ALL’ANDATA – La gara di andata, disputata su campo neutro di Cefalù, rappresentò forse il più bel momento de Le Gamberi Foods (un quintetto in doppia cifra nell’occasione) lontano dal PalaCredito. Un grande Roderick, che per 37 minuti (con 14 punti, 4 rimbalzi, 5/7 da due, 1/ 3 da tre, 1/ 2 ai liberi) spiegò pallacanestro contribuendo a far segnare in doppia cifra oltre a se stesso, altri suoi 4 compagni: 22 punti in 22 minuti al miglior Mattia Soloperto delll’anno con 8/8 da due e 6/9 ai liberi, a Musso (anche per Bernardo una delle prestazioni top dell’anno: in 31’ 17p, 2/ 3, 4/8, 1/1), a Spencer (in 37’ 18p, 8/11, =02, 2/ 3, 4 assist: pure per lui una delle migliori prove dell’anno) e Todic (10+5 in 32’, 3/5, 1/ 3, 1/ 2), T-Rod negli ultimi tre minuti rischiò di vanificare tutto con una palla persa, un tiro sbagliato e soprattutto un fallo su Bell, antisportivo che rischiò di vanificare una gara che Forlì condusse quasi dall’inizio alla fine e comunque alla fine riuscì a vincere 92-94. La squadra di Dell’Agnello stette avanti dall’inizio, + 8 all’intervallo, ripresa a metà terzo quarto, ma fuggita a +13 al 34’ sul 73-86, poi la rabbiosa rimonta di Barcellona animata da un precisissimo Callahan (27 punti e 8 rimbalzi in 31’, 6/8, 4/5 nelle triple, 3/6 ai liberi) e da Bell (27 punti in 38’, ma cifre alterne, 2/6, 4/10, 11/12) che firmò l’87-89 dell’ultimo minuto, poi due liberi di Soloperto, una tripla di Giuri per il -1, altri due liberi di Spencer, poi due di Bell fino a quello della staffa di Musso per una Forlì che negli attimi finali mantenne sangue freddo con 5/5 ai liberi. Decisivi per Forlì anche il miglior equilibrio nelle scelte di tiro: grande precisione da due con 75% contro il pessimo 46.2 di Barcellona che tirò meglio da tre 3 ma troppo, 38.5% con 15/39, contro 36.9% e 7/19 di Forlì, e così la Sigma vanificò la superiorità a rimbalzo (+4) e il miglio r saldo recuperate-perse (+7). Per Barcellona, dopo il ko con Forlì, sono arrivate 9 vittorie nelle successive 13 gare, di cui unna striscia di 8 su 10
I PRECEDENTI – La FulgorLibertas Basket Forlì, fondata nel 1949, e il Basket Barcellona, fondato nel 1976, sono arrivati insieme in Legadue nel 2010. Da allora, questa è la sesta sfida in Legadue, il bilancio è di 3-2 per Barcellona che ha già espugnato il Pala Credito lo scorso anno (74-81: 25 Da Ros e 20 Lukauskis per Barcellona; Freeman 22 e Huff 14 per Forlì)
NUMERI, NUMERI – Confronto di statistiche e di posizioni nelle varie classifiche generali sia di squadra che di singoli, per provare a interpretare quali potranno essere temi e chiavi della partita. A prima vista, emerge la superiorità di Barcellona in tutte le voci offensive, dai punti segnati alle percentuali di tiro, mentre Forlì è maggiormente coese nel gico oscuro ma prezioso, di sacrificio, per poi aggredire in contropiede. Trai giocatori più in forma del momento, Todic, Roderick, Green, ma anche Natali e Giuri sono capaci di diventare protagonisti e non solo utili collanti, e stanno vivendo un ottimo momento di forma
Nei punti segnati, ecco evidenziarsi l’attacco esplosivo di Barcellona che è prima in Legadue con 81.6 a gara (ma un po’ in calo last 5, 76.5 a gara), Forlì discreta ottava con 76.7 a gara (e bella crescita last 5, 80.6 a gara) A livello individuale, nessuna delle due ha un top bomber: il meglio piazzato è Todic che è 20mo con 15.4 a gara con trend in crescita esponenziale nelle ultime 5 partite in cui è salito a 20 di media, ma per Barcellona ora arriva Thomas che con Trieste era decimo con 17.07 a gara meglio dei 14.6 di Bell, 23mo Roderick con 14.9 (e pure lui una bella crescita nelle ultime 5, 18 a gara), Callahan 26mo con 14.5 (ma un calo nelle ultime 5, 10.8),Spencer è 28mo con 14.1 (lieve ribasso last 5: 12.2), Green è 35mo con 11.5 (ma ultimamente Taurean si prende più iniziative di tiro, oltre a guidare il gioco, ed è salito a 14.6 a gara nelle ultime 5); a sfiorare la doppia cifra Musso e Bucci, alla pari con 9.2 (il primo stabile nelle ultime 5, il secondo in calo a 7.3), Cittadini è a 8.6 ma in lieve aumento nelle ultime 5 con 9.1, da segnalare la crescita di Natali che viaggia a 6.4 di media ma 9.4 last 5, Giuri a quota 6.5 ma in rialzo last 5 con 7.8, il giovane Tessitori viaggia a 5.6 in 13’ di gioco
Nei punti subiti, le due squadre non sono particolarmente ermetiche: e sono appaiate all’11mo posto con 79.5 a gara
Nella valutazione, emerge ancora il potenziale di talento della Sigma che è prima anche in questa voce con 97.1 a gara, Le Gamberi Foods è decima con 78.8 a gara: a livello individuale, duello tra Greenche è 14mo in Legadue con 17 a gara e Roderick 21mo con 16.1 a gara
Nel tiro da due, duello serrato: avanza sul podio al terzo posto la Sigma con il 54.6%, ma Le Gamberi Foods non è niente male ed è quarta subito alle spalle con 53.8%. A livello di singoli, emerge fra tutti Cittadini che è ottavo assoluto e secondo degli italiani in Legadue con 58.7% (ancora meglio nelle ultime 5, 58.9%), a stretto contatto Callahan che è 15mo con 56.1% e Todic che è 16mo con 55.9% (ma il primo è in calo nelle ultime 5, 54.8%, mentre lo slavo è in crescita addirittura fino a 67.4%), Spencer è 27mo con 50.5%, Roderick 20mo con 49.3%%: Fuori classifica per non raggiunto numero di tiri, da segnalare comunque il 67.6% di Musso (72.2% last 5), 54%di Natali (64.7 last 5), 61.5% di Green. 61.1% per Tessitori (50% però in last 5) il 53.7% di Bucci (ma uno strano calo al 16.7% nelle ultime 6), 51.3% Green che invece è in crescita (61.5% last 5).
Nel tiro da tre, distanze più nette: ancora sul podio al terzo posto Barcellona con 36.5%, più distaccata Forlì decima con 32.7%: come individualità, la mano più calda di Bucci nono assoluto con 41.3% (che nelle ultime 5 sale a 53.7%, rimediando al calo da due), ora Barcellona inserisce Thomas che con Trieste era 11mo con 40.2% rispetto a Bell che aveva 31.3%, poi Todic buon 19mo con 36.7% e pure lui in aumento nelle ultime 5 con 42.1%,24mo Green con 35.6% e pure qui conferma la sua crescita in tutte le voci offensive, salendo nelle ultime 5 a 40.7%, 29mo Callahan con 33.9% (lui però in costante calo, nelle ultime 5 fino al 19%), e Roderick è 40mo con 30.3%. Fuori dalle classifiche da segnalare , il 44.1% di Giuri che nelle ultime 5 è esploso a 54.5%, il 36.8% di Natali che è meglio delle sue medie del passato (41.7% last 5), Borsato 36.1% (ma 23.1% last 5) Musso 32.9 (33.3 nelle ultime 5),
Nei tiri liberi, anche qui meglio i siciliani: la Sigma si conferma al terzo posto in tutte le voci di tiro, nei liberi con 78.1%, invece tallone d’Achille per Forlì che è 13ma con 71.4%: a livello individuale, il killer è Green secondo assoluto in Legadue con 93.8% (46/49), poi si scende al 22mo posto di Roderick con 73.4% e al 33mo di Todic con 59%
Nelle stoppate, posizioni simili: settima Le Gamberi Foods con 2.1 a gara, ottava la Sigma con 2 a gara: come singoli, Roderick conferma la sua reattività ed è il meglio piazzato delle due squadre, decimo in Legadue con 0.8 a gara, alle sue spalle Cittadini 11mo con 0.7 a gara
Nei rimbalzi offensivi, più vocazione per Forlì che è settima in Legadue con 9.7 a gara, Barcellona nona con 9.1 a gara: come individualità, ottimo sesto posto di Todic con 2.5 a gara (e ben 3.4 nelle ultime 5 partite), Tessitori è 28mo con 1.6 a gara 8ma in rapporto al minutaggio è una buona media), 30 Callahan con 1.55, buono anche il contributo a forlì di Natali che è 33mo con 1.53 a gara
Nei rimbalzi totali, si conferma meglio predisposta la squadra di coach Dell’Agnelloche è quinta con 35.54 a gara, quella di coach Perdichizzi è settima con 31.4 a gara: tra i singoli, domina Todic che sale sul terzo gradino del podio di Legadue con 8.8 a gara (e bene 12.2 last 5), Callahan è 15mo con 6.07 (6.2 lòast 5), Roderick ha un buon dato al 17mo posto con 6.06 (6.8 last 5), 24mo Sanders con 5.6, 39mo Cittadini con 4.6, utili per Forlì Natali con 3.5 (4.4 ultime 5) e Tessitori con 3.4 (in 13’ di gioco, 4.6 in 15’6’ nerlle ultime 5)
Nelle palle perse, molto più attenta la squadra siciliana che è seconda assoluta con sole 13,6, neo dei romagnoli invece che sono 11mi con 17 a gara: a livello di individualità, Forlì ha un trio oi spreconiin Todic che è quarto in Legadue con 3.6 a gara, Roderick quinto con 3.5, Spencer ottavo con 3.3, mentre Barcellona ha Green 19mo con un accettabile 2.9 a gara
Nelle palle recuperate, anche qui meglio la compagine di coach Perdichizzi che è settima con 1.8 a gara contro 9.6 per Forlì che è dodicesima: come singoli, nessun primo attore, Callahan e Spencer al 25mo posto con 1.6 a gara e Green 28mo con 1.5
Negli assist, primato incontrastato della Sigma con 14.4 a gara, Le Gamberi Foods si fermano al nono posto con 11.8 a gara. A livello individuale, dominio di Green primo assoluto in Legadue con ben 5.6 a gara (6.2 last 5 a confemra del suo ottimo momento), buon settimo Roderick con 4.1 a gara, 14mo Spencer con 2.8 e 18mo Giuri con 2.4 a gara
Nei falli subiti prevale Barcellona quinta assoluta in Legadue con 20.2 a gara, solo 13ma Forlì con 18.7 a gara: tra i singoli, il migliore sarebbe stato Bell che è settimo, poi Todic decimo con 4.7 (momento d’oro il suo), 31mi Roderick e Callahan e anche Thomas (nel periodo triestino) con 3.2 a gara
TEMI E PROTAGONISTI –La FulgorLibertas Forlì in estate, dopo il ripescaggio, è ripartita da zero, affidando la gestione tecnica al duo Ario Costa (gm) e Sandro Dell’Agnello, reduci dalla felice esperienza di Brescia, riportata in Legadue e ai play off al primo anno. La squadra è stata profondamente rinnovata e dello scorso anno sono rimasti Borsato (il capitano che era arrivato l’anno prima nel gruppo che risollevò fino alla salvezza Forlì), Natali, amato dal pubblico del Pala Credito per le sue doti guerriere e di combattente senza paura, Roderick (arrivato in corsa la passata stagione) e il giovane Basile. Tutti nuovi gli altri: Musso, preso per le sue doti di giocatore capace di infiammarsi offensivamente parlando, Soloperto centro d’esperienza e poi due ragazzi interessanti n arrivo dalla DNA: Simeoli, figlio dell’ex compagno di squadra di coach Dell’Agnello, a Caserta, Tessitori (dalla Virtus Siena via Sassari. Capitolo stranieri: il comunitario è Todic, che arriva dopo svariate esperienze in giro per l’Europa fra Serbia (Zeleznik), Slovenia (Novo Mesto e Olimpia), Germania (Francoforte), Grecia (Rodi, Larissa e Ilysiakos), Svezia (Sundsvall), Cipro e l’anno scorso in Ucraina (Halychyna) dove ha chiuso nella Superlega ucraina con 13 punti, 7 rimbalzi e 3.5 recuperi di media tirando con il 46% da due ed il 38% da tre. Diplomato in educazione fisica, la sua famiglia è composta dal padre Milos, dalla mamma Biljana e dalle sorelle Sladjana e Ozrenka, ma soprattutto dalla figlioletta Elena di quattro anni e mezzo. Come Usa , prima la conferma di Roderick: alla sua terza stagione nel campionato italiano dopo l’anno a Rimini e la stagione passata divisa fra Cremona in Serie A e Forlì, inizia la sua carriera nella Northeast Prep School, dove fa emergere doti che suscitano le attenzioni di molti college: Minnesota, Iowa, Xavier, Clemson, Kansas e Florida State. Per mantenere la figlia inizia a lavorare come operaio fino a quando nell’estate 2009 non viene notato da Manuel Capicchioni che lo porta all’Arkadia Traiskirchen, club austriaco dove si mette in mostra in un palcoscenico europeo. E qui su di lui mette gli occhi Rimini che lo porta in Italia in Legadue nella stagione 2010-2011 quando chiude con 16 punti e 6.5 rimbalzi di media tirando con il 62.9% da due, con il 21.4% da tre e con il 72.9% dalla lunetta. L’anno passato inizia la stagione a Cremona in Serie A prima di venire tagliato e di approdare a Forlì dove chiude con 22.5 punti e 5.2 rimbalzi tirando con il 50.7% da due, il 34.4% da tre ed il 73.7% dalla lunetta. La sua famiglia è composta da mamma Patricia, da quattro fratelli (Jovan, Damitry, Nick e Troy), da due sorelle (Taraja e Jha-dia), ma soprattutto dalla figlioletta Cianna di 5 anni. Il suo soprannome è T ed il suo numero preferito è il 3 del suo idolo Allen Iverson. Nel tempo libero gli piace andare al cinema e vedere commedie brillanti e divertenti. La novità invece è Bo Spencer che arriva in Italia dopo una eccellente carriera a livello universitaria fra Louisiana State University (tre anni) e Nebraska University (una stagione). La stagione passata, il suo anno da senior con gli Huskers, ha chiuso con 15.4 punti, 3.3 assist e 2.6 rimbalzi in 32.5’ tirando con il 41% dal campo, con il 34% da tre e con l’87.6% dalla lunetta. Il suo numero 23 è ovviamente in onore di Michael Jordan, il suo soprannome è il suo stesso nome… Legatissimo alla mamma Vanessa ed al papà John, Bo ha un fratello, John, e due sorelle, Tonya e Tamara ed ha ottenuto un diploma in sociologia a Nebraska. Ha avuto anche una notevole carriera a livello liceale con la Glen Oaks High School con l’annata da senior chiusa con 26 punti, 7 assist e 4 rimbalzi di media
La Sigma Barcellona ha voltato pagina dopo una stagione dove le aspettative erano state tante, ma il risultato finale inferiore. Il presidente Bonina però ha rinnovato il suo entusiasmo e la sua voglia di volare alto, e arrivare prima possibile ala serie A. Si è partiti quindi puntando sulla “barcellonesità” (e soprattutto sulla sua fama di coach specialista in promozioni) dello “sceriffo” Giovanni Perdichizzi. Del roster di un anno fa sono rimasti solo in due, capitan Ryan Bucci, e Manuele Mocavero. Poi, sono arrivati, come italiani: Marco Giuri, reduce pure lui da una promozione in serie A conquistata nella sua Brindisi, sperando che possa contribuire a ripetere un’altra impresa simile sfruttando l’esperienza avuta, Alessandro Cittadini ex nazionale e lo scorso anno autore di un ottimo campionato nella rimonta clamorosa di S.Antimo, e Giacomo Eliantonio, uno dei giovani più interessanti e con già esperienze di Legadue a Rimini. Poi le stelle: straniere, partendo dal passaportato italianoCraig Callahan, un altro fresco da un campionato vinto (guarda caso, ma non è un caso, pure lui a Brindisi, con Giuri), per sfruttarne appunto l’attitudine a vincere, avendo due giocatori che l ‘hanno appena fatto e nella stessa squadra: Indossando la maglia dei pugliesi, ha chiuso lo scorso torneo di Legadue con una media di 12,8 punti e 5,5 rimbalzi a partita nella stagione regolare e 10,1 punti e 3,6 rimbalzi nella vincente lotteria dei playoff. Nato a Maqueoketa (Iowa, Usa) il 26 maggio 1981, ha dimostrato di possedere caratteristiche tali da renderlo un giocatore completo e di livello. Carattere forte, esperienza e prestanza atletica sono le sue doti principali che gli consentono di essere sempre presente in difesa e di fornire un apporto non indifferente in attacco, grazie anche a buone percentuali sul tiro da tre punti. La sua carriera ha preso il via dalla squadra universitaria della North Carolina. Laureatosi in Finanza, sbarca in Europa nel 2003 giocando in Repubblica Ceca, Spagna, Belgio e Germania. La sua prima esperienza europea la vive con i cechi del Mlekarna Kunin per poi intraprendere l’avventura biennale con il Prostejov. Poi, l’approdo al Basket Manresa, compagine con cui firma un biennale. Quindi, una piccola parentesi ai belgi del Basket Mons ad intervallare i suoi tre anni ai tedeschi del Basket Bremerhaven. Passaportato e naturalizzato italiano, Craig é molto legato alla sua famiglia. Alla moglie Lauren ed al figlio Cael, a mamma Bonnie, al papà Jerry, ai fratelli Jeremy e Byron ed alla sorella Shannon. Poi, approfittando del suo passaporto georgiano come comunitario ecco arrivare a Barcellona Pozzo di GottoMelvin Sanders in uscita dai turchi dell’Hacettepe, il team di Ankara. Nato a Pine Bluff (Arkansas) il 3 gennaio del 1981, Sanders è alto 196 cm per un peso di 95 kg. In Italia ha già giocato nella stagione 2003-2004 tra le file della Metis Varese. Ingaggiato ad Aprile dal team lombardo , ha chiuso la sua esperienza italiana realizzando 11.5 punti e 3 rimbalzi di media a partita in 20 minuti giocati. Undici le sue apparizioni. Giocatore dalla grande tenuta atletica, ha maturato un ottimo bagaglio di esperienza tra gli Stati Uniti e l’Europa. Sanders è cresciuto nella Seward County Community College. Ha poi militato con gli OSU Cowboys. Dal 2000 al 2003 ha vestito la maglia degli Oklahoma State, disputando il campionato NCAA. Nella stagione 2003-2004 ha poi giocato con gli Houston Rockets in NBA ed i Dakota Wizards in CBA. Poi l’esperienza di Varese in Lega A. Nella stagione 2004-2005 arriva quindi la chiamata dei Denver Nuggets, ancora in NBA: nessuna apparizione ed il ritorno ai Dakota Wizards in CBA prima di passare ai Belgi del Telindus BC Oostende. Una breve parentesi senza giocare a Siena, sponda Montepaschi e quindi il ritorno negli USA con i San Antonio Spurs. I San Antonio lo chiameranno ancora con contratti a dieci giorni intervallati dalle esperienze in NBDL con i Fayetteville Patriots. Nella stagione 2006-2007 passa al Pau Orthez. L’anno successivo è in Grecia al Panellenios Atenas. Passa quindi al Malaga ed al Gran Canaria, dove si ferma per due stagioni dal 2008 al 2010. La stagione 2010-2011 segna lo sbarco in Bielorussia con il BK Minsk 2006. A febbraio 2011 torna nuovamente in Spagna al Menorca, in ACB. Quindi la parentesi in Turchia a precedere la nuova esperienza di Barcellona Pozzo di Gotto. Come play, dopo la rinuncia a Walker per problemi cardiaci, è arrivato Taurean Green, pure lui curriculum di alto livello: Green é nato a Fort Lauerdale, in Florida, il 28 novembre 1986. Tra le sue caratteristiche, annovera grinta e rapidità, miste ad un’ottima visione di gioco che gli consente di servire ai compagni assist pregevoli. Muove i primi passi da cestista alla Westminster Academy High School , vincendo il campionato prima di approdare alla Dillard High School. Successivamente, passa alla Cardinal Gibbons High School. Nella stagione 2004-2005 inizia l’esperienza collegiale presso la University of Florida. Con i Florida Gators riesce a vincere due titoli NCAA. Viene quindi selezionato dai Portland Trail Blazers e fa il suo debutto in NBA prima di passare all’Idaho Stampede in NBDL. Nel 2008 passa ai Denver Nuggets per poi tornare in NDBL ai Colorado 14ers. Decide quindi di trasferirsi in Europa e approda al CAI Saragozza, vincendo subito una Supercoppa di Spagna. Quindi parte alla volta della Grecia, destinazione AEK Atene, dove si ferma per una sola stagione prima di tornare in terra iberica a difendere i colori del Gran Canaria. Chiude la sua prima stagione con 8,8 punti di media e 4 assist. Non completa la seconda, decidendo di trasferirsi in Turchia, al Tofasa Bursa e chiudendo con 10.3 punti e 4.3 assist a partita. Ora al posto al posto di Bell, l’arrivo di Jobey Thomas. Nato a Charlotte in North Carolina nel marzo del ’80, guardia di 194 cm specialista nel tiro da fuori, ha frequentato nella sua città natale l’università di UNC Charlotte, giocando sempre con continuità e raggiungendo il suo massimo realizzativo nella sua stagione da senior, con 18.5 punti in 34.7 minuti di impego. Nel 2003 sbarca in Europa disputando un campionato in Portogallo con la maglia del Queluz, e l’anno successivo arriva in Italia andando a Imola in Legadue, dove segna oltre venti punti di media. Nel 2004 passa a Ferrara, sempre nel secondo torneo nazionale, dove rimarrà per due stagioni segnando rispettivamente 18.5 e 20.3 punti di media. Il 2006 è l’anno del suo salto in serie A, dove viene ingaggiato da Montegranaro. Nelle Marche rimarrà due stagioni con un elevato minutaggio, realizzando nel secondo campionato una media di 16 punti. Nel 2008 Thomas passa all’Olimpia Milano, con cui disputa 33 partita confermando la doppia cifra alla voce punti segnati (10.9). L’anno successivo rimane in Lombardia ma va a vestire la storica maglia di Varese, con cui giocherà due campionati, nell’ultimo dei quali sarà frenato da un infortunio e scenderà in campo per sole 14 partite, giocando 31.5 e segnando 13.1 punti a gara. A dicembre del 2011 viene ingaggiato dalla Benetton Treviso, e nell’ultima stagione scende in campo 24 volte, stando in campo per 30.2 minuti e segnando 10.3 punti. Nell’estate appena trascorsa ha sposato con entusiasmo e convinzione il progetto di Trieste, a cui darà un grande contributo in termini di carisma ed affidabilità. Figlio di Bob e Sandy, sposato con Kristin, ha tre figli: Isabella, Elisabetta ed il piccolo Jobey jr. I suoi esordi nel basket risalgono all’età di cinque anni, al college ha studiato comunicazione e pubbliche relazioni, fuori dal campo ama trascorrere il suo tempo con la famiglia o leggendo, specialmente la Bibbia.
I COACH – Sandro Dell’Agnello, livornese di nascita (il 20 ottobre 1961), ha un illustre passato da giocatore talentuoso e grintoso in campo, avendo militato con varie squadre nella massima lega italiana fra cui Livorno, Caserta, Roma, Pesaro e Mens Sana Siena. Ha vinto uno scudetto nella stagione 1990-1991 con la Phonola Caserta ed ha collezionato 108 caps (749 punti, 6.8 a gara) con la nazionale azzurra (debutto il 14 ottobre 1985, amichevole Italia-Olimpia Milano 77-91) vincendo nel 1991 l’argento agli europei. Inizia la sua carriera di coach a Livorno, prima come vice di molti allenatori per poi prendere il timone nel campionato 2007/2008 e mantenerlo nella stagione successiva sfiorando i play off di Legadue. La sua carriera continua alla Reyer Venezia prima di approdare a metà stagione l’anno scorso a Brescia e condurre la Centrale del Latte Basket Brescia Leonessa alla conquista dello scudetto dilettanti ed alla promozione in Legadue. Sandro ha due figli, Tommaso e Giacomo rispettivamente di 20 e 17 anni, ed è proprietario dello stabilimento balneare Bagno Sardegna a Marina di Pisa. Numeri da coach nei campionati professionistici italiani (compresa questa stagione) – In Carriera – 5 stagioni (1 in Lega A, 4 in Legadue), presenze 133 , 61 vittorie (46.2%). In Legadue – 5 stagioni (2 Livorno, 1 Venezia, 1 Brescia, 1 Forlì), presenze 114, 56 vittorie (49,6%). In A – 1 stagione (Livorno), 19 presenze, 5 vittorie (26.3%).
Quello di Giovanni Perdichizzi é un gradito ritorno lì dove è nato il 9 dicembre del 1960 e dove, nel 2000, si interruppe bruscamente qualcosa di magico. La Cestistica Barcellona aveva sfiorato la Serie A1 e, dopo la sconfitta con Udine, anziché ripartire con nuovo piglio per completare una stupenda cavalcata trionfale, la proprietà decise di trasferire il titolo a Messina. Barcellonese doc, lo sceriffo é chiamato a riprendere quel discorso e completarlo nell’arena del ‘PalAlberti’ che, nel frattempo, ha ritrovato una squadra capace a cui regalare la sua immutata passione. Dopo avere giocato nel ruolo di playmaker, Giovanni Perdichizzi diventa allenatore della Cestistica nel 1993, quando la squadra militava nel campionato di serie D. Con l’ingresso in società del presidente Edo Capizzi, le ambizioni diventano importanti. Perdichizzi conduce subito la squadra in C1. Con il ripescaggio in B2 dopo una sconfitta in finale play off, Barcellona disputa un campionato di transizione prima del grande salto in B1. Il cuore di Barcellona batte sempre più forte per il basket. La squadra sfiora subito la A2 perdendo in finale con Ragusa, ma centra l’obiettivo l’anno successivo superando Ferrara. Il campionato di A2 é esaltante, Barcellona cade in finale di fronte alla Snaidero Udine. Il ‘PalAlberti’ é ormai il cuore pulsante di un’intera città. Ma l’anno successivo, la magia svanirà all’improvviso. Titolo a Messina con Perdichizzi che rimane in panchina. Perde la finale play off con Teramo nel 2003 prima del ripescaggio nella massima serie. Rimarrà per sole 8 gare sulla panchina messinese, poi sarà esonerato. Viene chiamato quindi dal presidente Enzo Sindoni a Capo d’Orlando. La società é ambiziosa e vuole raggiungere la Lega A. Perdichizzi riesce a centrare l’obiettivo con una marcia trionfale. Con i paladini raggiungerà per due volte la salvezza nella massima serie, prima di approdare a Brindisi. Nella stagione 2007/2008 centra la promozione in Legadue, superando Trapani nella finale promozione. Dopo un anno di transizione, guida i pugliesi nella massima serie. Quindi il ritorno a Capo d’Orlando che precederà quello storico di Barcellona. Numeri da Coach nei campionati professionistici italiani (aggiornati a questa stagione) – In Legadue – 6 stagioni (2 Pall. Messina, 1 Capo d’Orlando, 2 Brindisi, 1 Barcellona), 195 presenze, 128 vittorie (66%) In A/A1 – 4 stagioni (1 Pall. Messina, 2 Capo d’Orlando, 1 Brindisi), 87 presenze, 26 vittorie (29.8%) In A2 – 2 stagioni ( 2 Pall. Messina), 78 presenze, 35 vittorie (44.8%) Totali in carriera – 12 stagioni, 360 presenze, 189 vittorie , (52.6%)
Ufficio Stampa LegaDue