CASERTA – Bella cornice di pubblico per l’importante match salvezza tra la Juve Caserta e l’Angelico Biella. Squadre che si presentano con quintetti annunciati alla vigilia, con i casertani che si affidano all’esperienza di Maresca e Gentile in regia, Jonusas e Jelovac sulle ali e Akindele in mezzo, mentre Cancellieri risponde con Laganà e Rochestie a gestire la palla, Johnson come fromboliere di punta e Jurak e Pinkney a lavorare in vernice.
Dopo il minuto di silenzio in onore del coach “Guerrieri” scomparso qualche giorno fa, la partita può avere inizio. Ed è subito bagarrre e ressa, confusione, con 4 palle perse (due di Jonusas) di fila, l’ultima delle quali è un antisportivo a Jurak (fallo in attacco) dopo appena 30 secondi. Jelovac dalla lunetta fa 1/2 rompendo il ghiaccio ma subito arriva pronta la risposta di Johnson con la lacrima che va a bersaglio. La Juve si sveglia in un lampo guidata da Akindele che in post basso fa valere i suoi centimetri su Jurak (mentre Pinkney tiene a bada Jelovac) che prima schiaccia e poi appoggia. La tripla di Gentile al 3′ regala alla Juve l’8-2. Biella appare contratta e non riesce a trovare soluzioni facili, caricandosi di falli sulle penetrazioni bianconere. Pinkney prova a prendersi responsabilità supplementari con piazzati dalla media e lunga distanza che hanno alterna fortuna, siamo 9-4 al 5′ con una gara brutta e che non stenta a decollare.
Gentile è il faro della Juve e inventa dal palleggio una palla al bacio per Jelovac che arriva al ferro, ma poco dopo il play bianconero esce dalla partita per il suo secondo fallo, proprio quando Rochestie si inventa un gioco da tre punti con un circus shot. Caserta attacca bene con i penetra e scarica, stavolta è Jonusas ad andare a bersaglio col piazzato dalla media, e sul 13-7 al 6′ Cancellieri chiama timeout cercando di aggiustare le cose per i suoi in difesa. Le cose però non migliorano per i piemontesi che perdono di cattiveria a rimbalzo concedendo a Jelovac un facile lay up. Girandola di cambi sul campo con Mordente, Mavraides, Mavunga e Soragna che calcano il parquet, ma per Biella le cose vanno peggio con un attacco involuto che genera contropiede e antisportivo a Mavunga che ferma con le cattive Mordente. L’ex Roma fa 1/2 dalla linea ma poi serve un assist per Michelori che appoggia al vetro il 18-9 a poco più di 1 minuto e mezzo. Mavraides, dopo un1/2 di Soragna ai liberi, si libera a centro area in bello stile e segna il più 10,ma arriva pronta la risposta piemontese con Rochestie. Il fattore dominante della Juve sono i lunghi, con Jelovac e Michelori attivi e protagonisti, ma anche e soprattutto una difesa arcigna che permette ottimi attacch, subendo pochi puntii. La penetrazione di Mavraides, condita dal fallo e canestro ( con ennesimo errore dalla lunetta per i ragazzi di Sacripanti, 3/7 nei primi 10′) va a chiudere il primo quarto sul 24-12.
La schiacciata di Mavunga che apre il secondo periodo è un chiaro segnale di battaglia, ma la penetrazione al ferro di Mordente è pura poesia per chi ama questo sport. La tripla di Jurak e il long two di Soragna provano a svegliare Biella che rientra fino al -7 ma è un’altra perla di Mordente a svegliare la Juve. La gara si alza di livello, Johnson spara il feed away morbido, Caserta priva a metterci il fisico con due appoggi di Michelori che sono sputati da ferro. Biella perde due palle importanti, Sacripanti non corre rischi e va con la sospensione, trovando la schiacciata di Michelori e la palla recuperata in difesa, con annesso anche il terzo fallo di Jurak. Il 2/2 di Akindele dalla lunetta regala nuovamente il più 11 alla Juve, ma Pinkney prontamente reagisce con la sua energia in vernice e Soragna lo segue con la bomba. Segnano solo gli over con Mordente che segna con il tiro in sospensione dalla media, risposto ancora dalla tripla del capitano biellese ed ex nazionale. La schiacciata di Akindele regala applausi, il tiro di Pinkney in corsa è brutto da vedere ma efficace. Biella con Pinkney presente e Tsaldaris bravo smettere la tripla ritorna in partita fino al -3,ma la chiave della gara per Cancellieri è provare a chiudere il post basso di Akindele alla Juve. Renzi ci metta grinta e pugni, ma il nigeriano porta a casa fallo e manda a bersaglio i due liberi. Con le due squadre in bonus é una marcia dalla lunetta, tocca a Johnson riscuotere dalla linea della carità. Gli ultimi secondi vedono fasi di gioco convulse con Jelovac che spreca egoisticamente e la preghiera di Tsaldaris che viene sputata dal ferro. La gara è ancora aperta sul 40-37 del 20′ con Biella sorretta dalla grinta di Soragna (8 punti e tanta solidità) e dai muscoli di Pinkney, mentre la Juve non sfrutta a dovere la superiorità a rimbalzo e trova un sontuoso Mordente che mette insieme all’intervallo 9 punti senza errori dal campo, con 4 assist e 5 falli subiti, assurgendo a vero leader dei suoi.
La ripresa si apre con la bomba di Stefano Gentile finalmente rientrato in campo dopo i problemi di falli del primo tempo. Risponde con egual misura Tsaldaris che poi imbecca in bello stile Renzi che appoggia al vetri il 43-42 al 23′. Mordente però ne inventa un’altra delle sue e recuperando una palla dalla spazzatura inventa un tiro alla Navarro. Biella ha maggiore inerzia, prova a levargliela Gentile con la solita penetrazione al ferro, ma arrivano brutte notizie in casa Juve col terzo fallo di Mordente e Renzi che va col gioco da 3 punti che però non viene concretizzato e lascia ancora un punto di vantaggio ai casertani. Gli uomini di Sacripanti attaccano male e sembrano contratti, fortuna che a rimbalzo c’è Akindele che prende qualsiasi cosa passi dalle sue parti, convertendo liberi e subendo falli. Biella sembra avere qualcosa in più ma non concretizza, Caserta va a rimbalzo con maggiore aggressività e torna a segnare con Jelovac. Sacripanti si gioca la carta della zona ma viene immediatamente dal jump di Rochestie che tiene l’Angelico sul 51-48 al 26′. Pinkney appoggia da solo in vernice e poi recupera la palla facendola carambolare addosso ad Akindele. La gara sembra girata, il sorpasso è nell’aria e arriva al 28′ con il tiro piedi per terra di Soragna che ha l’unico difetto di pestare la riga. La Juve continua a costruire senza trovare la via del canestro, Biellla invece macina gioco e sembra avere nelle mani il pallino del ritmo e Soragna firma il più 3 sfuggendo alla marcatura di Maresca. È un parziale netto di 10-0 che viene chiuso dal lay up di Jurak che regala al 30′ 5 punti di vantaggio alla truppa di Cancelliri sul 51-56. Una Juve trasformata dall’uscita di Mordente che non ha saputo trovare più idee in attacco.
L’ultima frazione si apre con un post basso ben eseguito ancora da capitan Soragna che regala il più 7. Jelovac perde una palla banale e Rochestie affonda la penetrazione ma sull’orlo del baratro Gentile inventa una tripla impossibile in faccia a Pinkeny, che poi si vendica col canestro in tap in. Buttato via un altro pallone in attacco, Caserta viene punita anche da Johnson che si sveglia dal letargo con un jump che vale il 54-64 al 32′, su cui Sacripanti decide di parlarci su. La reazione sembra arrivare con un bel passaggio di Michelori che innesca Akindele che schiaccia subendo il fallo ma non segnando il libero aggiuntivo. Rochestie segna da tre e la Juve sprofonda. Michelori continua a battagliare e raccoglie un rimbalzo offensivo nel traffico, segnando un lay up importante. Caserta spreca tante occasioni per rientrare appieno in partita, neanche Biella riesce a trovare la via del canestro e si resta ancorati sul 59-67 fino al 36′ quando Cancellieri va col timeout. La Juve si accende con la tripla di Jelovac e la schiacciata di Akindele che accendono il Palamaggiò e fanno aumentare l’intensità della difesa bianconera che recupera il terzo pallone consecutivo. Cancellieri chiama ancora timeout sul più 4 dei suoi a 3′ dalla fine, e Mordente ci mette il cuore buttandosi su ogni pallone anche dopo errori in attacco. La scossa arriva al 39′ con la tripla di Jelovac che regala il -1 . Pinkney sbaglia dal post basso e per poco Jelovac non mette la terza tripla in fila. La lotta a rimbalzo premia Caserta che però forza e sbaglia con Gentile. Non così Pinkney che a 34″ con un gioco da tre punti regala di nuovo quattro lunghezze di vantaggio ai suoi. Mordente si butta dentro e prende fallo segnando i due liberi. A 26″ la scelta è di fare fallo anche perché la Juve non ha esaurito ancora il bonus. Il primo a presentarsi dalla linea è Tsaldaris la cui mano non trema. Akindele schiaccia quando mancano 11″ e Sacripanti va con la sospensione. Biella riesce a mangiare altri tre secondi prima del fallo di Akindele si Rochestie che dalla lunetta non la chiude con solo 1/2. Con 9″ sul cronometro e sospensione chiamata ancora da Sacripanti, Caserta ha la chance di pareggiarla ma Cancellieri va col fallo sistematico per non concedere la tripla. In lunetta va Mordente che segna entrambi. La gara diventa infinita e di nuovo Tsaldaris viene sfidati dalla lunetta che stavolta fa solo 1/2. La palla a Mordente che serve un cioccolatino a Jelovac per il pareggio, ma con pochi decimi la preghiera da metà campo di Johnson spaventa il Palmaggio scheggiando il ferro. Con il 74 -74 del 40′ e con Rochestie fuori per falli si va all’overtime.
Il supplementare si apre con lo sfondo di Jonusas su Soragna che costa il quinto fallo al lituano, cui segue la quarta penalità di Akindele. Soragna dalla lunetta fa solo 1/2 ma la risposta della Juve è perentoria con Gentile che alza una palla per Akindele che schiaccia. Il nigeriano è on fire e stoppa Pinkney, ma Caserta spreca ancora e viene punita da Johnson in penetrazione. Si gioca in mezzo a una grande confusione e i fischi si sprecano. Esce per raggiunto limite anche Pinkney, che manda Akindele in lunetta. Il lungo ex Scavolini fa 2/2 e la Juve rimette il naso avanti. L’atletismo e l’incoscienza di Jurak regalano un canestro sporco ai suoi a 2′ dalla fine, ma è lo stesso lungo biellese a commettere fallo sul capovolgimenti di fronte e a mandare ancora Akindele in lunetta. Il pivot stavolta fa solo 1/2 ed è parità a 1’54”. Errori da ambo i lati e grande confusione. Fallo di Maresca e Jurak va in lunetta realizzando entrambi i liberi, non imitato dopo poco da Mordente che ne segna solo 1. Biella sbaglia e Caserta ha la palla per vincerla, ma Gentile si butta dentro senza troppe idee e serve una palla a Michelori (messo misteriosamente in campo da Sacripanti qualche secondo prima al posto di Akindele) che sbaglia il jump dalla media. Finisce 80-81 e Biella espugna con merito il Palamaggiò, ponendo fine alla striscia di 8 sconfitte consecutive e mettendo un importante 2-0 negli scontri diretti contro la Juve.
Juve Caserta – Angelico Biella 80-81 dts
Parziali: 24-12; 16-25; 11-19; 23-18; 6-7
Progressione: 24-12; 40-37; 51-56; 74-74; 80-81
Mvp: Soragana stasera è stato qualcosa di eccezionale. Per Caserta un plauso va fatto al super Mordente e ad un commovente Akindele
Wvp: Male Maresca, Jonusas, ma anche e soprattutto uno spaesato gentile che ha gestito male i possessi decisivi.
Sala Stampa:
Sacripanti:
Temevamo questa partita, abbiamo lasciato due punti a Biella. Si vince e si perde per episodi, come con Cremona. Chiave della gara, di sicuro la sterilità offensiva nel secondo e terzo quarto dove non abbiamo innescato i nostri esterni. Loro ottima difesa ci impediva ricezioni facili e quindi si creavano situazioni di 3 vs 3 con palla troppo ferma o nelle mani sbagliate. Sbagliato tanto e troppo, dal campo e a cronometro fermo. Gli episodi dei liberi del supplementare sono sfortuna, poteva andare diversamente e staremmo a parlare di una vittoria. Ho messo Michelori alla fine per l’impatto difensivo, il suo tiro è uscito, un vero peccato. Biella ha messo talento e sostanza nel suo roster con i nuovi acquisti. Sul piano tecnico, la nostra fatica fisica è emersa alla distanza, e loro sono stati bravi nell’approfittarne, aumentando la percentuale da tre punti. Non siamo riusciti a capitalizzare quanto costruito in attacco, sbagliando poi tanti, troppi liberi nel momento decisivo. Ora pensiamo a Montegranaro dopo qualche giorno di riposo dove dovremo riprendere il nostro cammino.
Cancellieri:
Nel primo quarto siamo stati negativi. Dovevamo migliorare in difesa, dovevamo essere più aggressivi specie sul pick and roll, inoltre in attacco abbiamo cercato solo la prima soluzione senza ragionare e senza muoverci. Per la prima volta quest’anno siamo riusciti a miglionari e a salire di ritmo, tenere mentalmente e avremmo chiuso al regolamentare con un po’ di fiducia in più. Serviva una vittoria non solo per la classifica ma anche e soprattutto per il gruppo che lavora sempre al massimo. Era importante sbloccarsi dal punto di vista mentale, oggi siamo stati concentrati, rispondendo bene su tutte le parti del campo e sopperendo anche quando da una parte le cose andavano male, con buone soluzioni sul fronte opposto. Bene Rochestie, che ha fatto girare la squadra con tanti assist, mettendosi al servizio degli altri. Soragna è come un allenatore in campo, oggi ha giocato una grande partita, dimostrandosi punto di riferimento per gli altri. Va inserito in un sistema, cosa difficile da creare con tanti cambiamenti, ma oggi ci ha messo il cuore con punti, presenza e valutazione e questo conta molto per noi. Su Johnson oggi ha contribuito a costruire pallacanestro, dimostrando di non essere solo un tiratore.
Domenico Landolfo