dall’undicesimo minuto in poi, però, si è assistito ad un lento ma inesorabile declino di una squadra in chiara emergenza fisica, già all’intervallo lungo Siena era sotto di 12 punti ma il tracollo vero e proprio è avvenuto nel terzo e, soprattutto, nel quarto periodo di gioco con il Maccabi che ha facilmente raggiunto i 20 punti di vantaggio per maramaldeggiare poi nell’ultimo quarto di gioco chiuso sul parziale di 23-8. I 31 punti finali di scarto fotografano quindi alla perfezione una partita che, esclusi i già citati dieci minuti iniziali, è sempre rimasta saldamente in mano ai gialli d’Israele. Sul prosieguo europeo delle due squadre questa partita potrebbe, alla fine dei giochi, contare relativamente perché da una parte gli israeliani devono scalare una montagna davvero ripida e sono attesi da 4 trasferte sulle rimanenti 6 partite del girone, mentre dall’altra i biancoverdi senesi hanno ancora intatte tutte le loro possibilità di approdo ai PO di Eurolega. Comunque finiscano le due gare in calendario stasera Siena sarà seconda del girone con 4 punti di vantaggio sulla quinta e questo, a 6 giornate dalla fine delle ostilità, se non garantisce matematicamente il passaggio del turno agli uomini di Luca Banchi è comunque una discreta polizza di garanzia.
Come detto, il Maccabi ha dominato trovando una serata magica al tiro conclusa col 60% dal campo e con un ottimo 12/20 dall’arco. Si sono distinti, nel tiro dalla lunga, un Devin Smith devastante che ha chiuso con 5/6, un ottimo Pnini, 2/3 per lui, e Ohayon con 2/2, per lui anche un ragguardevole 5/7 da 2. Nel pitturato come al solito James ha giocato la “sua” partita contro Siena, lo statunitense quando vede biancoverde si trasforma e, da buon giocatore, diventa un fulmine imprendibile. Anche ieri sera per il buon Shawn 14 punti col 100% da 2, nulla di nuovo. Gli uomini di David Blatt hanno imperversato su tutti i lati del campo vincendo in pratica tutti gli scontri diretti coi pariruolo senesi, e così nel pitturato hanno fatto la voce grossa Smith e James per un Maccabi che ha chiuso con 34 catture contro i 29 rimbalzi senesi, i gialli sono andati in lunetta 20 volte contro le sole 8 dei campioni d’Italia a dimostrazione di una determinazione e intraprendenza diverse evidenziate anche dalla valutazione totale delle due squadre: 116-41!!
Tra i senesi possiamo salvare Kangur, unico ad averci davvero provato e ad aver chiuso con 37 minuti di sostanza, a fianco all’estone qualche buona cosa si è vista da parte di Janning ed Eze ma, stavolta, poco da Hackett e Moss con il peggiore in campo che comunque è risultato di gran lunga Sanikidze. Il georgiano ha continuato, come aveva già fatto a Pesaro, a litigare col canestro soprattutto dalla linea del tiro libero, la palma del peggiore in campo se la gioca comunque con un Brown da 0/7 al tiro pesante. Banchi ha escluso dalle rotazioni Rasic e cominciamo davvero a non capire l’utilizzo di questo ragazzo che a Pesaro era addirittura partito nello starting five. Ancora fuori Ress, unica nota positiva il rientro sul parquet di capitan Carraretto che tornerà utile nelle prossime gare.
C’è poco da commentare, partita a senso unico, Siena in evidente difficoltà fisica con rotazioni ridotte sia per infortuni che per scelte tecniche, qualche giocatore che in Europa pare un po’ in affanno (Ortner e Sanikidze su tutti), il Maccabi in serata magica e il risultato non fa una grinza.
Maccabi-Montepaschi: 92-61
Parziali: 22-22, 24-12, 23-19, 23-8
Progressione: 22-22, 46-34, 69-53, 92-61
Tabellini: http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=184&seasoncode=E2012#!boxscore
MVP: tra i gialli d’Israele c’è solo l’imbarazzo della scelta con Smith, James ed Ohayon sugli scudi.
WVP: già detto delle difficoltà di un Sanikidze non all’altezza della situazione.
Alessandro Lami.