Si potrebbe dire: era ora!Milano riesce a portare a casa una partita in tranquillità, demolendo un avversario inferiore e dimostrando, per la prima volta in questa stagione, poca pietà e tanta concretezza.
Sicuramente il +51 finale con cui Milano archivia la pratica avellinese non deve far pensare a chissà quale risoluzione dei problemi in casa biancorossa, però era ormai tempo immemore che la squadra non forniva una prova importante, sia dal punto di vista offensivo che difensivo. Avellino arrivava al Forum con il morale piuttosto alto dopo la grande partita giocata in casa contro Varese, ma Milano con un Bourousis straripante, che segna ben 16 punti nei primi 7′ di gioco, schianta ogni velleità avversaria. Giova ricordare che l’assenza di Linton Johnson ha esercitato un ruolo abbastanza importante nel dominio del greco, ma l’impressione è che la partita non sarebbe andata in modo tanto diverso, anche con la presenza del lungo americano.
Radosevic si siede in panchina per onor di firma, a causa di una distrazione al collaterale del ginocchio. Non ci sarà bisogno di rischiarlo, anche in vista della coppa Italia, perchè dopo otto minuti i biancorossi sono già in vantaggio in doppia cifra sul 25-13.
Avellino fatica a macinare gioco e le assenze (oltre a Johnson, anche Ivanov per influenza), si fanno sentire molto su un roster non profondissimo.
Come preventivato, per Milano, ritorna dopo un mese Alessandro Gentile e, questo, fa ben sperare per un suo fattivo impiego durante la Coppa Italia che partirà giovedì proprio al Forum.
Come spesso succede, i primi minuti sul parquet sono d’adrenalina e carica, infatti il figlio d’arte segna subito quattro punti, prima che un parziale di 12-2 non permetta ad Avellino di ricucire quasi interamente lo strappo.
Quando si rialza dalla panchina Bourousis, però, torna ad essere notte fonda per la squadra di Pancotto, che subisce un nuovo parziale in doppia cifra che la porta sino al -15.
L’intervallo non porta consiglio agli irpini, che incappano in un altro pesante parziale che spacca in due la partita definitivamente. Gli artefici sono Hairston, Melli (finalmente preciso al tiro) e l’ex Green, che propiziano il + 20 sul 63-43, dal quale Milano non si voletrà più indietro.
Da questo momento in poi è puro garbage time con Milano che gioca in scioltezza, dilata il suo vantaggio sempre di più, fino ad arrivare all’imbarazzante quota di +51, che è anche il distacco finale.
Nonostante la relativa attendibilità dello scontro, è un buon modo per presentarsi alle final eight e insinuare qualche dubbio a una Varese che risulta essere la favorita del torneo, in quanto capolista.
EA7 Emporio Armani Milano – Sidigas Avellino 108-57 (27-18, 24-21, 31-7, 26-11)
MVP: Ioannis Bourousis. Semplicemente dominante con 25 punti, 6 falli subiti, 9 rimbalzi, 36 di valutazione e +44 di plus/minus. La sua riga statistica parla per lui.
WVP: Taquan Dean. Difficile dare la palma di peggiore in campo a una squadra che perde di 51 punti, ma forse il -6 di valutazione dell’esterno americano, è il dato peggiore in assoluto.
Simone Mazzola