Torna in campo la P.O.R. Tiber, che alle 18.30 al PalaDonati ospita la Petriana per un derby da non fallire. Nella gara di andata la P.O.R. Tiber s’impose con 10 punti di scarto (71-81) in una partita caratterizzata dai 29 punti di Davide Pistorio. In classifica la Petriana ha 12 punti contro i 14 della P.O.R. Tiber e in trasferta finora ha un ruolino di marcia di 2 vittorie e 6 sconfitte. Ma la formazione arancioblù quest’anno non dà sufficenti garanzie al PalaDonati, dove al momento ha un bilancio di 3 vittorie e 4 sconfitte. La squadra dell’oratorio pontificio viene da 2 vittorie consecutive, l’ultima delle quali ottenuta nello scorso turno, che ha visto la P.O.R. Tiber riposare visto che secondo il calendario avrebbe dovuto giocare contro la Virtus Frusino, contro l’Accademia Cagliari. Il miglior realizzatore per la squadra allenata da Marco Martiri è Saverio Coltellacci, che viaggia a 12.4 punti di media a partita (e con una media di 8.2 rimbalzi).
A 10 giornate dalla fine della regular season c’è ancora tempo per risalire la china, conquistare la migliore posizione possibile in vista dei playoff e mettersi nelle migliori condizioni per la fase cruciale della stagione. Sfruttando la pausa, coach Satolli ha lavorato per inserire al meglio il nuovo acquisto Cariani e per modificare un po’ l’assetto di gioco. I risultati non tarderanno ad arrivare.
Intanto Simone Nucifero è stato allontanato dalla Prima Squadra e Giorgio Algeri e Federico Ridolfi vengono sospesi per dieci giorni dalle gare anche a scapito eventuale del risultato sportivo. “Ci può stare che un giocatore abbia uno scatto d’ira – spiega il presidente Cilli in una nota sul sito ufficiale del club – che abbia del malanimo contro qualcuno (generalmente contro l’allenatore reo di non farlo giocare anche se devo ancora conoscere l’allenatore che non fa giocare un giocatore bravo e che può aiutarlo ad ottenere il risultato migliore). Può accadere e lo comprendo, anche se non lo giustifico. Quello che non ci può stare, e che diventa quindi inaccettabile, è che si trascenda, che si vada oltre, che subentri l’insulto spesso reiterato, il ricatto morale, il tutto condito da una sceneggiata pubblica, spesso durante partite ufficiali, in una sorta di sfida liberatoria con protagonismo becero e comportamenti successivi a dir poco discutibili. L’educazione, il rispetto, l’etica sportiva sono valori fondanti che rimangono al centro del nostro agire quotidiano”.
Ufficio Stampa U.S.Tiber Basket Roma