La gara con Cremona viene a presentare il suo conto in un momento di transizione per la stagione in cui la acque sembrano apparentemente calme e lo stallo sembra sul punto di essere sconvolto. Sarà l’inizio di un mese infernale per la JuveCaserta, con tre partite in sequenza che possono valere una stagione. Dopo i lombardi, arriverà al Palamaggiò Biella e poi, dopo la pausa final 8, ci sarà la trasferta di Montegranaro. All’andata le due vittorie casalinghe seppero tirare tanta acqua al mulino bianconero, adesso vincerne almeno altrettante vorrebbe dire mettere la parola fine al discorso salvezza a meno di clamorosi e inaspettati stravolgimenti. Cremona non è la stessa squadra dell’andata, sarà senza il suo leader Vitali, mentre gli acquisti di Peric che sta tirando da tre con percentuali assurde e quello di Chase, eterno nome rimasto solo sul taccuino della truppa del presidente Gervasio, le hanno dato un assetto da battaglia. Bagarre come quella dell’andata, dove la gara fu punto a punto e decisa nel finale da una giocata individuale e da una tripla con annesso infortunio di Wise. Fu una gara cruciale che cambiò la storia del campionato dei campani: fu quella che seppe dare fiducia alla squadra. Ora, guardando all’aspetto puramente tattico del pregara, le precarie condizioni di Akindele in primis, vista la batteria di lunghi arcigni in forza alla squadra cremonese (tra cui anche l’ex Stipanovic), nonché quella di Mordente, sono un handicap importante da cui partire, ma non minano affatto le chances ospiti. La chiave della gara, se la Juve vuole davvero avere speranze, contro una squadra in ripresa e in salute, che settimana scorsa ha vinto a Bologna, è che bisognerà quindi lottare in difesa e limitare al minimo l’atletismo di chi, specie come Harris, sa esaltarsi in campo aperto. Come Sacripanti ha sottolineato e preparato i suoi in settimana, si cercherà di provare a gestire il ritmo alternando fasi più lente a quelle di pura intensità, situazioni che la Juve ha dimostrato di poter fronteggiare già nel match contro Sassari. Sarà poi fondamentale il ritorno sul parquet di uno Stefano Gentile che nella gara con Milano non ha risposto presente per tutto l’arco della partita alla chiamata di Sacripanti. Una gara aperta a qualsiasi risultato che però può valere doppio. Cremona, che con l’arrivo di Gigi Gresta ha saputo risollevarsi, vincendo darebbe continuità alle sue recenti prestazioni dando una spallata incisiva alle contendenti della salvezza per poter rialzare la testa, mentre Caserta, con i due punti metterebbe un sonoro 2-0 nello scontro diretto con i lombardi, che varrebbe davvero oro per il prosieguo della stagione. Non c’è da far conti sulla differenza canestri, che all’andata fu di un solo punto. Ma quella gara è lontana, così come lo sono le due squadre, profondamente diverse nella loro fisionomia. L’ultima Juve in trasferta ha omesso di giocare il primo tempo a Reggio Emilia, prendendo una sonora lezione di basket, ricordando per certi versi la sciagurata squadra di inizio stagione. Cremona è sempre stato un campo dove la Juve ha fatto colpi importanti, oppure dove ha preso sonore batoste, con spesso Lollo D’Ercole e Marko Milic protagonisti di gare ai limiti del paranormale.
Gresta si è presentato al match con tanto ardore e la voglia di non mollare, parlando bene del suo avversario: Giochiamo contro una squadra che ha nell’aggressività e nell’orgoglio le sue armi migliori e che nel girone d’andata ha fatto molto bene. Non dimentichiamo poi che Caserta, solo domenica scorsa, è riuscita a mettere in difficoltà una corazzata come Milano. Per noi questa è però una partita che può davvero rappresentare un mattone enorme nel raggiungimento del nostro obiettivo. Vincere infatti significherebbe mettere otto punti sull’ultima in classifica poichè una tra Pesaro e Biella domenica perderà lo scontro diretto. Per questo motivo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e soprattutto del sostegno, peraltro mai venuto meno, del pubblico del PalaRadi”. Pronta la risposta di Sacripanti che ha chiesto la lucidità del primo tempo con Milano, maggiore continuità nelle soluzioni e quella faccia tosta che associata al cuore può fare la differenza.
Si gioca al: Palaradi di Cremona, domenica 27 gennaio ore 18,15
Precedenti: 3-4 (2-1 a Cremona)
Arbitri: Begnis, Lanzarini, Duranti
Domenico Landolfo