Quella del Palaradi è una partita in cui il basket fa davvero arrabbiare i suoi tifosi, perchè non può esserci un pareggio. Una sfida sempre in equilibrio tra due squadre coraggiose, che amano la lotta e ci hanno messo il cuore. A spuntarla è Caserta, che esce dal suo piccolo momento di crisi, a fronte di una Cremona che nel finale spreca un break di 6 punti che le avrebbe dato il risultato pieno con un po’ più di attenzione. E la sfida tra due squadre che amano il contatto fisico e hanno lunghi che con stazza e giri di valzer ai limiti dei passi, spingono le proprie formazioni sempre col naso avanti. Alla fine Akindele segna mentre Peric non inchioda l’alleyop volante sulla sirena e Caserta può esultare, mettendo il 2-0 nel confronto diretto contro i lombardi e facendo un grandissimo passo verso la salvezza.
Vitali è out per la vanoli, Mordente e soprattutto Akindele sono invece a disposizione di coach Sacripanti che ripropone Maresca in quintetto, facendo uscire Mavraides dalla panchina. L’inizio è tutto di marca ospite con Akindelle e Jelovac che spingono la Juve avanti di 4 lunghezze, ma sul fronte opposto arriva la risposta dell’ex di turno Stipanovic, bravo a prendersi il centro dell’area pitturata, nonchè di Peric, che con la sua agilità fa strada e macina punti. Il canestro del croato con fallo aggiuntivo regala a Cremona il primo vantaggio di giornata sul 9-8, il vantaggio arriva anche a 5 lunghezze con la sfuriata improvvisa di Jackson, ma in un amen Cremona perde per due penalità i suoi totem sotto canestro e di fatto perde ritmo, concedendo il fianco alla rimonta casertana, propiziata dall’unico canestro di serata di Gentile e dalla schiacciata di Jonusas, stasera in versione “kobe” senza esitare mai al tiro. Con entrambe le squadre in bonus si va di sportellate da ambo le parti, ma Gresta ha dalla sua un Tuukka Kotti in serata di grazia che inizia a prendere tanti rimbalzi e a farsi trovare pronto in vernice su assist dei compagni. Michelori entra in campo ed inizia col finlandese un duello molto avvincente, così come il punteggio che arride con minimi vantaggi ora all’una, ora all’altra compagine. Jackson sulla sirena regala ai suoi il 19-17 dopo i primi 10′.
Sacripanti ha concentrato la sua attenzione difensiva su Harris, che spara a salve ben controllato da Maresca a Mordente, con quest’ultimo che impatta con un pregevole jump dall’angolo. Le rotazioni dalla panchina iniziano ad essere copiose e Caserta trova la bomba di Sergio, quasi oramai divenuta una costante per il gioco bianconero, mentre il rientrante Peric non smette di andare a bersaglio appoggiandosi al suo amato tabellone. La gara è piena di intensità e nella bagarre si trova benissimo Mavreides che con le sue entrate ignoranti e in controtempo riesce a trovare canestri puliti, sopperendo anche all’assenza in regia di gentile, che aggiunge alla pessima serata anche tre falli veloci che lo cacciano via dal match. Sacripanti prova a limitare le cose per i suoi in difesa con una zona 1-3-1 e 2-3 che viene però scavalcata dai lob per Kotti che vanno puntualmente a bersaglio. E’ il finnico a tenere sulle sue spalle la Vanoli, ma il rientro di Akindele riesce a portare equilibrio all’attacco casertano e ad evitare la fuga lombarda. Jonusas spara a salve continuando imperterrito a tirare e sbattendosi in difesa, Cremona può solo continuare a sperare in Kotti visto che Stipanovic e Peric sono in panca con tre penalità, ma il finale di quarto è di marca Juve, con la bomba piedi per terra di Maresca e il canestro dalla media di Mavreides che firmano la parità a quota 31 al 17′. Gresta per la penuria di lunghi inserisce Cazzaniga, ma questi viene battuto da Jonusas che scrive 4 punti sul tabellone che ridanno inerzia ai suoi. Il primo acuto però di Harris e la schiacciata volante a fil di sirena come rimbalzo offensivo, regalano alla Vanoli la parità alla pausa lunga.
Il filo dell’equilibrio non viene spezzato neanche nella ripresa, quando le squadre si rispondono colpo su colpo. Johnson va con la zingarata appoggiata al vetro, Maresca risponde con la tripla, Jackson in un amen fa sfracelli e riporta i suoi al +4. Si scatena Jonusas che va con bomba e lay up a ridare il vantaggio alla Juve ed il testa a testa già visto nel primo tempo torna a colpire. Sacripanti predica ai suoi calma e concentrazione in difesa, specie a uno spento jelovac che viene tirato fuori dal campo. Peric infatti lo punisce due volte con la partenza dal palleggio e i suoi piedi veloci, ma a pareggiare le cose ci pensa sempre Jonusas, una sentenza nella ripresa dopo polveri bagnate nei primi 20′. Harris fa vedere la classe che lo contraddistingue con due acuti che producono punti importanti, ma nel momento del bisogno è l’energia e la spregiudicatezza di Mavreides a fare la differenza. Michelori col suo fisico è bravo a prendersi il centro dell’area a realizzare ma il finale di quarto arride ancora a Cremona che con la schiacciata in contropiede di Harris riesce ad avere il vantaggio 53-52 al 30′.
Ultima frazione che si apre con lo scontro tra i due migliori in campo, Peric che sigla il +3 e Jonusas che dalla lunga dimostra la sua scuola lituana e pareggia. Cremona sembra più fresca e con maggiore energia. Nonostante un Chase inguardabile, Johnson e Jackson fanno pentole e coperchi, regalando un vantaggio di 5 punti nel momento cruciale in cui tutto può decidersi. Caserta però nel momento di maggior sofferenza ritrova Jelovac, catechizzato da Sacripanti a non tirare dalla lunga, ma ad avvicinarsi a canestro. Il serbo permette il ritorno fino al -1, ma ancora Johnson e Peric dall’arco ricacciano le speranze Casertane a sei punti di distanza a 2′ dal termine. Sembra fatt,a ma il cuore della Juve è grande e gli aggettivi per Mordente, fino a quel momento un “accendi-spegni” degno dell’accendino di Albus Silente, finiscono nuovamente, quando mette una tripla da coefficiente di difficoltà altissimo con una freddezza assurda, riaprendo la gara. Jackson si butta dentro e realizza ancora, e ad 1 minuto e mezzo Caserta prova a pareggiare con Mordente ancora, ma la tripla finisce lunga, è una tonnara là in mezzo ma la palla finisce ad Akindele che si fa valere e realizza. Harris, sfidato quasi al tiro dalla media, sbaglia, e Akindele inchioda un assist sontuoso di Mordente per il -1. Johsnon perde palla, recuperata da Jelovac e Caserta ha la palla per la vittoria, ma gli uomini di gresta non sono ancora in bonus e spendono fallo. Caserta riesce a costruire un buon tiro da tre per Jelovac, ma Peric lo cancella con una stoppata che a 4″ dalla fine ridà la palla a Mordente e soci. Rimesa e palla ad Akindele che palleggia e avvicinandosi a canestro mette un gancio di grande agonismo. Resta 1″e 48 e Gresta chiama timeout, costruendo un alleyop per Peric, che viene perso da Jelovac. Il croato vola forse anche troppo e la sua schiacciata si schoianta sul ferro, Caserta vince, con Mordente che catechizza il suo compagno per l’errore che sarebbe costato caro. Finisce con una vittoria preziosa di Caserta che, considerate le sconfitte di Montegranaro, Avellino, Bologna e Biella, ha la possibilità vincendo settimana prossima contro i piemontesi di fare davvero più di un passo verso l’isola felice di coloro che possono guardare avanti e non indietro. Cremona ha dimostrato i suoi miglioramenti, ma Chase stasera non ha convinto. Harris non era in serata ma il recupero di Vitali potrà dare a Gresta una squadra che, forse magari anche soffrendo, potrà agevolmente raggiungere la salvezza.
VANOLI CREMONA – JUVE CASERTA 73-74
Parziali: 19-17; 16-18; 18-17; 20-22
Progressione: 19-17; 35-35; 53-52; 73-74
Tabellini:
Mvp: Akindele la decide, Jonusas stasera tira tanto ma i suoi 20 punti pesano tanto. Per Cremona super Kotti, uscendo dalla panchina ma anche e soprattutto Peric, che l’avrebbe quasi vinta da solo.
Wvp: Per la Juve Jelovac, stasera impalpabile, ma anche e soprattutto Gentile. Per Cremona male Harris, malissimo Chase