BOLOGNA – Due mesi e un giorno dopo la Virtus Bologna torna ad assaporare il dolce gusto della vittoria. Lo fa senza brillare, come ormai abitudine, al termine di una partita controllata nel punteggio ma mai chiusa, neanche con l’illusorio +12 a 5′ dalla fine. Soprattutto, però, lo fa con due prestazioni maiuscole dei suoi americani, che continuano ad essere croce e delizia di questa squadra. Da una parte Steven Smith, che esplode con un grande secondo tempo offensivo, oltre a compilare un tabellino tutto sostanza, dall’altra Ricky Minard, magari non così concreto in attacco ma decisivo nella metà campo difensiva. Sommati a un Angelo Gigli da doppia doppia gli uomini di Finelli hanno avuto il minimo indispensabile per respirare un pò di aria fresca (a maggior ragione dopo il successo di Biella a Caserta). La strada è ancora lunga e tortuosa per uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica e i problemi sembrano ancora ben lungi dall’essere risolti (vedi la gara negativa di Hasbrouck), ma almeno si è invertita la tendenza. La Sutor, dal canto suo, esce con un pò di rimpianto per una partita che, con un pò di lucidità in più, poteva avere un esito diverso. Gli uomini di Recalcati non erano certo nella loro serata migliore, ma lo stesso si può dire anche degli avversari. A contatto per due quarti, poi il break nella terza frazione, il -12 recuperato in un minuto con tre triple, ma poi non abbastanza lucidità, appunto, per completare la rimonta. Se non altro arrivano buone notizie da Johnson, autore di una prestazione solida in contumacia Slay, da un Cinciarini continuo per 40′, da un discreto Steele e alti e bassi da Valerio Amoroso. La situazione di classifica ora è grigia, con il terzetto in fondo alla graduatoria a soli due punti. Recuperare da questo scivolone sarà fondamentale per affrontare in maniera positiva le prossime due gare con Caserta e Cremona.
La partita, iniziata con la contestazione del pubblico organizzato contro la società e in particolare contro l’AD Sabatini, come detto ha ballato sul ritmo dell’equilibrio per 20′. Alla partenza forte dei padroni di casa (9-2), rispondono gli ospiti che ottengono minuti importanti dal giovane Campani. E’ proprio un suo canestro sulla sirena che tiene i marchigiani sul -2 (20-18). Bologna prova allora la fuga con i canestri Smith e Imbrò, ma è il momento di Cinciarini, che tiene in scia i gialloblù. Bologna sembra andare bene, Moraschini mette un paio di giocate di energia, ma in realtà è la Sutor che raccoglie maggiori frutti in attacco e prova addirittura a mettere la freccia con un attacco ben equilibrato (35-39). Lo stesso Moraschini e Poeta fermano l’emorragia prima che possa diventare troppo problematica, e così si va all’intervallo in parità. Parità che rapidamente viene spezzata dai sopracitati Smith e Minard una volta tornati in campo. Montegranaro fatica in difesa, mentre i mori colpiscono a ripetizione. In maniera costante il divario si allarga. Dal +9 di fine terzo periodo si passa al +12, massimo vantaggio casalingo, sempre con Smith sugli scudi. Sembra la spallata che possa mettere k.o. gli ospiti, ma così non è. Johnson, Steele e Amoroso mettono tre canestri pesanti in un solo minuto, e così è di nuovo -3 (73-70). Smith da par suo prova di nuovo a dare un colpo da peso massimo con quattro punti in fila, ma Cinciarini risponde presente con 5 segnature personali. Sutor a due punti con 33″ da giocare. Smith sbaglia il tiro da tre per chiudere i conti, ma Steele commette fallo a rimbalzo su Poeta che con grande freddezza fa 2/2 dalla lunetta. Mazzola rende noto a tutti quanti che non è ancora ora di tornare a casa: tripla e -1. Fallo sistematico su Smith che fa doppietta. 83-80 Bologna, rimessa per gli ospiti, ma Amoroso si inventa un improbabile lancio lungo che finisce, inevitabilmente, nelle mani della difesa. Questa volta è finita veramente. I due punti vanno nella classifica della SAIE3.
SAIE3 Bologna – Sutor Montegranaro 83-80
Parziali: 20-18; 21-23; 21-12; 21-27;
Progressione: 20-18; 41-41; 62-53; 83-80;
MVP: Steven Smith, sfiora il trentello, cattura 9 rimbalzi (rarità per lui), ok le percentuali non sono perfette, ma segna tanti canestri pensatissimi nel secondo tempo. Un segnale importantissimo che la società sperava tantissimo di vedere.
WVP: Christian Burns, spesso ben oltre il limite che separa l’impalpabile dal dannoso. 17′, 0/7 al tiro, -5 di valutazione. Incubo.
SALA STAMPA
Alex Finelli: “Un ringraziamento speciale va a Mason Rocca che in settimana non è stato bene, ma ha comunque voluto esserci. Poi voglio ringraziare la società che ci è stata molto vicina in un momento difficile. E’ stata una vittoria sudata, ma che ci permette di toglierci di dosso la scimmia delle sette sconfitte consecutive. Abbiamo potuto lavorare al completo in palestra e questo ci ha aiutati. E’ una vittoria che ci permette di andare alla pausa con un pò di serenità. Ovviamente la prestazione di Smith è stata confortante. Probabilmente l’arrivo qui della sua famiglia gli ha permesso di ritrovare i suoi equilibri. La squadra ha lavorato con intensità, specialmente a rimbalzo, ma dobbiamo avere più continuità per fare meglio in attacco. Smith è stato maggiormente coinvolto e questo lo ha agevolato a entrare in partita. Voleva la palla in contropiede e giocava assieme a Gigli contro una front line più piccola. Ho dovuto fare una scelta importante quando a un certo punto ho tolto Moraschini per Hasbrouck. E’ la storia di questo gioco, ogni componente deve fare la sua parte e io oggi ho fatto la mia. Non potevo immaginare che Hasbrouck avrebbe commesso subito due falli, ma è comunque positivo il fatto che Moraschini mi metta nella situazione di essere in dubbio se toglierlo dal campo. Vuol dire che sta lavorando bene. “
Carlo Recalcati: ” E’ un peccato, davvero, perchè nonostante un mare di errori e l’aver lasciato 12 rimbalzi in più con le conseguenti seconde chances di tiro, ci abbiamo creduto fino alla fine. Il break subito ci ha obbligati a correre e a spendere più energie del previsto per recuperare. Ci mancava un americano, ma non deve essere una scusa. La Virtus ha meritato di vincere, ci sono risultati che non ci favoriscono, le avversarie si rinforzano e perciò noi non possiamo contare sulle loro sconfitte per salvarci ma dobbiamo pensare a noi. Non credo si possa dire che le seconde opportunità di tiro siano frutto di scarsa concentrazione. Non è una cosa che puoi misurare comunque. Si è più o meno bravi domenica per domenica. Non posso pretendere dai giovani la continuità dei veterani, ma ho visto importanti passi in avanti. L’ultima rimessa è venuta così. Avevamo poco tempo, Valerio ha visto un uomo libero e ha provato il lancio lungo sbagliando. Ma non è l’unica situazione su cui riflettere. Anche a fine secondo e terzo quarto abbiamo commesso errori pesanti che ci hanno penalizzato. Troppo spesso abbiamo troppa frenesia, dobbiamo lavorarci.”
Nicolò Fiumi
Per le foto si ringrazia Francesco Malpensi (http://www.facebook.com/FrancescoMalpensiPhotography)