Sembra il dejavu di un anno fa: Siena contro una lombarda con credibili possibilità di vittoria, che spazza via dal campo nei primissimi minuti di partita con un parziale mortifero e poi alza il trofeo, nonostante una gagliarda rimonta degli avversari. E’ il condensato di questa finale, che consacra Daniel Hackett come MVP della competizione, e la mentalità vincente di Siena che non tramonta mai.
L’inizio di partita è uno choc sia per Varese che per tutto il pubblico del Forum, che si aspettava una finale combattuta colpo su colpo. I biancorossi sono contratti, giocano sulle uova e difendono in modo molto soft, permettendo a Siena i primi sette canestri senza errori.
Dall’altra parte del campo non va meglio, perché Siena chiude tutti gli spazi, blocca la circolazione di palla e, dopo quattro minuti e mezzo, il tabellona indica un impietoso 18-0.
Il primo canestro varesino arriva da Talts che, assieme a De Nicolao, ha fornito un po’ di energia sostituendo uno spaesato Banks e un Ere in difficoltà. Banchi si preoccupa e chiama timeout sul +11, ma i suoi rimangono in controllo delle operazioni, anche se chiudono i primi 10 minuti in vantaggio di “sole “ nove lunghezze.
Brown viente utilizzato molto saggiamente da Banchi e, dopo un duro fallo commesso su De Nicolao, si va a sedere in panchina. E’ questo il miglior momento di Varese che torna a contatto con una schiacciata di Rush. Nella difficoltà è Hackett che si carica la squadra sulle spalle con quattro punti in fila, subito seguiti dalla tripla del +12 di un Janning molto efficace.
Con il quintetto operaio Varese fatica anche solo a guardare il canestro e Vitucci è obbligato a rimettere i suoi americani. Ma è ancora Hackett, che chiude il quarto con 12 punti, a risistemare le cose per Siena, regalando il 29-43 della pausa lunga.
Green prova a riaprire le danze con una tripla, subito risposta da Brown. I primi punti di Ere arrivano dopo due minuti dall’inizio della ripresa e, senza di lui e Banks, diventa difficile per Varese mettere punti a tabellone. In un momento di buona ripresa di Varese, Vitucci si fa assegnare un tecnico che, con i due liberi di Brown, il canestro di Moss e il quarto fallo di Dunston, fanno una frittata per il nuovo +12.
Siena riprende saldamente in mano le redini del gioco, tornando a +20 con il canestro di Ortner.
Gli ultimi dieci minuti sono un incubo per la squadra di coach Banchi, che non segna davvero mai. La difesa mantiene Varese a distanza, ma la scarsa lucidità dei lombardi ci mette del suo e, solo con una tripla di Green che porta la squadra a -7, sembrano aleggiare dei fantasmi sulla vittoria finale. Un dubbio quinto fallo in attacco, toglie Dunston dal finale di partita.
Da questo momento si apre la personale lotta tra Hackett e Green, con il playmaker americano a riportare di peso la propria squadra in partita con giocate di enorme leadership.
Sul 66-61 arriva l’azione decisiva del match, neanche a dirlo, da parte di Hackett, che infila una tripla allo scadere che restituisce otto lunghezze di vantaggio ai biancoverdi. Mike Green è l’ultimo ad abbandonare la nave e continua con enorme gagliardia nel tentativo di rimonta, ma è davvero troppo tardi e Siena porta a casa il suo ennesimo titolo.
Montepaschi Siena-Cimberio Varese 77-74 (14-23, 15-20, 20-23, 11-25)
Gli audio dei coaches e dell’MVP
MVP: Daniel Hackett. Miglior giocatore della partita e di tutta la competizione. Ha eleveato la sua pallacanestro nei momenti decisivi, portando Siena alla vittoria con le sue giocate. E’ già diventato il leader di una grande squadra.
WVP: Adrian Banks. Partita giocata senza attributi e senza testa. Il suo -7 di valutazione spiega perfettamente la sua pessima serata mentale, ancor prima che tecnica.
A domani per la gallery fotografica di tutta la competizione, della nostra Alessia Doniselli.
Simone Mazzola