Dopo i cori di giovedì “Vitucci portaci in finale” il coach ha esaudito immediatamente il desiderio dei tifosi, regalando un’importante finalissima di coppa Italia, battendo una Roma mai doma, ma indubbiamente più corta e meno qualitativa dell’avversaria.
Gli arbitri hanno spezzettato troppo una partita dal buono spettacolo con decisioni spesso stucchevoli e ingiustificata severità sulle infrazioni di passi.
Varese esce meglio dai blocchi di partenza con un 5-0 firmato da Dunston e Banks, mentre Roma fatica a trovare ritmo in attacco. Calvani prova la carta della zone press e recupera subito un pallone per il canestro di Bobby Jones. Lo scopo del pressing è togliere la palla quanto prima dalle mani di Green, ma la tripla di Polonare segna la prima prova di fuga varesina sul 15-8. Czyz parte dalla panchina, ma quando mette piede in campo è la solita dose d’intensità, segnando subito un canestro. La partita è spezzettata con 11 perse in 9 minuti ( più della metà per infrazioni di passi), prima che De Nicolao chiuda il quarto con la tripla del 18-10.
Sakota risponde in maniera inaspettata a un 5-0 di parziale romano, con un 7-0 del tutto personale, portando Varese a +10. I capitolini non mollano e obbligano Varese al bonus già a metà periodo e ricuciono lo strappo fino al -4. E’ ancora Sakota con una tripla a ridare ossigeno ai propri colori, ma la zone press sporadica ideata da Calvani, crea più di un grattacapo ai piccoli avversari che perdono tre palloni in poco tempo. Il canestro di Jones per il -3 fissa il risultato del primo tempo sul 35-32.
Alla ripresa del gioco, il palcoscenico è dominato di Goss, che segna sette dei primi 9 punti romani e porta i suoi sul 44-40 (primo vantaggio del match). Dall’altra parte non c’è soluzione per la precisione dall’arco di Sakota che infila un’altra tripla dall’angolo e, assieme ad Ere, confeziona il nuovo vantaggio varesino. La truppa di Calvani si fossilizza troppo sul pick and roll Goss-Lawal senza guadagnarci canestri ed Ere chiude un parziale di 10-0 varesino con un gran canestro in uscita dai blocchi. Sale l’intensità nella seconda metà del quarto e, quando Jones segna la tripla del nuovo vantaggio romano, esplode l’angolo dei tifosi giallorossi.
De Nicolao soffre incredibilmente Goss in uno contro uno, subendo quattro punti in un amen, ma in questo modo si alza l’intensità della partita con buone giocate sia difensive che offensive. Datome segna il 61-59, ma Sakota risponde colpo su colpo da vero chirurgo e la partita arriva al rush finale in completo equilibrio.
Roma è carica di falli e, in un minuto, escono dalla partita Czyz, Lawal e Jones, costringendo Calvani alla carta Lorant nel finale. Nel momento chiave e così decimata, la squadra di Calvani accusa il colpo e subisce due triple spaccagambe da Green ed Ere che proiettano Varese in finale con merito.
Cimberio Varese – Acea Roma 81-71 (18-10, 17-22, 17-21, 29-18)
Tabellini
Gli audio dei coaches
MVP: Dusan Sakota. 21 punti con 5-7 da tre, senza sbagliare mai una scelta. Nella giornata no di Polonara, Vitucci pesca il jolly dalla sua panchina
WVP: Gani Lawal. 4 punti, mai in partita emotivamente e tecnicamente. Senza di lui Roma fatica a giocarsela contro le grandi del campionato.
Simone Mazzola